Serena Bortone: “Sposarmi non era il mio obiettivo, oggi sono single”

Serena Bortone racconta la sua vita dedicata al lavoro e del perché ha messo da parte l'idea del matrimonio, non essenziale per realizzarsi come donna

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Serena Bortone è uno dei volti più noti della televisione italiana. Attualmente conduce Che Sarà su Rai 3, dopo anni trascorsi nel salotto di Oggi è un altro giorno su Rai 1, “strappatole” la scorsa estate. Nella vita della giornalista il lavoro ha sempre avuto un ruolo importante, anche grazie agli insegnamenti della madre – “Mi ha sempre insegnato a essere indipendente”, ha detto – e al contrario il matrimonio è rimasto ai margini. Una donna per realizzarsi ha bisogno di convolare a nozze? Decisamente no, come da lei stessa ribadito in una nuova intervista al Corriere della Sera.

Perché Serena Bortone non si è mai sposata

Resta ancora viva in alcuni contesti – sempre meno, per fortuna – l’idea che una donna per realizzarsi nella vita abbia necessariamente bisogno di legare la propria vita a qualcuno nel vincolo del matrimonio. Un’idea dalla quale Serena Bortone è sempre stata pienamente alla larga.

Giornalista, autrice e conduttrice televisiva, attualmente in onda con Che Sarà su Rai 3, ha ribadito al Corriere della Sera il concetto: [Sposarmi, ndr] Non era il mio obiettivo e non è capitato. Ma il matrimonio borghese che si fa per sistemarsi mi fa venire il soffoco al solo pensiero“.

Non una scelta in sé, ma una presa di posizione nei confronti di un’istituzione che ha la sua importanza nel momento in cui sancisce l’unione di due anime, di sentimenti e obiettivi comuni. Non certamente un “dovere”.

A riprova di ciò il fatto che l’amore non le sia mai mancato nella vita: “Ho avuto due convivenze e ora sono single, con una grande famiglia diffusa di amici. Sono sempre circondata da affetto, non so che cosa sia la solitudine. Negli ultimi anni, ho imparato anche a viaggiare da sola. Con ironia, dico: non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice”. “Non ho mai sognato l’abito bianco – aveva raccontato in una precedente intervista – e certamente non ho mai pensato che la mia vita si potesse realizzare attraverso il matrimonio”. Poi il ricordo degli insegnamenti della mamma: “Mi ha sempre insegnato a essere indipendente“, cosa che si è estesa anche alla maternità: “La mia identità non dipende dall’essere madre”.

Serena Bortone, la nuova avventura nella scrittura

Si tende a demonizzare le donne che danno priorità al proprio lavoro, mettendo da parte quelli che per alcuni sono ancora dei “doveri”, come il matrimonio e la maternità appunto. Ma per Serena Bortone, che ha sempre avuto le idee chiare a tal proposito, non c’è mai stato dubbio: impegnarsi con dedizione e fatica nella propria professione è una soddisfazione impagabile.

Anche per tale ragione ha subito con profondo rammarico lo “strappo” di quel talk di Rai 1, Oggi è un altro giorno, che è stato cancellato senza alcuna apparente ragione, se non quella di rinnovare i palinsesti pomeridiani. Attualmente è tornata alla conduzione di Che sarà, stavolta in onda su Rai 3, che purtroppo non ha dato immediatamente buoni risultati: “Stiamo prendendo le misure in uno spazio difficile e i segnali sono incoraggianti. Io cerco di fare un programma identitario per la Rai 3 in cui sono cresciuta, quella di Angelo Guglielmi, fatta di autenticità, verità, riflessione, attenzione agli ultimi“.

L’ottimismo non le manca, come la consapevolezza di metterci sempre del proprio, restando fedele a sé stessa. Parallelamente alla conduzione televisiva, Serena Bortone ha appena intrapreso la sua prima avventura letteraria. La passione per la scrittura c’è sempre stata – “Sono piena di racconti, romanzi iniziati e mai finiti, diari che scrivevo da ragazzina. Per me, la scrittura è sempre stata terapeutica, perché mettendo i dubbi su carta, li oggettivizzi e li governi”, ha spiegato – ma soltanto adesso, nel 2024, è riuscita a completare e pubblicare il suo primo libro, A te vicino così dolce, ritratto della generazione degli anni ’80 che lei stessa ha vissuto in prima persona.