Donne e tumore polmonare, quanto vale in prevenzione (e cura) l’esercizio fisico

Il regolare esercizio fisico aiuta a mantenersi in salute anche dopo una diagnosi di tumore al polmone. Parla l'esperta

Pubblicato: 6 Giugno 2025 14:30

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Chi riesce a mantenersi in forma con un regolare esercizio fisico e (aggiungiamoci) anche un valido controllo del peso corporeo si può trovare meno esposto a sviluppare problematiche metaboliche e non solo. Perché anche dopo una diagnosi di tumore l’esercizio regolare, ovviamente in accordo con il curante e in base allo stato di malattia, può rappresentare una vera e propria opportunità in più per mantenersi in salute.

A segnalarlo, anche per il tumore del polmone, è uno studio che ha visto protagonisti gli esperti americani dall’American Cancer Society. Silvia Novello, Professoressa ordinaria di Oncologia Medica, Università di Torino, direttrice Oncologia Medica AOU San Luigi, Presidente WALCE onlus, spiega come e quanto questa abitudine faccia bene.

E se le regole consigliate per l’attività fisica raccomandata dopo il riconoscimento del tumore parlano di almeno 2,5-5 ore di camminata veloce a settimana, l’importante è muoversi. Per prevenire il tumore polmonare, il che significa innanzitutto evitare in ogni modo il fumo di sigaretta, ed anche per sentirsi meglio durante le cure.

Ovviamente, seguendo i consigli del medico caso per caso. Senza pensare, in conclusione, che la donna rischia di meno. Non è vero.  Perché sono aumentate le fumatrici donne. E il fumo è il principale fattore di rischio per questa patologia.

 

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.