La scuola è finita, e adesso? Consigli per famiglie lavoratrici 

Come organizzarsi con i figli, quando la scuola finisce ed i genitori sono in ufficio: i nostri consigli in 8 punti e per tutte le tasche.

Foto di Giorgia Marini

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Sta per terminare l’anno scolastico e, presto, moltissime famiglie si ritroveranno a dover organizzare il tempo libero dei propri figli, in città semi-deserte, con mamme e papà che lavorano tutto il giorno. Se, chi ha i bambini al nido o alla scuola materna, può contare almeno sulla copertura scolastica sino alla fine del mese di giugno, per chi ha figli che frequentano la scuola dell’obbligo, il problema di gestire le giornate dei bambini e dei ragazzi, che sono a casa, si pone prima.

Ogni anno, si aprono le polemiche sul calendario scolastico che, qui in Italia, prevede troppi giorni di vacanza in estate, secondo la maggior parte dei genitori. Le vacanze estive sono così lunghe per ragioni che oggi non hanno più senso: si va dal clima ( che sarebbe troppo caldo in alcune regioni, da inficiare sulla presenza dei bambini in aula) sino al garantire la frequenza scolastica anche a chi dava una mano nei campi. Vien da sé, che se queste sono davvero le ragioni fondanti delle vacanze dei famosi tre mesi estivi, queste ultime potrebbero essere riviste.

Ma, nelle more di un intervento legislativo in tal senso, le famiglie lavoratrici ( e non solo) si trovano a dover gestire le tante giornate di bambini e ragazzi che non vanno più a scuola, e che non possono ancora andare in vacanza con la famiglia. Ecco qui una breve guida, in 8 punti, su come organizzarsi quando la scuola finisce.

Una breve vacanza di famiglia

Sempre più in voga ma non sempre possibile per tutti i portafogli e le professioni, è fare, al termine della scuola, una breve vacanza tutti insieme. Nelle città più grandi e davanti alle scuole più prestigiose, si narra di motori accessi ( e che motori!), l’ultimo giorno di scuola, per poter scappare dalla città e rientrare direttamente a settembre. Ma noi non ci riferiamo a quello. Il nostro consiglio è, se il portafoglio di famiglia ed i lavori dei genitori lo permettano, di prendersi qualche giorno di riposo tutti insieme: al mare, in montagna, al lago, per una settimana come per un lungo week end. Una breve ma felice vacanza di famiglia.

In questo modo, i bambini celebreranno la fine della scuola, noi come famiglia staccheremo un po’, anche sfruttando prezzi più competitivi rispetto all’alta stagione di luglio ed agosto. Rientrati in città, ci si potrà organizzare con campus, oratori, centri estivi pubblici e così come descritto in seguito.

I compiti delle vacanze

Una volta tornati, ed a seconda dell’età dei figli, si potrebbe cominciare a destinare una parte delle lunghe giornate estive, cominciando a fare i compiti delle vacanze. Questo, da un lato, permette agli alunni-studenti di impegnare una parte della giornata in modo costruttivo combattendo alla noia, dall’altro lato, li libera da questo impegno, per quando inizieranno le vacanze di famiglia, non avendo più il pensiero di dover studiare. Buona norma, è comunque organizzarsi in modo tale da distribuire bene i compiti, in modo da non farli tutti insieme. A seconda dell’età, si potranno fare a casa, mentre i genitori si organizzano con lo smart working o con una babysitter, a casa da i nonni, o da soli.

Bambini ed attività estive
Fonte: iStock
Organizzarsi con una babysitter, per più famiglie

Una babysitter sì, ma dividendosi i costi

Una buona idea, quando i bambini ed i ragazzi sono ancora troppo piccoli sia per stare a casa da soli che per andare in giro in autonomia, è prendere una babysitter. Una persona di fiducia che sia a casa con loro, che li accompagni ad eventuali attività, che li porti al parco, che li faccia mangiare o fare i compiti o semplicemente che si assicuri vada tutto bene. Certo, sarebbe una buona scelta ma non è fattibile per tutte le famiglie. In tal caso, la soluzione potrebbe essere, prendere una babysitter per più bambini, dividendo i costi, durante i mesi estivi. Fra famiglie che vivono vicine, con bambini e ragazzi che hanno la stessa età, possibilmente che frequentano la stessa scuola o fanno le stesse attività. In questo modo, le famiglie saranno tranquille, i ragazzi saranno seguiti ed anche nel caso in cui non abbiano attività da fare, almeno non saranno soli.

L’oratorio estivo

Gli oratori estivi sono stati la salvezza per molte famiglie, nei decenni anche della metà del secolo scorso. Centri estivi gestiti dalla parrocchia, con una serie di attività di intrattenimento, distinta per fasce di età. I costi sono, in genere, competitivi, in quanto la manovalanza è sulle spalle di volontari e ragazzi molto giovani (il ché può rendere più divertente la giornata per i bambini). Gli orari possono essere gli stessi della scuola. Alcuni organizzano anche delle gite, con un piccolo contributo in più: giornate in piscina, pomeriggi al cinema, visite a musei o intrattenimento a parchi tematici per famiglie. In questo modo, senza spendere una follia, garantiamo a nostro figlio di vivere una giornata ricca, divertente ed ancora una volta, noi ci sentiremo tranquilli.

