Adrianne Carter: “Linguaggio del corpo? Questi i segnali rivelatori da tenere d’occhio”

Adrianne Carter, esperta di linguaggio del corpo, ci aiuta a comprendere i segnali per non fallire a un primo appuntamento o a un colloquio di lavoro

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Non tutto quello che comunichiamo lo esprimiamo in parole. Anzi, molto spesso quello che pensiamo e proviamo davvero, viene svelato attraverso piccoli gesti, espressioni facciali, atteggiamenti che a volte assumiamo quasi inconsciamente ma che sono in realtà fortemente rivelatori. Per capire quali sono le reali intenzioni di chi abbiamo di fronte e reagire di conseguenza oppure per ottenere un determinato obiettivo a un primo appuntamento, a un colloquio di lavoro, fondamentale è sapere interpretare e usare il linguaggio del corpo.

Adrianne Carter, nota anche come The Face Whisperer, è un’esperta di linguaggio del corpo con oltre 25 anni di esperienza, che aiuta brand e aziende a scoprire come si sentono le persone e migliorare di conseguenza la loro comunicazione. È una consulente e psicoterapeuta professionista, esperta di linguaggio del corpo, docente di psicologia dei consumi, coach di psicologia del successo ed esperta di mimica facciale. È in grado di interpretare il linguaggio del corpo e le emozioni dalle espressioni facciali, basandosi su anni di ricerche e su milioni di fotografie e filmati di persone. Ha lavorato con clienti di tutto il mondo, dall’Australia alla Russia, dal Giappone agli Stati Uniti, con aziende leader di settore, tra queste c’è Tinder . Ha quindi tracciato “cinque personalità” da imparare a riconoscere al primo appuntamento per aiutare a riconoscere ciò che un potenziale Match non dice.

A noi Adrianne Carter ha svelato alcuni importanti segnali rivelatori del linguaggio del corpo che ci permettono di capire se abbiamo a che fare con una persona davvero interessata a noi oppure potenzialmente “pericolosa”.

In che modo comunichiamo con il corpo?
Non si può non comunicare. La nostra comunicazione non verbale dice molto di più di quanto pensiamo. In effetti, gli studi suggeriscono che oltre il 90% della nostra comunicazione è non verbale. Ciò significa che il nostro linguaggio del corpo può rivelare una vasta gamma di emozioni, pensieri e intenzioni, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Un modo per comunicare attraverso il linguaggio del corpo è la mimica facciale. I nostri volti possono mostrare un’ampia gamma di emozioni, come felicità, tristezza, rabbia o sorpresa. Ad esempio, un sorriso genuino può indicare cordialità e apertura, mentre un’espressione accigliata può esprimere disapprovazione o infelicità. Anche piccoli cambiamenti nelle nostre espressioni facciali possono inviare messaggi a chi ci circonda.
Un altro modo di comunicare attraverso il linguaggio del corpo è rappresentato dai gesti e dalla postura. Per esempio, incrociare le braccia può segnalare disagio, mentre sporgersi in avanti può indicare interesse e impegno.
Il nostro linguaggio del corpo può comunicare una grande quantità di informazioni sui nostri pensieri, sentimenti e opinioni. Prestando attenzione al nostro linguaggio del corpo ed essendo consapevoli dei segnali non verbali degli altri, possiamo diventare comunicatori più esperti e comprendere meglio i messaggi che trasmettiamo e che ci vengono trasmessi.

