Conosci la vera storia che si cela dietro a Pretty Woman?

Dopo più di 30 anni, Pretty Woman è ancora il film più visto e apprezzato di sempre. Ma la storia che si nasconde dietro alla sceneggiatura non è una favola

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Correva l’anno 1990 quando, sugli schermi di tutto il mondo, appariva quella che è diventata una delle storie d’amore più romantiche e travolgenti di sempre, la stessa che ha fatto sognare donne e uomini di ogni età. Stiamo parlando di Pretty Woman, il film che ha lanciato la carriera di Julia Roberts, e ha consacrato Richard Gere a sex symbol.

Nonostante siano trascorsi più di 30 anni dall’uscita del film, Pretty Woman resta ancora una delle commedie romantiche più viste e apprezzate da intere generazioni. La stessa critica considera la pellicola uno dei più grandi successi del genere in questione. Perché per quanto se ne possa dire, la verità è che la favola di Cenerentola, seppur modernizzata, riesce ancora a scalfire i cuori di tutti, anche dei meno romantici.

La storia d’amore protagonista del film, quella che ha fatto sognare intere generazioni, la ricordiamo tutti. Quello che invece non tutti sanno è che la trama iniziale della pellicola era molto più dark e drammatica di quella giunta fino a noi. E voi, la conoscete?

La vera storia dietro a Pretty Woman

Molto spesso i film che appaiono sul grande e sul piccolo schermo sono ispirati a storie e a fatti realmente accaduti. Ma non è il caso di Pretty Woman. L’iconico film interpretato da Julia Roberts e Richard Gere è solo frutto di una sceneggiatura ben costruita, anche se molto lontana dall’originale.

Inizialmente, infatti, la storia pensata per Pretty Woman doveva essere tutt’altro che una favola a lieto fine. Se nella versione che conosciamo noi Edward Lewis e Vivian Ward coronano un sogno, diventando i protagonisti del film d’amore più apprezzato degli ultimi tempi, la sceneggiatura originale era molto più dark e drammatica rispetto a quella che conosciamo noi.

Le versioni differiscono non solo nel finale, ma anche nel nome stesso della pellicola. Il titolo iniziale del film, infatti, doveva essere 3000, in riferimento alla cifra che Edward, che in questa versione era un uomo violento e alcolizzato, avrebbe utilizzato per ingaggiare la prostituta Vivian, che a sua volta era tossicodipendente, per trascorrere una settimana insieme a lei.

Nessun lieto fine era previsto per 3000, nelle battute finali, infatti, Edward avrebbe abbandonato Vivian sul ciglio della strada, dopo averla cacciata via in malo modo dall’auto. Per fortuna, però, le cose sono andate diversamente, e noi abbiamo potuto avere la nostra pellicola d’amore.

Una nuova storia al profumo d’amore

Quello che doveva essere un film drammatico, come tutti sappiamo, si è trasformato in una storia di successo che ha saputo resistere al tempo. Dopo il fallimento della casa di produzione che aveva ideato 3000, la sceneggiatura è stata completamente trasformata.

Molte delle scene iniziali previste, sono state modificate o tagliate del tutto. La storia è stata riscritta e si è trasformata nella favola moderna che oggi tutti conosciamo.

E anche se i più critici hanno ancora qualcosa da ridire, soprattutto per alcuni momenti considerati inverosimili, la verità è che Pretty Woman ci piace esattamente così com’è, oggi come ieri. Perché dà a ogni donna, e forse anche a qualche uomo, il diritto di sognare. E quello è ancora nostro.