Ferragosto, perché è importante “staccare” da mail, social e simili

Il riposo è fondamentale e non solo quello fisico: perché è importante staccare dalla routine quotidiana

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

I latini dicevano che occorre “vacare”. Ne hanno bisogno la nostra psiche e il nostro corpo. In pratica, occorre togliersi completamente dalle preoccupazioni e dalle tensioni del lavoro, privilegiando il classico ma spesso considerato riprovevole ozio. Proprio su quel riprovevole puntiamo l’attenzione. Anche in queste giornate, con la tregua di Ferragosto che dovrebbe rappresentare un vero e proprio stacco non solo fisico ma anche mentale dagli impegni del lavoro, facciamo fatica a sentirci davvero rilassati e in vacanza. Anche perché, rispetto a qualche anno fa, lo strapotere di computer, tablet, smartphone non ci permette di sentirci davvero liberi da mail in arrivo, chiacchierate con i colleghi, messaggi che in qualche modo ci riportano all’ambito professionale. E questo non ci fa bene. Sarebbe importante staccare, anche e soprattutto per il nostro benessere psicofisico.

Il nemico presentismo

Magari siamo in alta montagna. Oppure su una spiaggia al mare. ma, in qualche modo, soffriamo di presentismo. E quindi, ovviamente attraverso la mediazione delle tecnologie informatiche, non riusciamo nemmeno in questi giorni a sconnetterci dalle nostre realtà professionali. Se ci stiamo comportando così, ricordiamoci che rischiamo di avere un rientro più difficile con i classici fastidi dello stress. Ma non solo chi non stacca, anche solo mentalmente, può essere a rischio al ritorno a casa. La stessa situazione si può avere anche in senso opposto, se una persona ha scelto le classiche vacanze “estreme”, dove si perdono completamente i rapporti con il mondo di ogni giorno, oppure ha deciso di riposare senza alcun disturbo.

Il rientro, in questi casi, può essere più difficile. Fatte queste dovute precisazioni, che debbono invitarci all’attenzione, va detto che essere sempre e comunque connessi, quasi come se si volesse essere presenti ad ogni caso anche si in maniera virtuale in tutto ciò che accade, può non essere certo utile per il benessere. Soprattutto il ricorso quasi compulsivo allo smartphone in attesa di un messaggio che non arriva e che non ha motivi per apparire sullo schermo diventa una sorta di “furto” psicologico al bisogno di riflessione e di recupero di rapporti con gli altri che dovrebbero caratterizzare queste vacanze.

Cambiare abitudini certo non è facile: la sola posta elettronica è capace di “catturare” la nostra attenzione sia in ambito lavorativo, dove ovviamente c’è bisogno di mantenersi connessi con gli altri, sia sotto l’aspetto del furto di tempo che dovrebbe essere dedicato ad attività interpersonali. Il risultato è che in questo modo si sposta l’attenzione del nostro sistema nervoso ed in particolare del cervello. Invece di cogliere quanto ci circonda e la bellezza dei momenti che viviamo con la famiglia e con gli amici rischiamo di essere “presi” da tematiche che non dovrebbero avere cittadinanza nel periodo di vacanza. Con evidenti ripercussioni sull’effettiva possibilità di godere di quanto stiamo vivendo e di concentrarci più sugli scritti o sui video che appaiono sullo schermo che sulla vita di ogni giorno.

L’importanza di essere multitasking

Come se non bastasse, a crearci problemi c’è anche l’estrema velocità che la tecnologia ha imposto a questi mutamenti. Lo confermano le teorie evoluzionistiche, che si concentrano sui tempi da record con cui il nostro cervello ha dovuto adattarsi a questi mutamenti. Anche questo aspetto ha contribuito ad aumentare una sorta di “dipendenza” dalle strumentazioni informatiche che ruba spazio al nostro sistema nervoso. Cerchiamo quindi il contatto personale, sfruttando le capacità del nostro cervello che ci permette di adattarci alle condizioni in cui ci troviamo e di svolgere assieme più attività complesse. Il tutto, senza cadere nell’ansia da mancata connessione.

Se non c’è linea dati, la posta non arriva e i social non funzionano, non sempre è un problema. Impariamo a goderci il bene e il bello della vita di ogni giorno. almeno per qualche ora. La nostra psiche ci ringrazierà. ero svolgiamo senza difficoltà e contemporaneamente due azioni complesse. Proviamo a lasciare “senza rete” il nostro sistema nervoso. Anche per poco. E magari abituiamoci a controllare le mail solamente la mattina o la sera, senza fermarci ogni minuto per vedere cosa accade. Buon Ferragosto.