Che Alfonso D’Apice stia in piena fase “lutto” dopo essersi lasciato con Federica è un fatto noto. Nel giardino del Grande Fratello, il nuovo concorrente si è lasciato andare a un racconto spiazzante, quasi surreale, su come lui e la sua ex Federica Petagna si siano conosciuti.
Un salto indietro nel tempo, a quando erano due adolescenti e il confine tra l’innocenza e l’astuzia era ancora in fase di definizione. Federica, che all’epoca aveva appena solo 12 anni, si era presentata come un’affascinante quindicenne che frequentava le superiori, un dettaglio di “modifica creativa” per conquistare l’attenzione del ragazzo più grande.
Il bluff di Federica e l’ingenuità di Alfonso
Alfonso, all’epoca 15enne, non sospettava minimamente che dietro quel sorriso intrigante si nascondesse un bluff degno di un copione cinematografico. “Mi disse di avere la mia stessa età e io ci ho creduto”, ha rivelato, quasi con un sorriso tra nostalgia e incredulità. I due si scambiavano messaggi e lunghe telefonate, in cui Federica dipingeva la sua realtà “alternativa” da liceale, convincendolo con una disinvoltura sorprendente.
La gaffe che svela il gioco
Ma come ogni bugia ben costruita, anche questa ha avuto la sua scivolata. Alfonso ha raccontato di aver cominciato a sospettare della reale età di Federica Petagna quando, spinto da un lampo di curiosità, le ha chiesto cosa avesse presentato all’esame di terza media.
La risposta di lei? “La terza guerra mondiale”. Una risposta così assurda che ha costretto la giovane a rivelare la verità: niente liceo, ma seconda media e dodici anni appena compiuti. Comunque, anche a dodici anni una bambina dovrebbe già sapere che per fortuna non c’è stata una terza guerra mondiale. Un momento che Alfonso ha raccontato con un misto di divertimento e stupore, come un aneddoto che si può solo ridere a distanza di anni.
Una storia d’amore che lascia il segno, ancora
Per Alfonso d’Apice, quella scoperta non ha cambiato il legame che stava costruendo con Federica. “Abbiamo continuato a conoscerci”, ha detto agli inquilini del reality, quasi a voler difendere la spontaneità e la freschezza di un legame nato nella più pura ingenuità adolescenziale.
Oggi, questa storia risuona nel pubblico come un frammento nostalgico di un’epoca in cui le bugie erano semplici espedienti per sembrare più grandi e conquistare l’attenzione di chi, come Alfonso, cercava soltanto di dare un senso ai primi battiti del cuore.
Il prezzo della partecipazione a un reality e una ferita ancora fresca
C’è qualcosa di disarmante nel vedere Alfonso ancora legato a un sentimento che Federica sembra aver lasciato andare prima di lui. Sono giovanissimi, e i più “anziani” sanno che la vita è fatta di sorprese nei momenti più inaspettati, ma i suoi occhi tradiscono un dolore che non è affatto lontano dal presente.
Per lui, essere costantemente a contatto con lei, mentre lei rivolge ora il suo interesse corrisposto a Javier, è come dover attraversare un campo minato di ricordi e speranze infrante. La psiche ha bisogno di tempo e distanza per guarire, per affrontare quella che è a tutti gli effetti una perdita, ma qui Alfonso è costretto a convivere quotidianamente con una presenza che rende impossibile ogni progresso, ogni tentativo di chiudere davvero la porta al passato.
E viene spontaneo chiedersi: davvero un accordo televisivo giustifica il rischio di minare così profondamente la propria stabilità emotiva? Vale davvero la pena mettere in gioco il proprio equilibrio, piegandosi alle esigenze di spettacolo e audience?
La risposta sembra evidente, eppure è un dubbio che rimane sospeso, come una sottile ma persistente nota di tristezza nella quotidianità di Alfonso. È come se si giocasse a bruciare il cuore di chi, in fondo, è ancora innamorato, in nome di un profitto che, in momenti come questi, appare più freddo e spietato che mai.