Nenella Impiglia, regina di stile

A tu per tu con l'imprenditrice nonché esperta di costume, che dà i suoi consigli di moda a Detto Fatto

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Alessandra Del Re

Giornalista esperta di Costume&Società

Scrive per necessità e passione. Ama le storie degli altri, famosi e non, leggerle e raccontarle

Nenella Impiglia, marchigiana classe 1951, è imprenditrice, esperta di costume, appassionata di musica, scrittrice, personaggio televisivo (seguiamo i suoi consigli di stile in tv), moglie, mamma, nonna. “La vita comincia a 50 anni” potrebbe essere il sottotitolo di una ipotetica biografia di Nenella. Il titolo sarebbe “Niente è impossibile”.

Quanto si diverte in tv, a Detto Fatto?
Mi diverto moltissimo: il programma è interessante per i suoi tutorial, divertente, Bianca Guaccero è una bravissima padrona di casa e io amo le luci della ribalta da sempre. Infatti avevo solo 8 anni quando arrivò nel mio paese (Serra San Quirico, ndr.) una troupe della Rai che effettuava le prime prove tecniche di trasmissione e cercava persone che potessero esibirsi nel canto o nella recitazione. Qualche tempo prima avevo visto al Festival di Ancona Adriano Celentano che vinse con Il tuo bacio è come un rock. Avevo memorizzato bene la canzone e sarei stata pronta per cantarla, dovevo solo convincere mio padre ad accompagnarmi. Cedette, stremato dalle mie insistenze, e mi accompagnò. Una prova con l’orchestra e poi in diretta. Imperturbabile eseguii la mia performance e tornai a casa soddisfatta perché la mia esibizione era stata perfetta.

Lei è una che non si ferma mai
Non si finisce mai di imparare, di recente, sono diventata anche giornalista pubblicista. La vita ci svela sempre cose nuove da fare: mai mettere i remi in barca. “Nihil difficile volenti“, il talento è frutto anche di costanza, perseveranza, resilienza e determinazione nel mirare un punto da raggiungere. Un pizzico di fortuna certo non guasta ma Seneca affermava che “la fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione“.

E dire che da ragazza sognava di diventare pediatra
Esatto, avrei tanto desiderato diventare una pediatra. Amo profondamente i bambini. Ho iniziato l’università a Perugia ma, avendo perso mio padre, mamma era rimasta sola e appena è stata istituita la facoltà di medicina ad Ancona, che non dista molto da dove abitavo, mi sono trasferita. Là però ho trovato il marasma più totale: disorganizzazione, insegnanti poco idonei, confusione sui testi da adottare. Frastornata e confusa, anche la mia autostima era scesa di molto. La sfiducia totale in me stessa mi ha costretto ad abbandonare gli studi.

Poi cosa è successo?
Mi sono sposata e mi sono detta «allora curerò i miei bambini». Così, avendo un marito imprenditore poco presente, mi sono dedicata completamente alle mie figlie, facendo la mamma a tempo pieno. Ma a 50 anni la svolta. Il mio carattere curioso e comunicativo mi portava a desiderare di fare nuove esperienze lavorative e l’occasione è stata quella di poter diventare la responsabile delle pubbliche relazioni della nostra azienda. Le difficoltà all’inizio sono state notevoli, soprattutto la forte perplessità di mio marito. Ma con la mia forza e testardaggine ci sono riuscita e il nostro show-room in via dei Coronari a Roma è diventato la sede degli eventi più belli romani. Ho conosciuto tanti personaggi famosi, a molti dei quali sono rimasta molto legata, come Brignano, Panariello, Beppe e Rosario Fiorello, Renato Zero e tanti altri. “A Nenella non si può dire di no”, dicevano, e così una marea di vip illuminava le mie feste, dando così lustro anche ai nostri brand. Roma è stata ai tempi d’oro la mia dolce vita.

Si può essere comode e trendy allo stesso tempo?
Sicuramente si, partendo dai piedi con sneakers, ballerine, calzature flat e, se stiamo in casa, delle pantofole fancy, non effetto sacco a pelo, per intenderci. Può completare il look una tuta confortevole ma chic, un maxi pull, t-shirt ampie, chemisier e pantaloni con coulisse o a palazzo dalla silhouette fluida. Morbidezza, non costrizione, sempre con un tocco di ricercatezza, per sfuggire alla sciatteria.

Le occasioni per svettare sui tacchi sono poche, facile disabituarsi a indossarli
Beh, ma non bisogna sempre mettere i tacchi vertiginosi per essere femminili ed eleganti. A volte con un tacco esagerato si rischia di cadere o avere una postura innaturale. Io preferisco la naturalezza, non l’effetto piedistallo. Siate sempre voi stesse, accettandovi senza impalcature. E poi la moda ci fornisce tante altre alternative, molte tipologie di tacchi e di modelli di scarpe come le francesine, mocassini, ballerine, platform, la comodità delle punte quadrate, le kitten heel, i tacchi da gattina con tacco sottile di 4-5 cm, resi famosi da Audrey Hepburn.

Le scarpe top di stagione?
Assolutamente quelle con le punte squadrate per stivali alti, tronchetti, décolleté e scarpe flat oltre ai platform in gomma alti e ai texani evergreen.

Le sue preferite?
La mia scarpa preferita resta la décolleté con tacco kitten hill che mi fa sentire elegante ma anche comoda e poi stivali a iosa e tronchetti a volontà.

Nero o colore?
Colore, in questo momento. La positività è anche un colore acceso. Giallo, arancio, le tonalità dell’autunno, verde speranza, viola. Ma è il rosso per me che è il top, che dà forza e coraggio. Per illuminare un tocco d’oro e d’argento e infine l’animalier che non tramonta mai.