Mentre si fa un gran parlare del viaggio intercontinentale di Harry verso il Regno Unito e delle chance di incontro con suo padre, c’è chi rivela una particolare abitudine del sovrano britannico. Si resta in tema di viaggi, con uno sguardo specifico sui bagagli. Con cosa viaggia Re Carlo quando lascia la propria dimora?
Re Carlo non viaggia leggero
Di tanto in tanto vengono rilanciate online curiosità in merito alla figura di Re Carlo, che di caratteristiche bizzarre sembra averne non poche. Come dimenticare le critiche subite dai suoi ex dipendenti. Tanti i giardinieri che si sono licenziati per le sue pretese assurde in fatto di gestione del verde.
Stavolta, invece, si parla di viaggi, come detto, e a prendere la parola è stato il giornalista Tom Bower, autore del bestseller Rebel King. Partire “leggero” non è prerogativa del Re, che non sa accontentarsi delle comodità altrui. Quando infatti fa visita ad amici, spedisce un camion con largo anticipo, inviando le sue necessità alle quali non sa rinunciare:
- letto ortopedico;
- mobili della camera;
- biancheria personale;
- sedile del water personale;
- bottiglie d’acqua selezionate;
- impianto radio;
- due paesaggi scozzesi da appendere in camera.
Neanche a dirlo, il tutto preceduto dal suo staff, incaricato di rimpiazzare gli arredi delle stanze degli ospiti per tempo, con discrezione assoluta.
Un ospite problematico
È di certo un onore estremo ospitare il Re. Questo incarico, però, risulta alquanto gravoso. Basti pensare a tutto ciò che ruota intorno alla tavola. Carlo viaggia con la sua scorta personale di alimenti biologici.
Chi avrebbe poi mai pensato che il sovrano potesse accontentarsi di un’ora del tè qualunque. Esiste una prassi ben precisa e meticolosa: sei uova cotte contemporaneamente, nella speranza che almeno due siano preparate esattamente come suo gusto.
Tina Brown racconta invece nel libro The Palace Papers di come si presenti con un martini già miscelato, servito nel proprio bicchiere personale. Per due giorni a settimana, inoltre, non mangia carne e pesce. Rinuncia poi ai latticini per un altro giorno (motivazioni ambientali). E la colazione? Rigorosamente tè Darjeeling con miele e latte, biologici.
L’ossessione per il controllo è dunque innegabile, al punto da sembrare una scena tratta dal film di Downton Abbey. Nella pellicola vediamo infatti i preparativi ossessivi per l’approdo nella tenuta di Re Giorgio V e della sua consorte, la Regina Mary.
Si ha l’impressione che Carlo debba costantemente avere una ricca porzione del suo mondo sempre al seguito, quasi l’assenza di ciò gli togliesse il fiato. Sotto questo aspetto, dunque, la monarchia britannica sembra pronta a fare un gran passo in avanti, normalizzandosi. Il riferimento va ovviamente a William e Kate, che con le loro scelte in termini di gestione familiare, stanno dando segnali evidenti su come sarà il regno del primogenito di Diana.