Trasferimenti e convivenze: le regole per trovare i coinquilini ideali

Il coinquilino perfetto non esiste, ma ci sono alcune accortezze che vi permetteranno di trovare la persona giusta e di avviare una convivenza molto più che piacevole

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Arriva per tutti il momento di diventare grandi e questo spesso coincide proprio con la scelta di andare a vivere da soli. Una decisione che può avvenire per tantissimi motivi, non solo per il desiderio di rendersi autonomi e indipendenti, ma anche per questioni di studio e di lavoro.

Non sempre però il trasferimento in una nuova casa avviene in totale solitudine. Spesso infatti, per ottimizzare nel migliore dei modo i costi degli affitti, soprattutto nelle grandi città, la scelta più comune è proprio quella di andare a vivere con altre persone. A volte si tratta di amici, altre volte di perfetti sconosciuti. In entrambi i casi, però, si tratta di un cambio radicale delle abitudini. Una scelta di vita che richiede autonomia, indipendenza e anche una certa flessibilità rispetto alle esigenze personali considerando che, da quel momento in poi, si andranno a condividere gli spazi con altre persone.

Ma come è possibile avviare una convivenza equilibrata, e senza problemi, con degli sconosciuti? È questa la domanda che tutte le persone che si preparano a vivere questa esperienza si pongono. Ed è a questa che vogliamo rispondere oggi con con una serie di regole per trovare i coinquilini ideali.

Identikit del coinquilino perfetto

Cominciamo sfatando un mito: il coinquilino perfetto non esiste, così come non esistono persone senza difetti. È scontato, è vero, eppure sembra quasi doveroso ripeterselo prima di intraprendere una convivenza con qualcuno che non conosciamo. Esistono però delle regole, quelle basate sull’educazione e sul rispetto delle persone e degli spazi che si condividono.

La coabitazione non è sempre facile, ma neanche impossibile se ci si prepara al meglio a questa, e soprattutto se si scelgono i coinquilini giusti. Ma prima è necessario fare un lavoro di introspezione su noi stessi perché la riuscita di questa convivenza dipende anche dal modo in cui scegliamo di affrontarla.

I contro sono ben evidenti e li troviamo spesso nella mancata capacità di adattamento delle persone. Non che questo sia per forza da condannare, intendiamoci, solo che tutti abbiamo i nostri caratteri, e di conseguenza dei limiti. Impararli a riconoscere ci aiuterà sicuramente a capire se siamo in grado di condividere la casa con qualcuno. In caso contrario non dobbiamo per forza rinunciare a questa esperienza, anche perché non sempre abbiamo delle alternative.

Poco male però, la coabitazione potrebbe trasformasi in una scuola di vita per migliorare il nostro carattere, per crescere, per imparare a essere più tolleranti davanti ad abitudini diverse dalle nostre, ma anche più empatici con chi non conosciamo. Non tutto dipende da noi, però. Anche se armati delle migliori intenzioni, non possiamo certo avere la sicurezza che le persone con le quali andremo a vivere faranno lo stesso.

Per questo, nella fase di ricerca dei coinquilini, è sempre opportuno tenere bene a mente cosa ci aspettiamo dagli altri. Fissare delle regole per la convivenza, soprattutto dal punto di vista delle pulizie, degli spazi, degli orari e delle visite è davvero fondamentale per rendere migliore la quotidianità, anche se condivisa con degli sconosciuti.

Se non vi siete spaventati fino a questo momento, allora, vi farà felice sapere che esistono anche moltissimi pro che fanno capo a questa scelta. Il primo, che spesso nasconde proprio la motivazione principale della decisione, sta proprio nella possibilità di dimezzare i costi dell’affitto e delle utenze. Inoltre, non meno importante, andando a vivere con altre persone si soffre meno la solitudine che spesso fa capolino quando ci si trasferisce in un’altra città.

Non sempre i coinquilini si trasformano in amici – questo non vuol dire che la convivenza sia per forza compromessa – ma quando accade è sempre bellissimo. Sicuramente avere a che fare con chi non conosciamo, e con la loro cerchia di amici, ci dà la possibilità di confrontarci con nuove persone, di conoscere il loro bagaglio esperenziale e di conseguenza di arricchire il nostro.

Nessuno può dirci con certezza se la convivenza funzionerà. Come abbiamo anticipato, nonostante ci si prepari nel migliore dei modi, ci sono delle incognite che proprio non si possono prevedere e che sono strettamente legate al carattere dei nostri coinquilini. Come fare, quindi, a scegliere una persona che sia compatibile con noi e con le nostre esigenze? Ve lo sveliamo qui di seguito.

Come scegliere il coinquilino ideale

  • Istinto. Premesso che non si finisce mai di conoscere qualcuno, e che nessuno può avere la presunzione di comprendere l’altro dopo solo un incontro, il primo consiglio è quello di non trascurare l’istinto. Andare oltre alle apparenze è doveroso, ma se dopo aver chiacchierato con un potenziale coinquilino sentite che c’è qualcosa che non va, o che la complicità non è scattata, allora forse è il caso di cercare qualcun altro.
  • Esperienza. Trovare qualcuno che ha già delle esperienze di coabitazione con degli sconosciuti potrebbe essere un valore aggiunto, anche per chi è alle prime armi. Probabilmente chi ha già convissuto con altre persone sa bene che per rendere tutto più piacevole è necessario stabilire delle regole e puntare tutto sull’organizzazione.
  • Educazione e rispetto. L’educazione è alla base di ogni rapporto civile, e di conseguenza anche della convivenza. Avere a che fare con una persona educata vi garantirà il rispetto degli spazi, degli orari e anche dei turni delle pulizie.
  • Affinità. I colpi di fulmine esistono, anche quando non si trasformano in storie d’amore. Due individui affini, infatti, sono capaci di riconoscersi tra tanti. Se ne individuate uno, allora, quello potrà diventare il vostro prossimo inquilino.
  • Regole. Non sempre la buona volontà basta a far funzionare le cose. Per questo è necessario stilare una lista di regole per la convivenza. Forse non ce n’è bisogno, ma per sicurezza è meglio non rischiare.

Le regole della convivenza tra coinquilini

Dopo aver visto come scegliere il coinquilino ideale, vediamo insieme quali sono le regole della convivenza. Queste valgono sia per chi non si conosce che per chi sceglie di andare a vivere con colleghi di lavoro, o di università, o con amici. Come abbiamo anticipato, infatti, non sempre le buone intenzioni sono sufficienti.

Le regole della casa vanno decise insieme e riguardano, soprattutto, i turni delle pulizie, gli orari da rispettare (per eventuali visite di amici) e l’organizzazione e il rispetto degli spazi. Se avete intenzione di invitare qualcuno, un partner o un familiare, avvisate sempre il vostro coinquilino. Fate lo stesso quando avete intenzione di occupare uno spazio comune con una cena, per esempio. Non utilizzate il cibo degli altri, a meno che non vi sia stato offerto, e lasciate sempre bagno e cucina in ordine dopo averli utilizzati.

Qualcosa sfuggirà sicuramente, del resto nessuno di noi è perfetto. Il consiglio è quello di essere tolleranti, nei limiti delle vostre capacità ovviamente, e di mettere subito le cose in chiaro se le regole non vengono rispettate ripetutamente. Per il resto non vi resta che godervi questa straordinaria avventura.