A cosa dobbiamo prestare attenzione a un primo incontro?
Nel corso di un primo appuntamento, prestare attenzione ai gesti e alla comunicazione non verbale può essere tanto importante quanto prestare attenzione alla conversazione stessa. Ecco alcune cose fondamentali da tenere d’occhio:
Contatto visivo: Il nostro date mantiene il contatto visivo con noi? Se il contatto visivo è costante, è indice di interesse e di attenzione. Se invece il nostro interlocutore evita di guardarci negli occhi, questo potrebbe indicare disagio dovuto a nervosismo oppure disinteresse.
Sorriso: Impariamo a distinguere tra un sorriso genuino e un sorriso educato… Un sorriso genuino può indicare che il nostro Match si sta divertendo e sta apprezzando la nostra compagnia. Tuttavia, se ci rivolge solo sorrisi di circostanza, questo potrebbe indicare che non si sta creando nessun feeling. Un sorriso genuino coinvolgerà gli occhi e i muscoli intorno agli occhi, oltre al movimento della bocca. Un sorriso educato invece non comporta alcun movimento intorno agli occhi e si limita a coinvolgere la bocca.
Postura: Il nostro Match sembra rilassato e disponibile o teso e distaccato? Un linguaggio del corpo aperto e rilassato, come le braccia non incrociate o l’avvicinarsi e il rivolgersi direttamente verso di noi, può indicare che il nostro interlocutore è interessato e coinvolto. Un linguaggio corporeo di chiusura (ad esempio: tenere le braccia incrociate, allontanarsi, evitare il contatto fisico) può invece indicare disagio o disinteresse.
Tatto: Il nostro accompagnatore cerca il contatto fisico (ad esempio, toccandoci il braccio, la mano o la spalla)? Questo può essere un segno di attrazione e interesse. Se invece sembra esitare a toccarci o si allontana costantemente, potrebbe indicare che non è interessato.
In generale, prestare attenzione a questi segnali non verbali può essere utile per capire come si sente il nostro date e se c’è una sintonia tra noi. È importante però tenere presente che il linguaggio del corpo può anche essere influenzato da una serie di fattori come il nervosismo e le differenze culturali; quindi, non è il caso di saltare troppo in fretta alle conclusioni.

Come capire se gli piaci attraverso il linguaggio del corpo?
Contatto visivo: Quando piacciamo a qualcuno, è possibile che questi mantenga il contatto visivo con noi più a lungo del solito e che le sue pupille si dilatino (si tratta proprio di una risposta fisiologica all’attrazione!). È possibile, inoltre, che rivolga spesso lo sguardo verso di noi o ci guardi di nascosto quando siamo distratti.
Mirroring: Il mirroring è un fenomeno per cui le persone imitano inconsciamente il linguaggio del corpo dell’altro. Se piacciamo a qualcuno, questi può rispecchiare i nostri movimenti (ad esempio, accavallando le gambe quando le accavalliamo noi, bevendo un drink nello stesso momento). In questo modo, è più facile creare un legame e dimostrare di essere sulla stessa lunghezza d’onda. Se qualcuno vuole manipolarci, potrebbe usare questa tecnica consapevolmente. Fidiamoci sempre del nostro istinto in questi casi.
Sorriso: Quando piacciamo a una persona, è probabile che sorriderà spesso e genuinamente in nostra presenza.
Sporgersi/avvicinarsi: Sporgersi in avanti verso qualcuno può indicare interesse e coinvolgimento. Come esseri umani ci muoviamo verso le cose che ci piacciono; quindi, una persona interessata a noi potrebbe inclinarsi verso di noi quando parliamo o posizionarsi in modo da poterci guardare direttamente in viso.
Tocco: Quando piacciamo a qualcuno, questi potrebbe trovare delle scuse per toccarci (ad esempio, sfiorandoci il braccio o la spalla), oppure può mettersi vicino a noi per creare un senso di intimità fisica.

