#PostaDelCuore

Lui vuole un altro figlio, io quell’equilibrio ottenuto con fatica e sacrificio

Lui desidera un altro figlio adesso, lei non vuole rinunciare al suo lavoro e a quell'equilibrio ristabilito con fatica e sudore

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Ho 36 anni e una figlia di quattro. Una gravidanza tranquilla, una maternità durata il più possibile per prendermi cura di mia figlia, seguita poi da un part time. Da un anno a questa parte ho ripreso il lavoro full time, un nuovo lavoro, non senza fatica considerato che mio marito mi dà una mano sì, ma posso tranquillamente dire di fare più di lui riguardo gestione di figlia e casa. Ora mi chiede un secondo figlio, dicendo “O adesso o mai più”. Ho una sorella con la quale ho un bel rapporto e se da una parte mi dispiace che mia figlia cresca da sola, dall’altra non voglio rischiare di perdere quello che ho ora. Ovvero un lavoro impegnativo che però mi dà soddisfazione, oltre che un buon stipendio, e un equilibrio ricreato col sudore della fronte. Sbaglio secondo voi?

I figli, lo sappiamo bene, rappresentano il cambiamento più incredibile e ingombrante della vita del singolo e di quello della coppia, paragonabile forse a nient’altro. Ed è questa la premessa sulla quale mi voglio concentrare per rispondere al quesito più ostico di sempre, anche se ti anticipo già che l’unica risposta “giusta” è quella che troverai dentro il tuo cuore.

È quello che devi sviscerare senza tregua, per prendere la decisione migliore per te stessa e per la tua famiglia, presente e futura. È solo lui che può parlarti in maniera autentica senza bugie e scuse, che può ricordarti chi eri e chi sei diventata, chi vuoi essere oggi e domani. Non lo puoi forzare a rispondere a quello che assomiglia a un ricatto temporale che segue inevitabilmente le leggi della natura. Non puoi costringere te stessa.

Tuo marito vuole un altro figlio, tu cosa vuoi? Cosa desideri per te stessa e per quell’equilibrio familiare che con sacrificio hai costruito e tenuto in piedi? Quanto c’entra, con la tua eventuale decisione, il fatto che il tuo compagno è poco presente nella gestione della casa e della famiglia? Parliamo anche del tempo che, in questo caso, sembra essere un limite autoimposto. Tu sai che non è davvero così, che per quanto questo non sia infinito per noi donne, alla tua età non è ancora un ostacolo insormontabile.

Sono diverse le cose sulle quali probabilmente devi interrogarti, ma tutte ti portano in un’unica direzione, a quell’unica domanda esistenziale che merita una risposta che appartiene solo a te, e che non sarà mai giusta o sbagliata. Perché no, tu non stai sbagliando in niente.

In questo momento il secondo figlio è solo un’idea che prende forma e che deve inevitabilmente seguire le tue esigenze e i tuoi desideri. E a proposito di desideri, ti sei chiesta quanto questo ti appartiene? Ti sei chiesta se nello scenario passato, presente e futuro hai sognato, voluto e desiderato allargare la famiglia? O i quesiti che ti stai ponendo sono solo una naturale conseguenza della volontà espressa da tuo marito?

Il consiglio che ti dò è quello di silenziare i sensi di colpa, le paure e le esigenze degli altri e di porre le tue prima di ogni cosa perché la maternità non può trasformarsi in un’azienda ad alto rischio destinata a distruggere la tua serenità e quell’equilibrio che rivendichi doverosamente. Non è questo il suo compito, sei d’accordo?

E sì, non posso negare che avere una sorella o un fratello è qualcosa che rende speciale la vita. Ma è altrettanto importante, anzi fondamentale, che i tuoi figli abbiano una madre felice e serena, conscia e soddisfatta delle sue scelte. Una madre e una donna che sappia prendersi cura di loro senza ripensamenti, rimorsi e pentimenti. E questo può accadere solo quando si segue il cuore. Ascolta lui e nessun altro, ha sempre ragione.