5 riti magici da fare a Santa Lucia per avere amore e fortuna

Il 13 dicembre si celebra la giornata della luce con piccoli gesti e riti dedicati a Lucia, protettrice della vista

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

È una notte speciale quella tra il 12 e il 13 dicembre. Una notte che per i bambini ha il sapore della magia, dei desideri che si trasformano in realtà, ma anche della luce, della speranza e delle tradizioni. Perché è quella in cui si celebra Santa Lucia, che porta con sé doni per i più piccoli. Ma non solo: essendo legata alla vista è anche la santa della luce e durante queste ore si possono fare riti speciali, propiziatori, perché sono istanti di profonda connessione e di grande rinascita interiore.

Non stupisce che i festeggiamenti a lei dedicati si tengano in quello che un tempo era il giorno più corto dell’anno e che in alcune città anticipi il Natale portando lei stessa dei regali ai bambini. Santa Lucia è amatissima e il suo culto è davvero molto antico, oltre al fatto di esistere in diversi paesi del mondo. Ma come rendere ancora più speciale questa notte? Programmando dei riti magici per favorire l’amore e la fortuna.

Santa Lucia la sua storia

Per conoscere Santa Lucia bisogna scavare nel passato più remoto della storia della religione cristiana. Sembra, infatti, che la giovane sia nata nel 283 d.C e che fosse di ottima famiglia. Nonostante fosse stata promessa in sposa a un pagano, Lucia aveva fatto voto segreto di verginità a Cristo. Voto che, successivamente, si era rafforzato dopo la visione di Sant’Agata e la guarigione della mamma di salute cagionevole.

Così, a quel punto, il promesso sposo l’aveva denunciata come Cristiana. Lucia è stata uccisa a 21 anni. Da allora Santa Lucia è venerata in molti luoghi a partire da Siracusa – di cui è patrona della città – nelle cui catacombe è stata trovata anche un’epigrafe che segnalerebbe il culto già nel IV secolo.

Nel nord Italia vige la tradizione secondo la quale la santa nella notte tra il 12 e il 13 dicembre porta doni, mentre nei paesi scandinavi la sua celebrazione prevede che le giovani sfilino con in testa una corona di candele per portare la luce. È la protettrice degli occhi e della vista. Il suo corpo viene conservato nella chiesa di San Geremia a Venezia.

Va anche sottolineato che Lucia è un nome che ha origine latina e significa luminosa, lucente. Non stupisce, quindi che sia proprio lei a portare la luce nelle tenebre.

Il suo culto si celebra il 13 dicembre e, durante quella notte, è possibile organizzare riti propiziatori per la fortuna, per far vincere il bene e per trovare l’amore. I piccoli rituali magici da fare quando si festeggia Santa Lucia.

Il rito per l’amore: con un pettine speciale

Se si è alla ricerca dell’amore della propria vita quello, che nelle storie più romantiche, viene definita l’altra metà della mela, questo rituale è perfetto. Innanzitutto, serve un pettine, proprio quello che viene utilizzato per districare i nodi dalla propria chioma. Affinché il rito sia eseguito nella maniera corretta è necessario che sia il pettine personale e che nessuno lo abbia mai utilizzato prima. Dopo averlo passato nei capelli, si dovrà riporre l’oggetto sotto il cuscino e addormentarsi. Infatti, si dice che la santa faccia comparire nei sogni l’anima gemella.

Fare del bene: la luce delle candele

Proprio come in Finlandia le giovani camminano in processione con sul capo una corona di candele, mentre sono vestite da martire con un abito bianco e una cinta rossa in vita, anche noi possiamo aiutare il bene a sconfiggere il male. Come? Accendendo delle candele in casa, ne basta anche solo una, per aiutare Lucia a trovare la strada nell’oscurità. E far vincere la luce. Del resto, questa è una notte piena di speranza e non c’è simbolo più bello di quello di una piccola fiamma che squarcia il buio delle tenebre.

Ricercare la bellezza per avere fortuna e amore

Se si è alla ricerca di fortuna e amore, poi, è importante dare il giusto peso al proprio aspetto. Il rito magico prevede, infatti, che ci si faccia belle – durante questa notte speciale – per propiziare la grazia di Lucia. Quindi ci si deve preparare con cura, non solo nell’aspetto esteriore, ma anche in quello interiore, pensando a qualcosa di nobile e profondo.

Una tradizione che in alcuni luoghi viene celebrata in maniera particolare, basti pensare che in Svezia ogni anno si elegge la Lucia nazionale.

Consumare cibi propiziatori

Luogo che vai, tradizione culinaria che trovi. Ogni paese o regione ha le sue peculiarità enogastronomiche e, alcune di queste, sono legate ai giorni speciali. Basti pensare ai cibi che vengono preparati in occasione di Capodanno, oppure a quelli cucinati per Natale. Non poteva mancare, quindi, Santa Lucia con i suoi piatti tipici.

Nel sud Italia, nello specifico in Sicilia, si mangia la cuccia: come pentimento non si dovrebbero consumare alimenti a base di farina, ma si può magiare questo dolce realizzato con grano bollito e altri ingredienti, in base anche alla zona e alle varianti. È anche un modo per ricordare quando una nave carica di grano arrivò nel porto (era la metà del 1600) ponendo fine a una carestia

I lussekatter, invece, sono i Gatti di Santa Lucia, dolci tipici della Svezia che si preparano in occasione della festa. A quanto pare, simboleggiano la luce, grazie al fatto che per prepararli venga utilizzato lo zafferano. A Verona, poi, si preparano le Frolle di Santa Lucia che vengono donate ai bambini.

Scambiarsi dei regali

Proprio come accade a Natale, anche in occasione di Santa Lucia ci si scambiano dei regali che sono simbolo di fertilità. I bambini, ovviamente, devono far capire alla Santa che se le meritano. Una settimana prima del giorno di Santa Lucia devono scrivere una lettera, in cui le spiegano cosa hanno fatto bene e in che modo si sono comportati in maniera corretta. La missiva, durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre, deve essere riposta vicina alla porta o alla finestra, insieme a un bicchiere di latte e un biscotto. A quel punto i bambini dovranno andare a dormire presto, per non ricevere della cenere al posto dei doni.

Un piccolo rito, che ricorda molto quello che si è soliti fare a Natale, e che pare possa essere simbolo di opulenza e fertilità.