Fedez difende Tony Effe per il Capodanno a Roma: “Questa storia è assurda”

Per il Concerto di Capodanno a Roma, Fedez ha preso le parti di Tony Effe: "Lo invita a cantare e poi dopo cinque minuti ci ripensa?"

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 28 Dicembre 2024 09:38

Non è una novità: Fedez e Tony Effe si incontreranno sul palco dell’Ariston, a Sanremo 2025. E Carlo Conti, conduttore e direttore artistico, ne è sicuro: sono due ragazzi intelligenti, canteranno e basta. A sostegno delle sue parole, è arrivata in effetti una dichiarazione del rapper a sostegno di Tony Effe per quanto accaduto con il Capodanno a Roma nell’ultima puntata del suo podcast.

Fedez difende Tony Effe per il Capodanno a Roma

Tony Effe è stato escluso nei giorni scorsi dal concerto di Capodanno a Roma: in sua difesa sono accorsi moltissimi artisti, come Mahmood ed Emma. E un “supporter” inatteso, se così possiamo dire, visto il dissing che ci ha accompagnati in estate: “Spezzo una lancia a favore di una persona che non mi sta affatto simpatica. Il Comune di Roma che lo invita a cantare e poi dopo cinque minuti ci ripensa? Ma dai, non rompete le scatole. A me non interessa vedere Tony Effe sul palco, ma questa storia è assurda”.

Il rapporto tra Fedez e Tony Effe è ai minimi storici dopo il dissing, ma comunque Federico Lucia ha ben pensato di esprimere la propria opinione, del tutto condivisibile. I testi di Tony Effe sono sempre stati noti, non sono stati condivisi all’ultimo secondo, non sono una novità: alla fine, ha scelto di organizzare il suo Capodanno, ma la sua esclusione ha toccato temi come la libertà di espressione.

Il dissing tra Fedez e Tony Effe e le accuse di misoginia

“I dissing non si spiegano”, aveva dichiarato Tony Effe a Vanity Fair a settembre. “Ma no, è solo musica. Il dissing è una cosa che si fa da sempre e che non si deve spiegare, altrimenti finisce il gioco. C’è chi sfrutta l’onda per i propri scopi, chi per divertirsi come me”. Ma – forse – Fedez non ha preso il dissing altrettanto in modo giocoso. “Io sono super tranquillo. (…) Non ho litigato con nessuno, faccio musica e so solo che ho fatto una canzone che ha spaccato. Le prese in giro e gli insulti fanno parte del gioco. Il dissing esiste da sempre, l’ultimo famoso è quello tra Kendrick Lamar e Drake. Forse in Italia la gente non lo capisce. È solo musica”.

Sulle accuse di misoginia, aveva già messo in chiaro di non essere misogino. “Non sono misogino, ci mancherebbe, io lavoro con le donne e le tratto benissimo. È solo musica e bisogna leggere quel verso nel contesto: è rap. Si usano quelle parole, quella forma. Si raccontano cose belle, cose brutte, si raccontano le donne in tutte le sfaccettature”.

L’attesa di Sanremo 2025

E tra dissing, Capodanno a Roma e difese, la verità è che tutti aspettiamo il momento in cui Fedez e Tony Effe arriveranno nella Riviera dei Fiori per Sanremo 2025: entrambi sono in gara tra i Big. Carlo Conti si è già espresso in merito, prendendo le parti di entrambi: sono due ragazzi intelligenti, canteranno, non accadrà altro. O forse sì, ma per quello dovremo attendere ancora un po’: Sanremo è in programma dall’11 al 15 febbraio 2025.