Come calcolare i mesi di gravidanza: tutti i cambiamenti mamma e bambino

Ecco la tua guida indispensabile sulla gravidanza, mese per mese: dai cambiamenti del tuo corpo, a quelli del feto, alle visite da fare, alle applicazioni da scaricare, sino al giorno del parto.

Foto di Giorgia Marini

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Per una donna che ha appena scoperto di aspettare un bambino, calcolare i mesi della propria gravidanza sarà fondamentale: ogni mese e trimestre, infatti, sono caratterizzati da una serie di esami e visite finalizzate al monitoraggio della propria salute e a quella del feto. Si è soliti parlare della gravidanza anche in settimane, in quanto queste consentono di calcolare in modo più preciso lo stadio in cui si trova la donna in attesa.

Per calcolare i mesi di gravidanza si parte, convenzionalmente, dall’ultimo giorno di mestruazione e, prendendo questo come parametro iniziale, si stabilisce quella che viene comunemente chiamata data presunta del parto. Il giorno in cui, verosimilmente, il bambino/a verrà alla luce.

Per calcolare la data, il ginecologo/a valuterà anche i risultati ecografici che stabiliranno, con maggiore precisione, l’età del feto. Pensiamo, ad esempio, ai casi in cui la donna non ricordi quando abbia avuto le ultime mestruazioni, in tali circostanze, l’ecografia sarà decisiva.

I mesi di gravidanza

Abbiamo detto che calcolare e conoscere quando si entra e si esce da un determinato mese, permette alla mamma e agli esperti di programmare visite, controlli, ecografie, esami del sangue, e soprattutto di individuare la data del parto. Il Ministero della Salute, a proposito della data del parto, definisce la gravidanza: a termine, se il parto avviene tra la 37° e la 41° settimana; pretermine quando  il parto avviene prima delle 37 settimane; ed infine oltre il termine, quando il bambino/a nasce dopo le 42 settimane. Il calcolo dei mesi è dunque strettamente correlato con quello delle settimane.

Anche quando si parla un evento drammatico, come l’aborto spontaneo, il calcolo dei mesi e delle settimane è determinante per definirlo: in quanto, se esso avviene tra la dodicesima e la ventiquattresima settimana di gestazione si chiama tardivo.

Calcolare i mesi di gravidanza: l’agenda dei 3 trimestri

I nove mesi di attesa si raggruppano, come sappiamo, in tre trimestri: tutte queste suddivisioni rappresentano un modo pratico per quella che sarà l’agenda dei diversi controlli ai quali la donna in attesa dovrà sottoporsi di volta in volta. Sebbene le informazioni sulla nostra gravidanza debbano sempre arrivare da fonti autorevoli ed ufficiali, dunque dal nostro dottore, la futura mamma potrà avvalersi anche di quello che viene chiamato regolo ostetrico che consente di vedere, in base alla settimana, in che momento della gestazione ci troviamo (anche dal lato della crescita del feto) e cosa dobbiamo fare. Come approfondiremo in seguito, su questo fronte, hanno preso piede anche molte applicazioni sulla gravidanza, con le medesime funzioni.

La prima cosa che dovremo fare, una volta appurato il risultato positivo del test di gravidanza, è fissare una visita con il ginecologo/a. Questo primo appuntamento ci consentirà di accertare la gravidanza ed il suo stadio iniziale, nonché di fissare e concordare i controlli successivi. In questa sede verrà fatta un’anamnesi della situazione materna, verranno date tutte le primissime informazioni di cui la donna ha bisogno, inoltre si parlerà della sua dieta alimentare ed anche delle attività sportive consentite in gravidanza. Si tratta di un primo incontro che permetterà anche alla futura di mamma di comprendere il rapporto con il/la professionista.

Come calcolare i mesi di gravidanza
Fonte: iStock
Cosa succede in gravidanza, mese per mese

Primo trimestre di gravidanza

Durante il primo trimestre ci sarà appunto la prima visita ostetrica/ginecologica durante la quale verrà misurato il peso della donna e la sua pressione. Sempre in tale contesto verranno prescritte le analisi delle urine e del sangue per verificare, tra le altre cose, il gruppo sanguigno, eventuale anemia e le malattie infettive.

Ovviamente verrà fatta anche la prima ecografia. Sarà necessario fare anche un pap test qualora la donna non lo avesse fatto di recente. In tale sede, verranno fornite molte informazioni alla futura mamma ed è bene che lei si senta libera di porre qualsiasi dubbio/domanda. Inoltre, si parlerà dei test da fare nel secondo trimestre, per verificare lo stato di salute del bambino ed escludere patologie importanti.

Questo primo periodo è certamente quello più delicato per la mamma: nausea, spossatezza, primi cambiamenti ormonali, le daranno qualche disturbo. Se si tratta di una prima gravidanza, non è detto che si veda il pancione in questi primi tre mesi.

Il primo trimestre termina alla 12° settimana + 6 giorni.

