Carlo Conti, Sanremo fuori dalla Rai: “Impensabile”. E parla di Olly e degli ultimi classificati

Ospite da Bruno Vespa a "Cinque Minuti", Carlo Conti parla di Sanremo 2025 e del futuro del Festival: "Impensabile non in Rai"

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 18 Febbraio 2025 07:59

Sanremo 2025 è finito, ma – come sempre – gli argomenti di discussione non si esauriscono una volta decretato il vincitore. Anzi, se possibile, spesso se ne parla di più: del resto, un podio tutto al maschile ha scatenato più di una critica, soprattutto per l’assenza di Giorgia, arrivata sesta. Da Bruno Vespa a Cinque Minuti, Carlo Conti torna a parlare del Festival dopo l’intervista a Le Iene, concentrandosi sul futuro del Festival (impensabile fuori dalla Rai), dei rapporti con Amadeus, del podio e degli ultimi classificati.

Carlo Conti ospite da Bruno Vespa a Cinque Minuti

Il ritorno di Carlo Conti alla conduzione del Festival di Sanremo 2025 è stato nel segno della velocità (e della “normalità”): un ritmo praticamente imbattibile, dove non sono state previste polemiche, improvvisazioni, show, almeno sul palco. La musica è tornata al centro del Festival. E ora è tempo di tirare le somme, perché, si sa, Sanremo è una macchina perfetta, la cui organizzazione dura per mesi. Il 2026 è lontano, ma sarà ancora in Rai?

Per Conti non c’è alcun dubbio: “Credo sia impensabile per tutti un Sanremo non in Rai“. Certo, “mai dire mai” ha sottolineato il conduttore, e di questo si è parlato a lungo durante le conferenze stampa sanremesi. Ma è ancora presto per poterlo dire con certezza. Del resto, come ha detto lui stesso a Cinque Minuti da Bruno Vespa sugli ultimi classificati, “cambiano i tempi, le mode, le curiosità. Credo faccia parte dell’evoluzione del Festival. Anni fa arrivavano primi i veterani, adesso si stanno catapultando le cose”. E sul podio, invece: “Se sono rimasto sorpreso che vincesse Olly? Sono rimasto sorpreso di tutte le cinque posizioni. Ad esempio, era tanto tempo che nelle prime cinque posizioni non c’erano dei cantautori. Quindi un bel verdetto, un bel festival, una bella sorpresa per tutti”.

Un Festival “normale”

“A volte la normalità è la vera rivoluzione”. Sanremo 2025 è stato all’insegna della normalità. Proprio così, e Conti pensa che sia la vera rivoluzione. “Le polemiche fanno parte del Festival. Non credo di aver normalizzato niente, ma solo di aver fatto un festival con buone canzoni, il tempo ce lo dirà. Nessuna giuria può avere un peso superiore rispetto all’altra. Anno prossimo riconfermo così. Ogni anno ci sono polemiche”, e di polemiche ce ne sono state, ma non sul palco, dove tutto è “andato avanti” con il benestare del conduttore e direttore artistico, vero arbitro di questa edizione.

Il rapporto con Amadeus

Impossibile, poi, non parlare di Amadeus, colui che per cinque anni ha reso Sanremo uno show indimenticabile. “Con Amadeus siamo in ottimi rapporti, ci siamo sentiti come quando faceva lui il Festival, ci siamo fatti l’in bocca al lupo con grande serenità. Non c’è competizione tra noi. Anno prossimo? Sarà un problema di chi ci sarà. Ah, io”. Nessuna competizione con Amadeus, ma, anzi, un rapporto più che cordiale e professionale, di stima e supporto. Sul palco, le battute “contro” Amadeus sono state parecchie, e se è vero che può far parte del gioco, non tutti hanno apprezzato. E proprio a Le Iene Conti ha svelato il messaggio segreto di Amadeus.