Si fa un gran parlare del viaggio in Australia di Re Carlo e della Regina Camilla. Il motivo è ovviamente legato alle condizioni di salute del sovrano. Costanti gli aggiornamenti sui loro spostamenti e, in relazione a uno di questi, non è mancata una certa polemica. Perché Carlo ha dovuto lasciare un importante evento in suo onore dopo appena 10 minuti?
Re Carlo in Australia
La situazione in Australia non si sta dimostrando semplice come Re Carlo avrebbe potuto pensare inizialmente. Sono infatti scattate delle polemiche in relazione alla voglia di un definitivo addio alla monarchia.
Il sovrano si è già espresso in merito, sottolineando come la scelta sia unicamente del popolo australiano e non di Buckingham Palace. Di fatto la stessa posizione sostenuta da sua madre, la compianta Regina Elisabetta, che ha assistito da lontano a un referendum negli anni ’90, che ha confermato la monarchia costituzionale federale.
In Australia, però, non tutti vedono Carlo come il loro Re. A confermarlo il difficile momento vissuto dal sovrano durante il suo discorso al Parlamento di Canberra in cui la senatrice Lidia Thorpe ha mosso gravissime accuse al sovrano e alla Corona.
La Thorpe si è infatti avvicinata al palco accusando la Corona di aver rubato le terre australiane e definendo “genocidio degli indigeni australiani” l’era della colonizzazione europea del Paese. Infine, rivolgendosi a Carlo, ha affermato: “Questa non è la tua terra. Tu non sei il mio re. Tu non sei il nostro re”.
Un momento davvero molto complicato, che si aggiunge a un tour con un quadro ovviamente differente da qualsiasi altro avvenuto in passato, considerando le condizioni fisiche di Re Carlo. In merito lo sguardo è stato rivolto alla sua brevissima permanenza al pranzo di Stato in suo onore, che ha destato sospetti e preoccupazioni.
Le condizioni di Carlo
Sappiamo bene coma la decisione di Re Carlo di raggiungere l’Australia sia stata in contrasto con il parere dei suoi medici. Il sovrano ha deciso di partire e interrompere il trattamento chemioterapico, che riprenderà nuovamente quando farà ritorno a casa. Ciò non vuol dire che non ci sia supervisione medica, anzi. Ha infatti al suo fianco due medici 24 ore su 24, al fine di far fronte a qualsiasi emergenza.
Al grande entusiasmo per questo viaggio ufficiale, che sembra quasi porsi sulle orme di sua madre, essendo il primo post coronazione, si è contrapposto rapidamente un senso d’ansia per il suo stato di salute.
Si fa riferimento a quanto avvenuto durante il pranzo di Stato, al quale ha preso parte al fianco di Camilla. Il tutto in loro onore, ovviamente, eppure Carlo ha dovuto abbandonare la sala dopo pochi minuti dal suo arrivo. Si sentiva infatti piuttosto affaticato. Il suo team medico è stato rapidamente allertato, nonostante non ci fosse un clamoroso allarme.
In merito si è espressa la giornalista Concha Calleja che, nel corso del programma spagnolo Fiesta, ha riportato ulteriori dettagli su quanto avvenuto: “Ci si aspettava restasse al pranzo per molto tempo e invece soltanto 10 minuti. Avrebbe dovuto assaggiare i piatti più tipici della zona, dopo aver regalato una clessidra, sottolineando a tutti quanto il tempo sia molto, molto, molto breve”.
Per molti questo è stato un chiaro riferimento alla sua condizione medica. Qualcosa che ha ridestato dei rumor in merito alla gravità del tumore che lo ha colpito. A inizio 2024 si ipotizzava un cancro al pancreas, con sentenza medica di appena due anni di vita.
La situazione non è delle migliori in Australia, a fronte di un programma probante, nonostante l’eliminazione della tappa in Nuova Zelanda. L’equipe medica non era d’accordo e i fatti stanno dando ragione ai medici. Carlo è infatti giunto in Oceania nella serata di venerdì e ha dovuto riposare per tutto il sabato, così da tentare di recuperare le forze: “Questa mattina (domenica) ha preso parte a una funzione religiosa e poi al pranzo, ma non è riuscito a continuare. Nonostante glielo avessero sconsigliato, si è rifiutato di annullare il viaggio. Se ci fosse stata anche la minima possibilità di fermarlo, l’avrebbero fatto”.