Che fine ha fatto Tonya Harding

Che fine ha fatto Tonya Harding: pattinatrice sul ghiaccio coinvolta in uno degli scandali sportivi più famosi di sempre

Pattinatrice e attrice coinvolta in uno fra i maggiori scandali sportivi di sempre: che fine ha fatto Tonya Harding? La sua storia è stata raccontata in un film – Tonya – con una magistrale Margot Robbie nelle vesti della sportiva. Erano gli anni Novanta quando Nancy Kerrigan, atleta e rivale della Harding, venne aggredita dopo gli allenamenti realizzati per partecipare alle Olimpiadi di Lillehammer. Nancy venne colpita con un manganello al ginocchio con lo scopo di metterla fuori gioco e favorire i suoi avversari.

In breve tempo le indagini dell’FBI portarono alla luce la verità. L’aggressore della Kerrigan era infatti un uomo reclutato da Shawn Eckardt, amico di Jeff Gillooly, all’epoca marito di Tonya Harding. La campionessa venne condannata per essere stata a conoscenza del piano e non aver allertato in tempo le autorità. Il giudice stabilì tre anni di libertà vigilata oltre a 500 ore di servizio comunitario, una multa di 100 mila dollari e la squalifica a vita dalla federazione di pattinaggio.

Alle Olimpiadi, Tonya Harding arrivò ottava, mentre la rivale Nancy Kerrigan, nonostante l’aggressione, si classificò seconda. La carriera sportiva di Tonya terminò all’improvviso e lei da un giorno all’altro si trovò l’opinione pubblica contro. Che fine ha fatto la pattinatrice in questi anni? Nel 1996 è diventata attrice, recitando in Ultimo contratto di Sean Dash, in seguito ha iniziato una carriera nella boxe professionale che però ha interrotto poco dopo per mancanza di passione. In seguito ha fatto diversi lavori, dall’imbianchina alla saldatrice, sino alla commessa in una ferramenta.

Nel corso degli anni la sportiva è scomparsa dalla scena pubblica. Si è sposata con un altro uomo, Joseph Jens Price, da cui ha avuto il figlio Gordon. “Tonya ebbe un’infanzia molto difficile – ha raccontato Margot Robbie, che ha portato la storia della sportiva sul grande schermo -, con una madre possessiva fino alla crudeltà e un matrimonio con un uomo violento e manipolatore. È stata picchiata e abusata. Aveva spesso occhi neri e lividi in faccia, non certo il volto adatto all’eleganza del pattinaggio artistico, ma Tonya era una combattente e una che è sopravvissuta, questo mi piace di lei. Ed era un’atleta fantastica, su questo nessuno dubita. All’inizio delle riprese non riuscivamo a trovare una controfigura in grado fare il triplo axel, nessuno lo sa fare. Negli ultimi 20 anni solo sei donne al mondo ce l’hanno fatta”.