Kate Middleton, la paura più grande per suo figlio George

Kate Middleton e William sono seriamente preoccupati per George, ma anche per Charlotte e Louis: non vogliono che vivano quell'esperienza

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

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Kate Middleton, come ogni mamma, si preoccupa per i suoi figli, perché vuole solo il loro bene e cerca di proteggerli da traumi ed esperienze negative. Ma i suoi bambini sono personaggi pubblici e il più grande, George, è destinato a diventare Re. Dunque, deve affrontare anche altri rischi rispetto a genitori con una vita normale.

Kate Middleton, la paura più grande per suo figlio George

Sicuramente un aspetto del ruolo di genitori che stressa molto William e Kate è quello dell’esposizione mediatica di George, Charlotte e Louis. Basti pensare che i tre bambini a nemmeno un giorno di vita sono stati presentati al mondo.

Inoltre, partecipano a molti dei grandi eventi che coinvolgono la Famiglia Reale, dal Trooping the Colour al concerto di Natale. George e Charlotte in tenera età hanno affrontato con mamma e papà anche viaggi di Stato all’estero.

Dunque, i figli di William e Kate sono molto esposti mediaticamente e questo ha un grande impatto sulle loro vite.

Il Principe del Galles e sua moglie sono molto preoccupati che possano soffrire per questo. D’altro canto, William ha provato in prima persona cosa vuol dire essere costantemente al centro dell’attenzione dei media, ma anche delle persone comuni. Tra l’altro lui e Harry hanno vissuto un’infanzia e un’adolescenza segnata dai giornali scandalistici e dai pettegolezzi, fino al tragico epilogo della morte di Lady Diana e dei conseguenti funerali in diretta mondiale.

Già è difficile elaborare un lutto quando è vissuto privatamente, ma quando si è esposti pubblicamente così come è stato per i figli di Carlo, il trauma è inevitabile ed Harry non lo ha mai superato.

William è terrorizzato che George, Charlotte e Louis possano soffrire come lui. Lo scorso anno, quando Kate si è ammalata di cancro, il pericolo è stato altissimo. Anche perché per mesi sono circolate teorie complottiste sulla sua salute al limite della decenza. È ancora più difficile spiegare ai bambini cosa sta succedendo, cercare di tranquillizzarli. Anche perché i piccoli vanno a scuola, frequentano altre persone e inevitabilmente saranno giunte ai loro orecchi certe illazioni.

Anche se tutti e tre i bimbi sono esposti mediaticamente, George è ovviamente quello più osservato e su cui c’è maggiore pressione. È inevitabile, visto che un giorno diventerà Re. Ogni decisione che i Principi del Galles prendono nei suoi confronti, dal portarlo a una partita di calcio in giacca e cravatta alla scelta della scuola, è discussa sui giornali di tutto il mondo. Ma questo non deve diventare fonte di stress  e ansia per George.

Kate Middleton e William, strategie di protezione

William e Kate non possono sottrarre i loro figli ai media e al “pubblico”. Perciò hanno deciso di placare la curiosità morbosa, contingentando le loro apparizioni e controllando le foto che circolano di loro.

Una strategia è appunto quella di condividere sui social solo le immagini che vogliono. Oppure di raccontare durante le visite ufficiali alcuni aneddoti della loro vita privata, in modo da arginare l’azione dei paparazzi o di chi va alla ricerca disperata di scoop e indiscrezioni.

Kate Middleton, la tecnica del ritmo

Inoltre, Kate e William cercano di proteggere i loro figli dallo stress di apparire in pubblico. Fin da piccolissimi George, Charlotte e Louis hanno preso parte a lunghe cerimonie, devono imparare ad avere pazienza, a comportarsi in un certo modo. Non sono liberi di urlare, correre o giocare quando vogliono. Non possono nemmeno andare in bagno in certe circostanze. E non è certo facile quando si è piccoli.

Questo potrebbe creare in loro ansia e frustrazione. Non solo anche stress da prestazione, visto che ogni loro mossa viene riportata dai media.

Per questo, quando è possibile, Kate si affida alla tecnica del ritmo. Ossia cerca di abbassare i ritmi per adattarsi alle tempistiche dei bambini, in modo da lasciare loro il giusto spazio per fare e assimilare cose.