Secondo trimestre di gravidanza

In base ai risultati delle analisi precedenti verranno proposti altri prelievi. Verrà eseguita la morfologica che, con grandi probabilità, consente di verificare il sesso del nascituro. Durante i primissimi giorni/settimane del secondo trimestre la donna potrà accedere, gratuitamente, se di età pari o superiore ai 35 anni al momento del concepimento o se rientra nelle categorie a rischio, alle diagnosi prenatali (amniocentesi e villocentesi).

Per la donna questi possono essere i mesi più belli: dopo aver preso confidenza con il suo nuovo stato, è ancora in forma e, se la gravidanza è fisiologica, può fare di tutto, senza essere limitata dal pancione o dall’ansia tipica delle ultime settimane prima del parto.

Il secondo trimestre termina entro 27 settimane + 6 giorni.

Terzo trimestre di gravidanza

In questa fase continuano ad essere riproposti alcuni prelievi come per esempio quello per la toxoplasmosi, se la donna non fosse immune. Ad ogni visita la donna verrà ripesata e le sarà misurata la pressione arteriosa. Come del resto, verrà nuovamente fatta un’ecografia che verifichi l’accrescimento fetale ma non solo: in questa fase comincerà ad essere determinante monitorare la posizione assunta dal feto. Se esso fosse in posizione podalica e non cefalica, dopo aver esperito i tentativi per fargli cambiare la posizione, sarà necessario attivarsi per programmate un cesareo.

Per quanto riguarda cosa dovrà fare la futura mamma in queste ultime settimane: dovrà informarsi per iscriversi/ frequentare un corso preparto, consigliatissimo se si tratta della prima esperienza di maternità, per validissimi contenuti sul parto, sull’allattamento, sui primi mesi con il bebè a casa; se avesse intenzione di cercare un supporto esterno, utile soprattutto quando si ritroverà con il bambino/a in braccio, che si tratti di un’ostetrica come di una doula, sarà importante cominciare ad informarsi, facendo qualche incontro conoscitivo; dovrà cominciare a comprare l’occorrente per la borsa preparto,

Questo è il momento degli acquisti che non si possono procrastinare: culletta, trio o passeggini, seggiolino auto: sono scelte che, se non sono state fatte prima, vanno necessariamente affrontate ora, perché alcuni di questi indispensabili oggetti di puericultura potrebbero non essere disponibili in negozio nell’immediato (ovviamente, il problema si pone nel caso si volessero modelli o marche specifiche).

Inoltre, la donna dovrà poi sottoporsi al tampone per lo streptococco di gruppo B. Si tratta di un batterio comune, ma che può essere molte pericoloso per il neonato, per questo sarà necessario verificare la sua assenza, perché, in caso positivo  verranno somministrati degli antibiotici durante il travaglio.

Infine, a poche settimane dal parto, sarà anche necessario fare un incontro informativo sull’epidurale, per vagliare se si volesse usufruirne durante il parto. Qualora si dovesse partorire senza aver firmato il consenso, la donna non potrà chiederla.

Superate le 40 settimane, qualora la donna non avesse partorito, dopo appositi monitoraggi, verrà sottoposta ad induzione. Quello che abbiamo visto fin qui, riguarda le gravidanze fisiologiche, in quanto in presenza di  situazioni che, per età o malattie della donna, o fragilità del bambino/a, il protocollo/il professionista potrebbe richiedere ulteriori approfondimenti od interventi.

Ora vediamo, velocemente, cosa succede in gravidanza mese per mese, sia dal lato della mamma che da quello del feto.

Come calcolare i mesi di gravidanza
Fonte: iStock
Cosa succede in gravidanza, mese per mese

Primo mese di gravidanza

Dal lato fisico non ci sono molti cambiamenti. In caso di addome più rotondo, si tratterà solo di gonfiore,  mentre è più probabile avere un seno più turgido, come del resto accade anche quando si hanno le mestruazioni. Sensibilità agli odori, nausea, piccole perdite, irritabilità potrebbero caratterizzare questo primo mese. In questa fase, l’embrione ha raggiunto l’utero, il sacco amniotico e quello vitellino si stanno formando.

Secondo mese di gravidanza

L’utero comincia ad ingrossarsi come anche un pochino il seno. Si potrebbe cominciare a soffrire di stitichezza e di minzione frequente, come anche di giramenti di testa e sonnolenza. Dal lato del feto: comincia a formarsi il cuore, come anche quello che in seguito sarà il cervello ed il midollo spinale. La sua crescita è maggiormente concertata sulla testa: si formano la bocca e la lingua.

Terzo mese di gravidanza

L’utero continua ad ingrossarsi per ospitare il nuovo inquilino, mentre si potrebbe cominciare ad avvertire bruciore di stomaco e cattiva digestione. Il feto arriverà sino a 7,5 cm. La sua testa assumerà una sagoma più precisa, mentre cominciano a formarsi ossa e cartilagini, caviglie e ginocchia. Cominceranno a crescere le unghie ed i follicoli per i capelli.

