#PostaDelCuore

Ascoltare gli sfoghi e i lamenti dei miei amici mi stanca e mi priva di energie

Gli esperti parlano di "trauma dumping" per indicare tutte quelle situazioni in cui l'altro ci usa come canalizzatore dei suoi sfoghi tossici

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Vi scrivo perché sono davvero combattuta e non so più come gestire la situazione. Sono circondata da pochi amici che considero splendidi e che sono al mio fianco da anni. Il problema è che, ultimamente, non fanno altro che lamentarsi della loro vita con me. Ogni uscita e ogni incontro si trasformano in un lamento continuo a senso unico: il loro. Ormai non si ride più, non si chiacchiera in maniera spensierata, ma si parla solo delle loro “sfighe” e di quelli che chiamano drammi, anche quando non lo sono. So che il dovere di un amico è quello di ascoltare, di esserci anche nei momenti negativi. Ma questi monologhi a senso unico non solo non sono costruttivi, ma mi stancano in una maniera esagerata. Mi privano di energie e del sorriso. In più aggiungiamoci il fatto che si parla sempre e solo di loro! Sinceramente non ho voglia di vederli, però mi sento in colpa a rifiutare i loro inviti. Inoltre mi domando, dato che si tratta di un comportamento che si ripete da parte di più persone, se a questo punto il problema sono io. Come mi comporto?

Gli esperti lo chiamano “trauma dumping” ed è una condizione tutt’altro che piacevole di cui tu, come molte altre persone, sei vittima. Saperlo, probabilmente, non allevierà la tua angoscia, ma forse ti aiuterà a sentirti meno sola e a trovare una via d’uscita da questa trappola emotiva, perché sì, è di questo che si tratta.

Conosco bene la situazione in cui ti trovi, la stanchezza emotiva che ne deriva e tutta la frustrazione che provi nel non riuscire a cambiare le cose. Capisco come ti senti al pensiero di dover evitare le persone che ami di più per la tua sopravvivenza. Perché arrivati a un certo punto della nostra vita diventa doveroso portare in scena un po’ di sano egoismo che aiuta, quanto meno, a preservare il nostro benessere.

Trauma dumping, dicevo. È questo il nome che gli esperti hanno scelto per indicare tutte quelle circostanze in cui qualcuno sfoga i suoi problemi e i sentimenti negativi sugli altri intessendo una specie di monologo distruttivo, per se stesso e soprattutto per gli altri. Una condizione, questa, che non solo non fa bene alla relazione in essere, sia questa amicale che sentimentale, ma che mina il benessere dell’ascoltatore. E sono certa che sai bene di cosa sto parlando.

Questi sfoghi negativi e a senso unico, infatti, creano un disequilibrio importante nel rapporto. Perché in amicizia, così come in amore, deve esserci ascolto sì, ma anche e soprattutto reciprocità e condivisione. Così le persone che sono al nostro fianco, spesso senza che neanche ce ne accorgessimo, diventano dei vampiri energetici. Proprio gli stessi che magari abbiamo allontanato o evitato per tutta la vita. Facile farlo con gli sconosciuti, più difficile è farlo con tutte quelle persone che fanno parte della nostra vita.

Lasciami dire che non devi sentirti assolutamente in colpa, né tanto meno devi arrivare a pensare che il problema sei tu. Probabilmente, se più persone ti prendono come punto di riferimento anche dei loro sfoghi tossici è perché, probabilmente, ti considerano un’ottima amica. Ma questo, è chiaro, non può essere il tuo prezzo da pagare o una colpa di cui farti carico.

La prima cosa da fare, quindi, è allontanare i sensi di colpa: non sei responsabile delle azioni degli altri, ma puoi comunque fare la tua parte. Se un’uscita con l’amico di turno ti mette a disagio o ti provoca ansia, allora, mettila in pausa e non sforzarti di fare qualcosa solo per far felici gli altri. Con questo non voglio dirti di allontanare i tuoi amici, o di chiudere definitivamente con loro, anche perché se è un affetto sincero e autentico che ti lega non riusciresti comunque a farlo.

Piuttosto lavora prima di tutto su te stessa: non sforzarti di essere sempre una buona amica, soprattutto se questo va a discapito del tuo benessere. Questo non vuol dire che non dovrai ascoltare più i loro sfoghi o chieder loro di non parlarne più, quanto più di imparare a disinnescare quella che si è trasformata in un’abitudine tossica e deleteria.

Se l’equilibrio ormai è sbilanciato, ripristinalo tu alle tue condizioni. Fissa dei limiti, ma soprattutto ritagliati degli spazi che rispettino il tuo tempo e le tue priorità. Non aver paura di cambiare discorso, quando serve, o di dire di no a un’uscita che assume le sembianze di una seduta terapeutica se è di spensieratezza che hai bisogno.

Prendersi cura degli amici è bellissimo, è vero. Ma ricordati sempre che tu sei la persona più importante della tua vita.