“Non sono una signora”, Alba Parietti torna in tv e vince: è amore a prima vista

Uno spettacolo drag in piena regola. Grande serenità nei toni ma anche un bel po' di timore nell'esprimersi ma Alba Parietti supera la prova per il pubblico

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Ha finalmente avuto inizio Non sono una signora di Alba Parietti. Programma di Rai 2 rinviato per svariati mesi ma finalmente giunto in prima serata. Che dire, è amore a prima vista con il pubblico. I dubbi serpeggiati online sembrano di colpo svaniti e Twitter e Instagram paiono aver trovato la giusta alternativa leggera da porre di fianco a Temptation Island.

È un uomo o una donna: è una drag queen

La sfida è doppia nello studio di Non sono una signora. Da una parte ci sono infatti le drag queen intente a cimentarsi nelle varie prove. Dall’altra, invece, quattro VIP divisi in due squadre, con il compito di indovinare il personaggio famoso che si è presentato dinanzi a loro in altre vesti.

Spazio a Mara Maionchi, Filippo Magnini, Cristina D’Avena e Sabrina Salerno. Gli indagatori del glitter, come li ha simpaticamente definiti la padrona di casa, che ha spiegato ampiamente l’antichità delle origini del mondo drag.

Le sue parole hanno introdotto in questo universo quegli spettatori più scettici, che potrebbero scoprire come questa dose extra d’estro possa in realtà affascinarli enormemente. Importante che un programma del genere vada in onda sulla Rai, nonostante i suoi tanti recenti cambiamenti. Si garantisce di certo maggiore visibilità rispetto a Drag Race Italia, mirando a un pubblico più ampio.

C’è però ancora qualche ostacolo da superare e in studio la cosa appare evidente. Cosa facciamo di questi pronomi? È un lui o una lei, si chiedono i quattro indagatori VIP. Alba Parietti ha infatti spiegato come possano esserci sia uomini che donne a esibirsi.

Ed ecco così frasi come: “Lui è una ballerina”. Un po’ di confusione certo ma anche timore di mancare di rispetto al personaggio in questione. La lezione di Drusilla Foer a Sanremo (non una drag, sia chiaro, ndr) non ha aiutato, a quanto pare. E se semplicemente guardassimo a una drag queen come a una donna e ci rivolgessimo a lei come a una donna?

Una battuta di troppo

Come detto, un po’ di timore serpeggia nello studio di Rai 2 e la cosa è risultata evidente dopo una battuta. A pronunciarla è Elektra Bionic, tra le giudici della competizione. Come le sue colleghe, è rimasta piacevolmente sorpresa da alcune esibizioni, soprattutto quelle iniziali.

Grande capacità di gestione del palco, equilibrio sui tacchi e attenzione alle particolarità degli abiti, come lunghi strascichi.

Impressionante la prova di She Funk, che ha dimostrato una capacità artistica enorme, considerando come non sia una vera drag queen nella vita. Un talento naturale che ha spinto Elektra Bionic a dire scherzosamente: “Tante drag queen da casa dovrebbero prendere ispirazione e spunto da questa catwalk. Secondo me a casa, quando la moglie va a fare la spesa, un giretto sul tacco a spillo…”.

È subito intervenuta la padrona di casa per riportare l’ordine. Alba Parietti ha redarguito la giudice, in maniera comunque bonaria, chiedendole di non esagerare e mandando così un messaggio anche alle altre due.

Serpeggia quella generale preoccupazione, che non consente neanche di scherzare in piena libertà. Una battuta del genere sarebbe noiosa regolarità dietro al bancone di RuPaul’s Drag Race. D’altronde su Twitter c’è ancora chi parla di “attacco diretto alla normalità, ormai considerata psicopatologia”. Di strada tocca farne ancora molta.