Manipolatore affettivo: chi è e come si comporta

Come riconoscere il manipolatore affettivo e starne alla larga per non restare nell’incastro di una relazione tossica

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 28 Settembre 2022 13:31

Come si comporta

Ci sono dei comportamenti tipici di chi manipola a livello affettivo e riconoscerli significa in primo luogo difendersi, per poi allontanarsi. Non si tratta di escludere esseri umani, ma di riconoscere chi fa del male e non ha alcuna voglia di lavorare sulla propria persona. In questi casi, difendersi diventa prioritario.

Vediamo insieme i comportamenti tipici di chi manipola a livello affettivo.

Scatti e impazienza

Chi manipola a livello affettivo di solito scatta per poco e ha un andamento emotivo molto fluttuante. Stare vicino a queste persone significa subire continue montagne russe emozionali, momenti intensi di gioia cui seguono attimi o giorni di totale frustrazione e distacco. Non si fanno scrupoli a cambiare d’umore e pretendono che tu ti adatti, nel bene e nel male. Imparare a difendersi significa voler scendere dalle montagne russe.

Zero tolleranza

Chi manipola affettivamente ti espone sempre a critiche ed estende commenti polemici a qualsiasi cosa o atteggiamento. Ha zero tolleranza verso ritardi, imprevisti, altre relazioni. Questo mette te sempre in una condizione di allarme e di emergenza, ti fa sentire vulnerabile ed estremamente fragile, sempre in preda di liti e paure. Cammini sempre come se fossi sulle uova e finisci per essere a disagio in qualsiasi situazione.

Pretese su pretese

Il manipolatore o la manipolatrice affettivo/a pretendono, sono presuntuosi. Se gli dai qualcosa, le richieste aumentano in modo esponenziale. La migliore metafora? Un coccodrillo che, se gli dai un dito, estende la morsa a tutto il braccio, spalla inclusa, corpo intero, piano piano. Ti divora, ti fa fuori, ti elimina piano piano. Questo avviene attraverso richieste che sono sia pratiche sia emotive. E se per caso avessi, giustamente, da fare con la tua vita, ti ritrovi contro un uragano pronto a devastarti e a farti sentire in colpa volutamente.

Umorismo spietato

Di solito chi manipola a livello affettivo finisce per identificare tutti i tuoi punti deboli a livello affettivo e li usa contro di te. Supponiamo che tu sia una persona leggermente indecisa o che ci metti un pochino a prendere una decisione; questo aspetto finisce per diventare una potente arma nelle sue mani e viene immediatamente usata contro di te, in modo crescente. Alla lunga, questo ti porta a indecisione ulteriore, disagio e ti fa sentire vulnerabile, inferiore.

Silenzio per punire

Chi manipola a livello affettivo, quando si litiga come normale sia, tende a punirti alzando la voce o facendo il totale opposto: il silenzio punitivo. Questa condizione in cui vieni confinata/o rappresenta un comportamento passivo-aggressivo che ha come scopo quello di crearti un caos interiore immenso e dilagante. Punisce, dimostra mancanza di cura, vuole affondarti e farti sentire esageratamente insicuro/a.

Invidia e promesse vuote

Di solito alla base delle meccaniche del manipolatore affettivo si trova un’immensa insicurezza e facilmente l’insicurezza fa nascere grande invidia. Questa invidia rimane celata, nascosta, sotterranea, ma muove tutti i suoi atteggiamenti. Di fondo, rimane la voglia di affossarti. Per questo, trovato il modo di agganciarti, il manipolatore inizia a farti promesse rispetto a cose che sa che per te sono importanti. Se per esempio vuoi fare un viaggio o speri di costruire una famiglia, ecco che inizia a prometterti cose di questo tipo. Ovviamente, senza avere alcuna voglia o intenzione di mantenerle. Questi meccanismi possono essere consci o meno consci, ma sono sempre in atto e fanno molto, molto male; ti portano a perdere fiducia in generale e ti creano problemi di insicurezza quasi virali.

Come difendersi, cosa fare, cosa evitare

Una volta presa coscienza della manipolazione in atto, chiedi aiuto. Amici, persone di cui ti fidi, conoscenti che si sono resi conto delle dinamiche. Avrai sicuramente intorno qualcuno e anche se il manipolatore avesse messo in atto in pieno l’opera di accerchiamento, non devi avere paura e devi cercare di distanziarti. La presa di coscienza rappresenta un passo importantissimo.

Inizia a renderti conto di tutte le volte che hai subito il giudizio della persona che hai vicino e cerca di renderti conto quanto davvero sei libero/a di esprimere i tuoi sentimenti. Hai messo da parte le tue priorità? Hai messo da parte quasi totalmente le tue passioni? Ti senti in colpa ogni volta che vorresti dire di no?

La domanda fondamentale, poi: ti senti a tuo agio con gli altri? Se ti senti vulnerabile in qualsiasi situazione e ti accorgi che non stai facendo progressi creativi e professionali, potresti essere preda di una forma di manipolazione. Ricorda che i manipolatori e le manipolatrici si aggrappano e traggono energia dalle persone altamente empatiche. Osserva come vieni trattato/a in pubblico. Osserva come ti fa sentire. E chiedi rifugio per qualche notte o giorno da un o un’amica fidata. Solo la distanza, quando sei nel pieno di una situazione, ti permette di purificarti e ascoltarti al meglio.