Il dolore di Mary di Danimarca, la Regina si sfoga: “Non passa mai”

La moglie di Re Frederik ha parlato apertamente durante un evento istituzionale a Copenaghen, condividendo con tutti la sua esperienza personale

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

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Dire addio a qualcuno di importante non è mai facile. Nemmeno per i royal, come provano le recenti dichiarazioni rilasciate da Mary di Danimarca. La moglie di Re Frederik si è aperta in un discorso tanto intimo quanto sincero sul dolore, sui ricordi e su quella ferita che non guarisce mai: la morte della madre. Le sue parole, pronunciate il 12 settembre a Copenaghen, hanno lasciato il segno su molti dei presenti.

Il motivo dell’incontro è presto detto: ricorreva il 25esimo anniversario del National Bereavement Centre, un’istituzione di cui Mary è patrona e che sostiene i giovani dopo la perdita di una persona cara. E in tale occasione la Regina 53enne non si è sottratta al ricordo più doloroso della sua vita: la scomparsa di Henrietta Donaldson, la madre che ha perso quando aveva solo 25 anni.

“Mi ricorda il mio dolore, che porto dentro”, ha detto visibilmente emozionata. “Chiunque abbia perso una persona cara sa che il dolore non passa mai, ma la maggior parte delle persone impara a conviverci e di solito diventa più facile. Col tempo, il dolore della perdita lascia il posto alla gratitudine per i momenti trascorsi insieme”.

Mary di Danimarca ricorda la madre morta

Durante il suo discorso al centro, Mary di Danimarca non solo ha condiviso la sua esperienza, ma ha anche trovato nella natura una metafora curativa. “Quando ricordiamo i defunti, è come se ci salutassero. Li portiamo con noi mentre li ricordiamo, ne parliamo e facciamo ciò che abbiamo fatto con loro”, ha espresso con una serenità che ha commosso i presenti.

Vestita di nero e con un fiore rosso come spilla, la Regina ha anche rivelato di trovare conforto nelle passeggiate all’aria aperta: “Personalmente, adoro la natura. Provo un particolare senso di pace e connessione quando sono in campagna”, ha confessato. Non si è trattato di un’osservazione banale, ma parte di una riflessione più ampia che si collega alle nuove strutture del centro, che ora evocano una foresta simbolica, con un albero commemorativo dove i partecipanti possono lasciare messaggi per i loro cari.

Un gesto piccolo ma significativo, che si collega a un altro dei principali impegni della Regina: la prevenzione delle malattie cardiovascolari. In onore di sua madre, Henrietta, morta per complicazioni cardiache durante un intervento chirurgico, Mary è stata coinvolta in numerosi progetti nel suo ruolo di patrona della Fondazione Hjerteforeningen.

La morte della madre ha cambiato per sempre la vita di Mary

La Regina della Danimarca non ha mai nascosto il fatto che la perdita della madre abbia rappresentato un punto di svolta nella sua vita. Dopo la morte di Henrietta nel 1997, Mary Donaldson abbandonò la sua promettente carriera di account manager presso un’agenzia pubblicitaria australiana e si prese una pausa di due anni. La ferita era così profonda che non trovò altra via d’uscita che fuggire: prima negli Stati Uniti, poi in Europa. Fu un viaggio interiore, guidato dal bisogno di ricostruire se stessa.

Ricominciare non fu facile. A Edimburgo lavorò per tre mesi presso un’altra agenzia e solo nel 1999 tornò in Australia per continuare il suo percorso professionale. Ciò che sarebbe successo dopo – l’incontro con Frederick alle Olimpiadi di Sydney del 2000 e il suo futuro come Regina – sembrava alquanto improbabile in quel periodo.

“Mi sentivo sola nel mio dolore. Che nessuno mi capisse e che fossi immobile mentre tutti intorno a me andavano avanti “, ammise in una vecchia intervista. Quella giovane donna australiana, che si era lasciata tutto alle spalle dopo aver perso la madre, stava iniziando a plasmare la donna che oggi, senza rinunciare alla sua tristezza, la onora ad ogni occasione.