Dalila Di Lazzaro: l’infanzia violenta e il ricordo del figlio a “Oggi è un altro giorno”

La diva, ospite di Serena Bortone, si racconta: dai terribili dolori ai grandi amori con gli attori più affascinanti

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Ci sono vite che meriterebbero di essere raccontate in un romanzo, destini speciali, persone che, fin dalla nascita, si muovono su binari diversi da quelli della cosiddetta gente comune. Dalila Di Lazzaro appartiene a questa ristretta risma: dalla bellezza inconfondibile ai terribili dolori vissuti, la sua vita è stata la trama di un film dai mille generi.

Una vita che non ha paura di raccontare, senza nessuna ipocrisia né alcun segreto, Dalila Di Lazzaro. E lo ha fatto anche giovedì 22 giugno, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, il talkshow pomeridiano in onda ogni giorno su Rai 1.

Dalila Di Lazzaro, un’infanzia da romanzo di Dickens

Per Dalila Di Lazzaro l’infanzia non ha rappresentato un periodo di gioia spensierata, l’ingenuità le è stata portata via da piccolissima quando, ad appena 6 anni, è stata vittima assieme alla sorella di stupro. “Erano due ragazzi di circa vent’anni – ha raccontato l’attrice a Serena Bortone – figli di cari amici di famiglia, ci facevano da baby-sitter nella nostra casa in campagna. Ogni notte mi venivano a rapire nel mio letto. La cosa è andata avanti per mesi”.

A salvare le bambine è stata la madre dei carnefici: “Se ne è accorta e non mi ha lasciato più sola, mi ha preso a dormire con lei nel suo letto, tutte le notti”. Alla fine, quella casa degli orrori in campagna è stata abbandonata, ma l’iniziativa non è arrivata dai genitori di Dalila. “In famiglia c’era troppo pudore, non potevamo parlare di certe cose”. È stata la tata ad accorgersi del malessere delle bambine, lei a comunicare l’accaduto alla madre, che non ha mai avuto il coraggio di dirlo al marito: “Temevamo una sua reazione violenta”.

L’adolescenza non è proseguita nel più facile dei modi. La giovanissima Di Lazzaro arriva alla maternità in modo prematuro, resta incinta ad appena 15 anni. “Non ho avuto il coraggio di dirlo io stessa ai miei genitori, ho mandato qualcun altro e, quando sono andata a trovarli, l’ho fatto dal pianerottolo, senza entrare in casa”. Col tempo, però, la famiglia è tornata unita: “Per i miei genitori, la nascita di Christian è stata la gioia più grande”.

Il dolore per Christian, ucciso appena ventenne

La maternità è stata la più grande gioia e il più grande dolore della vita di Dalila Di Lazzaro. Appena ventenne, il figlio Christian perse la vita in un incidente stradale causato da pirati della strada: “Alla guida dell’altra auto c’era uno spacciatore che aveva rubato un’auto all’ambasciata filippina”.

“Ogni giorno, quando mi alzo, guardo la foto di Christian e gli parlo” racconta l’attrice, che ripercorre commossa i momenti più difficili. “Quando i miei genitori sono morti, li ho visti nella bara e da allora non sono più riuscita a togliermi quell’immagine dalla mente, non riesco più a ricordarli da vivi. Non volevo che accadesse la stessa cosa con mio figlio”. Così, all’ultimo saluto al figlio, Dalila si è presentata bendata: “Per me è stata una salvezza, non l’ho visto in quel modo… il dolore sarebbe stato insopportabile. Penso ancora che sia andato a fare un bel viaggio e che, un giorno, lo incontrerò di nuovo”.

Da Alain Delon a Richard Gere: a quanti divi ha detto no!

Le pagine del romanzo della vita di Dalila Di Lazzaro si tingono poi di rosa, assumono toni più allegri e scanzonati, riserbando qualche piccante chicca agli spettatori di Oggi è un altro giorno. “Gli attori non mi sono mai piaciuti” conferma la diva sex symbol. Al contrario, agli attori è parecchio piaciuta lei, anche ad alcuni tra i più affascinanti personaggi della storia del cinema.

Alain Delon, ad esempio, era così perso di Dalila da passare notti intere sotto il suo albergo, sperando di incontrarla. Poi, durante le riprese di un film che li vedeva coprotagonisti, approfittando di camere d’albergo comunicanti, il divo si infilò di soppiatto nel letto della bella attrice. “Io gli feci i complimenti per il bell’accappatoio, – racconta Di Lazzaro – mi rubò qualche bacio ma alla fine non cedetti, ero monogama e già impegnata”.

Picche anche per Richard Gere che, sfacciato ancor più del suo predecessore, sorprese l’attrice facendosi trovare in piscina in tenuta adamitica. “Ero imbarazzatissima e gli passai un pareo”. Poi i due divennero grandi amici e, nonostante gli innumerevoli tentativi del divo di Pretty Woman, l’amicizia non sfociò mai in nulla di più.