Meghan Markle rompe il silenzio sull’aborto. E coinvolge anche Harry

Meghan Markle parla di nuovo della perdita del suo bambino e si batte per il diritto all'aborto. Ma fa paura il coinvolgimento di Harry

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Meghan Markle non poteva più tacere sull’aborto. E ha deciso di coinvolgere anche Harry nelle sue dichiarazioni pubbliche, gettando nuovamente nell’imbarazzo la Monarchia britannica.

Meghan Markle è letteralmente furibonda per la decisione della Corte Suprema americana di revocare il diritto all’aborto e su Vogue, che spesso ha dato voce alla Duchessa del Sussex, ha espresso non solo le sue idee ma anche quello che sembra essere un progetto che la introduce sempre più nella vita politica attiva del suo Paese.

Meghan Markle, il coinvolgimento di Harry fa paura

Ma quello che fa tremare Buckingham Palace, oltre a un’altra possibile intervista bomba con Oprah Winfrey sulla Famiglia Reale, è che anche Harry possa essere trascinato in quella che già appare una campagna elettorale verso Washington. Questo creerebbe una situazione alquanto spinosa per la Corona britannica che come noto si mantiene da sempre neutrale sulla politica. I membri della Famiglia Reale infatti non possono esprimere alcuna opinione politica in pubblico. Ma Meghan sembra ignorare totalmente questa regola e nelle sue dichiarazioni a Vogue cita più volte Harry a sostegno delle sue idee.

Lady Markle ha infatti raccontato che a proposito della decisione di revocare il diritto all’aborto: “Io e mio marito ne abbiamo parlato molto negli ultimi giorni. Anche lui è una femminista“. E ha sottolineato la reazione di stupore e sconforto di Harry davanti a questa notizia. Dopo questa dichiarazione, Meghan ha esortato gli americani a battersi contro questa scelta e ad andare a votare il prossimo novembre. Un messaggio che è stato percepito come sostegno ai democratici.

E all’attivista Gloria Steinem, 88 anni, durante l’intervista ha rivelato quelle che sono le sue intenzioni: “Bene, Gloria, sembra che tu e io faremo presto un viaggio a Washington insieme”. Pare proprio che Meghan non abbia più intenzione di nascondere le sue ambizioni politiche su cui si è discusso da quando lei e il Principe si sono trasferiti in California.

Meghan Markle, le ambizioni politiche

Nel 2020 furono largamente criticati per l’intervento durante la campagna presidenziale, in cui Meg esortava al voto, di fatto schierandosi contro Donald Trump. Anche il Tycoon si è sentito allora preso di mira dai Sussex e addirittura promise di concorrere per le elezioni del 2024 se si fosse presentata la Markle. Dal canto suo, la Duchessa ha continuato a esprimere le sue idee anti-repubblicane. Anche in occasione della recente strage in una scuola in Texas, non ha esitato a prendere un jet privato per recarsi sul luogo della tragedia a depositare una corona di fiori.

Inoltre, già un paio di anni fa un’amica di Meghan dichiarò che non aveva rinunciato alla cittadinanza americana dopo il matrimonio con Harry proprio per lasciare aperta la possibilità di entrare in politica. Più recentemente invece Valerie, la sorella di Joe Biden che si trova ospite da Letizia di Spagna, ha invitato Lady Markle a unirsi al partito democratico, giudicandola un’ottima candidata alle presidenziali.

Meghan Markle, il dramma dell’aborto spontaneo

La questione del diritto all’aborto potrebbe essere il punto di partenza della sua carriera politica. Meghan è molto sensibile al tema, perché, come ha raccontato, ha vissuto in prima persona la tragica esperienza di un aborto spontaneo, poco prima di rimanere incinta di Lilibet.

“Penso a quanto mi sono sentita fortunata ad avere entrambi i miei figli. So cosa si prova ad avere un legame con ciò che sta crescendo all’interno del tuo corpo. So come ci si sente a vivere un aborto spontaneo, di cui ho parlato pubblicamente. Più normalizziamo la conversazione sulle cose che influenzano la nostra vita e il nostro corpo, più le persone capiranno quanto sia necessario disporre di protezioni e aiuti”.