Guenda Goria a Verissimo: “Mio figlio operato al cervello a 3 mesi”

L'attrice e musicista ha parlato per la prima volta del grave problema di salute del piccolo Noah, avuto dal marito Mirko Gancitano

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 9 Marzo 2025 19:26

Per Guenda Goria diventare mamma non è stato semplice e questo percorso tortuoso continua anche dopo il parto. L’attrice e musicista ha parlato per la prima volta degli ultimi, complicati, mesi che ha dovuto vivere insieme al marito Mirko Gancitano. Il figlio della coppia, Noah, è stato operato al cervello a soli tre mesi di vita.

Un problema alla testa che stava compromettendo seriamente lo sviluppo cognitivo del bambino, che si è dovuto sottoporre subito ad un delicato intervento chirurgico. E ora è costretto a portare un caschetto e ad essere monitorato costantemente in queste prime fasi della sua crescita.

Il figlio di Guenda Goria operato al cervello

Noah è nato a luglio 2024 e fin da subito ha dovuto fare i conti con dei problemi di salute. “La gravidanza è andata benissimo e Noah è nato sanissimo, di quattro chili. Al momento della nascita mi hanno detto però di prestare attenzione alla testolina perché è nato con la fronte un po’ schiacciata, ma poteva essere dovuto alla posizione nell’utero e quindi probabilmente si trattava di un problema che si sarebbe risolto con il tempo”, ha raccontato a Verissimo la figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria.

A tre mesi Noah ha dovuto però effettuare una visita neurochirurgica per controllare la problematica alla testa: “Purtroppo ci hanno detto che il problema non solo si era aggravato, ma anche che la sua testolina era completamente chiusa quindi non c’era spazio per il cervello di svilupparsi. La diagnosi è stata di craniostenosi“, ha spiegato Guenda Goria.

Il bambino ha dovuto affrontare a soli tre mesi un’operazione molto complessa: “Ci hanno detto che doveva essere operato d’urgenza. È stata un’operazione lunga e molto complessa. Per riaprire le suture del cranio che si erano chiuse hanno dovuto estrarre il cranio di Noah, lavorarlo su un tavolo e reinserirlo”.

Guenda ha confidato a Silvia Toffanin di aver pregato molto durante le ore dell’intervento e ha ringraziato la madre Maria Teresa Ruta che l’ha supportata in ogni momento.

“Quando l’ho rivisto era con tutti i tubicini attaccati, piangeva ma ero felicissima che piangesse, avrei dato tutto per lui”, ha ricordato la 36enne, che ha precisato che ad oggi non ci conosce la causa di questa craniostenosi che ha colpito il suo bebè.

Come sta oggi Noah, il figlio di Guenda Goria

Per fortuna oggi il piccolo Noah sta bene: “Lui ha una voglia di vivere, una gioia, una forza da guerriero”, ha ammesso Guenda Goria anche se il bambino porta un caschetto per proteggere la sua testa.

“Dobbiamo continuare a fare dei controlli. Fino ai tre anni dovrà essere attenzionato. Gli copro le cicatrici in testa per proteggerlo, ma so che poi, crescendo, ne andrà fiero”.

Guenda ci ha poi tenuto a sottolineare che “questa è stata una prova dura. Non c’è paragone con le cose che ho affrontato per me, da sola (come l’endometriosi e lo scoppio di una tuba, ndr). A un bambino queste cose non dovrebbero succedere. Davanti a lui ho sempre cercato di non piangere e di trasmettergli serenità. Se oggi riesco a raccontare questa esperienza io lo devo a lui, alla forza che ho trovato nell’essere mamma”.