“Affari tuoi sostituito da Ok il prezzo è giusto”: l’indiscrezione sulle mosse della Rai

La Rai starebbe pensando a una soluzione alternativa ad "Affari tuoi", proprio come accadeva con la staffetta con "I Soliti Ignoti"

Foto di Martina Dessì

Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato:

Potrebbe arrivare una svolta inattesa nei palinsesti Rai. Secondo indiscrezioni riportate da Dagospia, l’azienda di Viale Mazzini starebbe lavorando a un ritorno che profuma di nostalgia televisiva: “Ok, il prezzo è giusto”, lo storico game show che negli anni Ottanta e Novanta portato al successo da Iva Zanicchi e uno dei titoli più popolari di Canale5.

La trattativa con Fremantle, la casa di produzione che detiene i diritti del format, sarebbe infatti già in una fase avanzata. L’idea, trapelata negli ambienti televisivi, è quella di collocare il programma nell’access prime time di Rai1, fascia che da anni rappresenta un terreno strategico nella sfida degli ascolti e che quest’anno sta facendo soffrire la Prima Rete. A farne le spese potrebbe essere proprio Affari tuoi, il gioco dei pacchi attualmente condotto da Stefano De Martino.

Quando potrebbe tornare Ok, il prezzo è giusto

Il debutto del rinnovato Ok, il prezzo è giusto non sarebbe comunque imminente. La Rai, secondo quanto si mormora, punterebbe alla primavera-estate del 2026. Si tratterebbe di una scelta tattica, pensata per presidiare una stagione televisiva in cui il pubblico tende a frammentarsi e i titoli di intrattenimento tradizionali spesso perdono appeal. Negli ultimi anni, infatti, Rai1 ha provato a colmare il vuoto lasciato da Affari tuoi durante l’estate con proposte d’archivio come Techetechetè o la versione rinnovata Techeteche Top Ten con la conduzione di Bianca Guaccero, programmi che hanno avuto un discreto seguito ma non un successo tale da spostare gli equilibri dell’audience.

A influenzare questa possibile mossa ci sarebbe anche il recente exploit de La Ruota della Fortuna, tornata su Canale5 con la conduzione di Gerry Scotti. Il format anni Novanta, rivisitato e rilanciato, si è rivelato una carta vincente, tanto da mettere in difficoltà perfino la corazzata Affari tuoi, considerata fino a poco tempo fa un baluardo intoccabile dell’access time Rai.

Un titolo simbolo della tv commerciale

Il fascino intramontabile di Ok, il prezzo è giusto? La formula semplice ma irresistibile: indovinare il prezzo esatto di un prodotto, con la possibilità di vincerlo o aggiudicarsi premi di valore se ci si avvicinava di più alla cifra reale. Dalle automobili ai viaggi, dagli elettrodomestici ai gioielli, i concorrenti potevano sognare ad alta voce, accompagnati dal celebre slogan “Cento, cento, cento!”, rimasto nella memoria di tutti.

Il programma è andato in onda su Canale5 dal 1983 al 2001, con una lunga serie di conduzioni. Dopo l’esordio di Gigi Sabani, arrivarono Maria Teresa Ruta, Emanuela Folliero e, soprattutto, Iva Zanicchi, che rimase al timone per oltre un decennio, dal 1987 al 2000, diventandone il volto simbolo.

La scommessa della Rai

Se la trattativa dovesse andare in porto, la Rai si troverebbe a giocare la partita ambiziosa del rilancio un format storico, cercando di adattarlo a un pubblico profondamente cambiato, abituato a ritmi televisivi più veloci e a un’offerta sempre più frammentata tra piattaforme digitali e streaming.

Un ritorno che avrebbe il sapore di una operazione nostalgia, ma al tempo stesso potrebbe rappresentare una risposta concreta alla concorrenza Mediaset. L’access prime time, infatti, non è più soltanto un ponte tra il telegiornale e la prima serata ma è diventato un vero campo di battaglia decisivo per la fidelizzazione del pubblico.

In attesa di conferme ufficiali, la curiosità resta. Nel 2026 potremmo davvero tornare a sentire nelle case italiane il coro di “Cento, cento, cento!”, segnale inequivocabile che la tv, a volte, ama ripescare dal passato i suoi successi più amati per trasformarli in qualcosa di nuovo. E, in questo, La Ruota della Fortuna insegna.