Uno dei registi più amati in Italia e a Hollywood è Luca Guadagnino, noto per capolavori come Chiamami con il tuo nome o il più recente Challengers. A Venezia 81 il cineasta si è presentato con il nuovo film Queer, che vede come protagonisti Daniel Craig – non occorre ricordarlo, uno dei più celebri 007 della modernità – e il giovane Drew Starkey.
La pellicola parla di un risveglio da parte di un cinquantenne espatriato, che conosce un ragazzo e scopre una parte di sé inedita, grazie all’esplodere di un sentimento imprevisto.
Queer e le scene di sess0 “scandalose”Queer e le scene di sesso “scandalose”
Così sono stati definiti alcuni momenti dell’ultimo film di Luca Guadagnino, in concorso a Venezia 81: “scandalosi”. La storia è tratta dal libro di William S. Burroughs ed è ambientata a Città del Messico, ma il set è stato collocato totalmente a Cinecittà. William Lee, il personaggio di Daniel Craig, ha cinquant’anni ed è un expat che vive una vita solitaria. Incontra il giovane Eugene Allerton che gli spalanca una porta sulla sua sfera più intima.
È lo stesso Guadagnino a parlare così delle scene di sesso presenti in Queer: “sono numerose e piuttosto scandalose”. Un modo per raccontare la passione inedita di un uomo maturo che scopre una nuova dimensione. Come si dice, non è mai troppo tardi.
Daniel Craig e le scene di sess0 in Queer
L’ex James Bond non ha avuto alcun problema a girare le scene bollenti con Drew Starkey. Anzi, è un grande ammiratore di Luca Guadagnino e lavorare con lui era “un suo desiderio da tempo”. Alla richiesta di commentare le scene stesse, come riporta Adnkronos ha dichiarato: “Non c’è niente di intimo nel girare una scena di sesso sul set di un film. Volevamo solo renderlo il più toccante, reale e naturale possibile. Drew (Starkey, il coprotagonista ndr) è un meraviglioso, fantastico, bellissimo attore con cui lavorare e ci siamo fatti una risata. Abbiamo cercato di renderlo divertente”.
Per rendere questi momenti il più possibile naturali, Craig ha raccontato di aver fatto molte prove, di aver cominciato a studiare il copione con grande anticipo, in modo da trovare una bella intesa. “La coreografia dei movimenti è stata fondamentale per trasmettere le emozioni dei personaggi in modo veritiero” ha aggiunto. In altre parole, dietro c’è sempre la mano di un regista geniale e poetico.
James Bond gay: la risposta di Guadagnino
Durante il photocall a Daniel Craig e Luca Guadagnino è stato chiesto se fosse possibile un James Bond gay. A rispondere è stato il regista: “Ragazzi, facciamo gli adulti per un secondo. Non c’è modo di aggirare il fatto che nessuno saprebbe mai quali sono i reali desideri di James Bond! Detto questo… La cosa importante è che compia le sue missioni!”.
La risposta di Guadagnino ha scatenato un forte applauso. L’ultimo film, a differenza di Chiamami con il tuo nome, non racconta di due giovani ma di un uomo adulto e un ragazzo, ma sempre con la stessa forza e passione.