Bambini ed attività estive
Fonte: iStock
Attività da fare in città, con i bambini

I campus: sportivi, artistici o linguistici

I campus estivi sono una vera ancora  per i genitori, durante le lunghe vacanze estive, quando finisce la scuola. I campus sono un vero e proprio business e, potendo anche spendere, è bene selezionare ciò che davvero sia di valore e non un mero parcheggio. Durante il mese di Maggio, alcuni sono già over booking, altri, invece, sino all’ultimo, riescono a trovare un posticino libero. Per questo, è sempre importante muoversi in anticipo, informarsi, chiedere un consiglio a chi ha già avuto esperienza, per capire se ne valga la pena o meno, chi sia la persona (o le persone) deputate all’intrattenimento, all’insegnamento di quella determinata arte o disciplina, e chi al controllo dei minori. Sui siti delle società che li gestiscono, dovrebbero essere chiari i nominativi come anche i rispettivi curricula.

Tutto ciò, a maggior ragione, se si tratta di campus all’estero o comunque fuori città. In questi casi, tra l’altro, si tratta di campus costosi, per cui è tutto nel nostro interesse reperire più informazioni possibili, dovendo lasciare i nostri figli anche per settimane.

Ogni città ha i suoi campus, per cui non possiamo elencarli tutti, vediamo solo le aree tematiche più battute:

 

  • sportivo
  • musicale
  • artistico (pittura, disegno etc)
  • linguistico
  • teatrale o musical

Alcune scuole pubbliche ospitano campus estivi multi-sport per i bambini e per i propri alunni. In questi casi i prezzi sono calmierati. In questi contesti, spesso, i bambini ed i ragazzi, saranno felici anche perché rassicurati da ambienti che conoscono ed amici, fattori importanti per i più timidi o per i più piccoli.

I campus multi sport hanno poi il vantaggio di far conoscere od appassionare i nostri figli ad un determinato tipo di disciplina e di scegliere lo sport da fare, l’anno seguente, avendo le idee più chiare.

In vacanza con i nonni o con la tata

Chi ha una casa di villeggiatura, può cedere alla tentazione di mandare i figli con i nonni o con la tata, mentre si  è ancora in città a lavorare, non appena finisce la scuola. Questa è sicuramente una valida opzione, ma dipende sempre da tanti fattori: età dei figli, età e salute dei nonni, investimento per una tata full time. I figli, da un lato, saranno felici di cambiare aria, dall’altro, potrebbero volere ancora le nostre attenzioni e rendere la vita difficile all’adulto che è con lui/lei. Sicuramente tutta un’altra storia se noi genitori siamo in gradi di raggiungere i figli nel fine settimana. Questo allevierebbe la malinconia ( dei piccoli ma anche nostra, ammettiamolo!) da un lato e la fatica della tata o del nonno dall’altro. Non è un investimento per tutti, una casa al mare o in montagna, certo. Si potrebbe pensare ad affittare una casetta per tutto l’anno, in una località vicina e meno battuta, per spendere un po’ meno.

Piccole gite fuori porta durante i week end

Per chi non si può permettere le vacanze da giugno a settembre, fra nonni, tate e campus, ma neanche una vera vacanza ad agosto, la soluzione c’è. Anzi, più di una. Ad esempio, ancora una volta, prendere una babysitter le cui spese vanno divise fra tante famiglie, per il quotidiano (portarli al parco, farli magiare, giocare, e così via) per poi spezzare l’estate tra piscine pubbliche, o piccole gite fuori porta nei fine settimana.

È bene ricordare che, per le famiglie meno abbienti, spesso i comuni organizzano dei centri estivi o case vacanza a prezzi calmierati. È importante controllare cosa è previsto dal comune della propria città. Altra idea è dividere le spese per case o gite, con altre famiglie che si trovano nelle nostre stesse condizioni.

Bambini ed attività estive
Fonte: iStock
Passare del tempo di qualità con i bambini

La scuola è finita, e adesso? Passiamo più tempo in famiglia

Ecco un ultimo consiglio, per le famiglie, quando la scuola finisce. Sia che si tratti di famiglie abbienti o meno, la lunga estate, tra città e vacanza, ha il vantaggio di essere connotata da un diverso livello di stress. Fosse anche per questioni climatiche e di luce, che conciliano più il buon umore che lo stress. Approfittiamo di questa atmosfera e di giornate che sembrano mai tramontare, per passare più tempo con i nostri figli. Dopo i mesi precedenti, passati con i ritmi serrati tra lavoro, scuola e molta connessione, stacchiamo tutto, per stare più con loro. Approfittiamo per fare cose insieme, per insegnare loro ad andare in bicicletta, sui pattini, ad amare la natura, a conoscere la musica, l’arte, e così via. Facciamo un bel detox dai social e passiamo il famoso tempo di qualità che, durante il resto dell’anno, è sempre meno sfruttato.