La Volta Buona, Asia Argento racconta l’alcolismo: “Non riuscivo più a vivere”

Asia Argento si è messa a nudo nel salotto di Caterina Balivo: un racconto delle sue ferite, tra alcolismo e violenza

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Un’intervista tutt’altro che semplice, quella di Asia Argento a La Volta Buona. Fianco a fianco con Caterina Balivo, ha raccontato il suo processo di trasformazione, avviato nel corso degli ultimi anni.

Una spinta importante le è stata data dalla sua autobiografia. Ha ammesso d’aver accettato il progetto per soldi. Non è stata una sua idea, bensì una proposta giunta. Col tempo, però, è stata costretta a fare i conti con tutti i propri sbagli, oltre che con le splendide esperienze. Quelle ombre, viste insieme come in un album, hanno mosso qualcosa dentro di lei.

Asia Argento: il dramma dell’alcool

Ha toccato più volte il fondo. Inizia così il racconto di Asia Argento. Negli ultimi tre anni, poi, di cose ne sono accadute eccome. Si è così ritrovata a fare i conti con se stessa, accettando l’idea di dover cambiare per avere un futuro.

Non riuscivo più a vivere” e il motivo è stato a lungo l’alcool. Il primo passo è stata la meditazione. Si è guardata dentro ed è andata alla ricerca di una insperata serenità. Ha spiegato a Caterina Balivo come questo percorso l’abbia poi portata a smettere di bere.

“Era una dipendenza e in merito c’è una stigmatizzazione. L’alcolismo è una malattia e non un vizio. Inizia come tale, magari. Io ho iniziato perché ero timida e mi aiutava a sentirmi a mio agio con gli altri. È però diventata una compulsione. Non volevo bere ma mi ritrovavo a farlo. Nessuno psicologo è riuscito ad aiutarmi ed è sempre peggiorata”.

Ha spiegato come da fuori si vede il bere come la ricerca di euforia. Per quanto possa esserlo all’inizio, quando la malattia mette radici gli effetti sono depressivi. Si sta quindi sempre peggio, ha raccontato.

A volte ho bevuto al mattino, a casa con i miei figli e loro mi hanno vista così”. Un messaggio importante, quello lanciato dalla famosa attrice, che ha spiegato come il desiderio non basti. Si lotta e lavora tutti i giorni, insieme con altri alcolisti, per riuscire a tenere a bada la malattia.

Ha smesso di bere da due anni e mezzo, nel corso dei quali si è guardata nel profondo, scoprendo tutte le motivazioni alla base di questo malessere: “Bere è solo un sintomo”.

Un’infanzia difficile

“Io non ho avuto un’infanzia, lavoravo”. Guardandosi alle spalle, Asia Argento ha avuto modo di individuare alcuni punti cardine della sua crescita, scoprendo le cause del suo malessere. Si è ritrovata di colpo scaraventata nel mondo degli adulti, a soli 16 anni.

Un grande successo, vissuto senza la protezione dei suoi genitori. Avevano un lavoro impegnativo da gestire e poi sua madre, come ha raccontato, era alcolista: “Da piccola la vedevo bere e mi dicevo che non sarei mai diventata come lei”.

Un complesso rapporto, quello con la madre, che si è spesso dimostrata violenta nei suoi confronti. Una vergogna, ha detto, che si è portata dentro per anni: “Ero la più forte delle mie sorelle. Le rispondevo e per questo picchiava me e non loro. Le ricordavo inoltre mio padre, con il quale ha avuto grandi risentimenti fino alla morte”.

Oggi si definisce una sopravvissuta, avendo temuto più volte di non riuscire a restare aggrappata alla vita. Dalla violenza della madre al baratro dell’alcolismo, passando per il dramma della violenza sessuale. Innumerevoli ferite: “Ho pensato tante volte al suicidio a causa del mio tormento mentale”.

Il rapporto con sua madre

Con grande forza, è riuscita a perdonare sua madre. Le due hanno tentato di ricostruire un rapporto e Asia Argento l’ha accompagnata fino alla fine. La Balivo ha mandato delle immagini in studio, ricordando il loro rapporto pubblico. Tutto ciò è stato però troppo per l’ospite, che non ha saputo trattenere le lacrime.

Un vortice di emozioni dure da digerire, con la stessa conduttrice che ha dovuto asciugarsi gli occhi: “Mi sono resa conto che non penso mai a mia madre, guardando queste immagini. Non ci posso pensare. Non la odiavo e non riesco a esprimere quanto mi manca. La chiamavo di notte. Era più facile perché entrambe eravamo ubriache. Purtroppo non ricordo cosa ci dicevamo”.

Tante le mancanze e molti gli abusi. Alla fine, però, ciò che resta è una figlia e il suo eterno bisogno di sua madre. Da piccola ha dovuto reprimere il proprio affetto, spaventata dai suoi scatti d’ira. Sul letto di morte, però, si sono confrontate. Lei non era più in grado di parlare ma Asia lo ha fatto per entrambe: “Le ho chiesto scusa. Ho fatto ammenda. Anch’io ho avuto tante mancanze come figlia. Rimuovendo ciò che mi ha fatto, per il quale l’ho perdonata, ho guardato alle mie azioni. Sono mancata e poi credo si sia preoccupata per me, a causa delle mie dipendenze. Si sarà sentita impotente. Le ho poi detto che la perdonavo per tutto. È l’unico modo per andare avanti”.