Quarto mese di gravidanza

Il  pancione si farà più evidente, in modo più accentuato nel caso di gravidanze precedenti e vicine. La nausea potrebbe passare o almeno attenuarsi e potrebbe aumentare l’appetito. Il piccolo arriverà sino a 12 cm. Inizia a formarsi il grasso corporeo. Il battito cardiaco comincia ad essere regolato dal cervello. Ora ha orecchie, ciglia, occhi.

Quinto mese di gravidanza

Crampi alle gambe, sensibilità gengivale e mal di schiena, verranno compensati da una maggiore consapevolezza del nuovo stato e da un’energia tipica di questo periodo di gestazione. Parlando di peso e lunghezza: il feto arriverà sino a 20 cm per 500 grammi. Gli organi genitali del bambino/a si stanno formando. Gambe e braccia raggiungono le giuste proporzioni.

Sesto mese di gravidanza

Gonfiore alle caviglie ed ai piedi faranno il loro ingresso, per alcune, arriveranno anche vene varicose ed emorroidi. Il livello di concentrazione potrebbe risentire di questo periodo. Il viso del piccolo/a è quasi del tutto formato, mentre crescono i primi capelli. Cominciano a formarsi i capillari, sotto la pelle, e si riempiono di sangue. Le sue narici cominciano ad aprirsi, come anche gli occhi.

Settimo mese di gravidanza

Caratteristiche di questo mese sono:  smagliature, prurito all’addome, ombelico sporgente, fuoriuscita di colostro. Come sempre, si tratta di elementi trattati come linee generale, che non devono mettere in allarme qualora tardassero ad arrivare o anticipassero un pochino i tempi. I sensi del bambino/a sono sviluppati: potrà percepire la luce come i suoni esterni. Comincia a tossire, singhiozzare, succhiare. Probabilmente, è anche in grado di sognare. Il suo cervello è ora in grado di regolare il calore, per questo cade la lanuggine che, fino a questo momento, ha coperto il bambino/a.

Ottavo mese di gravidanza

La difficoltà a dormire sarà il preludio delle future notti insonni, ahinoi! Mentre potrebbero farsi sentire/aumentare la contrazioni di Braxton Hicks. Ora fa capolino la prima ansia per il travaglio tanto atteso, sempre più vicino con il suo alone di mistero. Il piccolo/a è sempre più impegnato nel movimento, che ormai non solo percepiamo benissimo ma che potrebbe anche darci fastidio, a causa del maggiore ingombro del bambino. Tutto è sempre più strumentale alla preparazione per la vita extrauterina. In media, il piccolo arriva a 50 cm e cresce sempre meno. La testa dovrebbe ormai essersi girata verso il basso.

Nono mese di gravidanza

A livello fisico, si sente che è giunto il termine del lungo percorso: affaticamento generale, dolore di schiena, crampi, emorroidi sono i segnali di quanto il corpo è cambiato e di quello che ha subito in questi lunghi mesi. A livello emotivo è un mix di eccitazione e paura. Ormai il bambino è quasi pronto, anche se continua a prendere peso nelle prime settimane del questo mese. Non ci sono più grandi cambiamenti da segnalare.

Come calcolare i mesi di gravidanza
Fonte: iStock
Le applicazioni sulla gravidanza

Le App dedicate alla gravidanza

Che sia per gioco, per curiosità o per quella tipica mania di controllo di molte di noi,  hanno sempre più successo le tante applicazioni nate per calcolare il mese di gravidanza nel quale ci troviamo, cosa dobbiamo fare in base al periodo, qual è la data presunta del parto e molto altro! Ce ne sono tantissime, gratuite e facili da scaricare anche solo per divertirsi: ricordiamo, infatti, che nulla può mai sostituire il parere di un/a esperto/a.

Eccone tre da scaricare subito:

  1. IMamma
  2. Gravidanza+
  3. Kinder

iMamma è un’applicazione da scaricare già quando si cerca una gravidanza, in quanto consente di monitorare i giorni fertili, quando dunque è consigliato avere rapporti per avere maggiori probabilità di rimanere incinta. Grazie a questa app, la donna viene “seguita” sotto tutti gli aspetti da quello psicologico a quello nutrizionale.

Gravidanza+ è l’applicazione che offre informazioni e consigli per la salute in base ai mesi di gravidanza e, come fosse un diario di viaggio dedicato alla gravidanza, permette di: registrare il peso, tenere traccia delle visite mediche, della dieta da seguire, dello sport da fare, sino a contare i calcetti come le contrazioni.

Kinder, infine, è un’app di puro gioco e dedicata a chi è molto indecisa sul nome da dare al proprio bambino. Una volta inserito il sesso del piccolo/a ed il cognome, scorreranno le proposte, e man mano le si accetta o le si esclude, creando una propria lista. E siccome anche il nostro partner potrebbe voler dire la sua, la app consente di inoltrare direttamente anche a lui i nomi per trovare un punto di incontro, anche a distanza!

Fonti Bibliografiche:

Ministero della Salute

Agenda della Salute

“Che cosa aspettarsi quando si aspetta” di Heidi Murkoff e Sharon Mazel, Sperling & Kupfer edizione