Quali sono i gesti o atteggiamenti nell’altro che ci devono mettere in allarme?
Ecco alcune red flags che possiamo riconoscere dai gesti e dagli atteggiamenti di una persona.
Parla troppo di sé: Sebbene sia normale voler condividere informazioni su di sé a un appuntamento, la conversazione ideale dovrebbe essere al 50/50. Quando l’altra persona parla di sé e della sua vita senza chiederci nulla della nostra, è probabile che sia una persona troppo concentrata su se stessa e non interessata a una relazione equilibrata e di sostegno reciproco.
Sorriso a labbra chiuse: Le labbra serrate sono un importante segnale che il sorriso non è autentico ma che viene forzato e smorzato in qualche modo. La mancanza di sorrisi genuini indica che il nostro Match non si sta divertendo, anche se a parole potrebbe dirci il contrario.
Battito di ciglia rapido: È un segno che il sistema nervoso della persona è in sovraccarico, e ciò può essere dovuto al nervosismo o a una qualche forma di stress. Se però questo atteggiamento non si attenua man mano che l’appuntamento procede, potrebbe nascondere qualcosa di più dei semplici nervi.  In questi casi, vale la pena cercare di capire cosa sta causando lo stress.
Comportamento incoerente: È quando una persona dice una cosa, ma il suo linguaggio del corpo indica il contrario. Ad esempio, il nostro Match potrebbe affermare “Mi piace passeggiare nel verde”, scuotendo al tempo stesso la testa in segno di diniego. Dietro a questo tipo di atteggiamento potrebbe esserci il desiderio di fare una buona impressione: personalmente io gli chiederei se davvero la pensa così – sempre con un sorriso, però, così da evitare di risultare scortese e polemica.

Al contrario, noi come possiamo comunicare il nostro interesse attraverso il linguaggio del corpo?
Comunicare il nostro interesse nei confronti di una persona durante un appuntamento è facile se si conoscono i segnali giusti!
Sporgersi in avanti: Quando ci piace una persona, vogliamo starle più vicino. Piegatevi delicatamente verso di lei quando parla, ma non avvicinatevi troppo e troppo presto, altrimenti potreste spaventarla.
Tocco delicato: Un tocco sul ginocchio, sulla mano o sul braccio sono tutte soluzioni per dimostrare il nostro interesse. Sono un segnale discreto e non invadente per fare capire al nostro Match che ci interessa.
Sorrisi genuini: Sono sorrisi davvero coinvolgenti, a cui è difficile non rispondere, soprattutto se anche l’altra persona è interessata.
Contatto visivo: Un frequente contatto visivo dimostra che siamo attenti e interessati all’altra persona ed è un segnale molto potente per dimostrare attenzione.

Ci sono gesti che sarebbe meglio evitare o correggere?
In qualità di esperta di linguaggio del corpo, credo molto nell’autenticità. Il nostro linguaggio del corpo trasmette messaggi sia agli altri che a noi stessi. Se ci accorgiamo di alzare un po’ le spalle, è segno che non siamo convinti di ciò che abbiamo appena detto o sentito. Se ci sembra che i nostri sorrisi siano solo di cortesia e non di vero piacere, è un altro segno che non ci stiamo divertendo veramente. Se siamo persone ansiose di natura, diciamo al nostro accompagnatore come ci sentiamo. Questo aiuterà sia noi sia il nostro date a rilassarci. Inoltre renderà più comprensibili al nostro interlocutore gli eventuali segnali non verbali di nervosismo.

Come possiamo sfruttare il linguaggio del corpo in altre situazioni, per esempio durante un colloquio di lavoro?
Saper usare il linguaggio del corpo è una competenza preziosa praticamente in ogni situazione della vita, soprattutto quando si interagisce con altre persone. In un colloquio di lavoro, ad esempio, vogliamo dare l’impressione di essere sicuri di noi stessi, e saper sfruttare bene i segnali non verbali può darci un vantaggio in questo senso.
Per cominciare, analizziamo il nostro linguaggio non verbale e capiamo se abbiamo gesti o modi di fare ricorrenti come:

  • Giocherellare
  • Toccarsi il collo o giocherellare con la cravatta/colletto della camicia
  • Agitare le gambe su e giù
  • Sfregarsi le mani/tenere le dita intrecciate
  • Giocare con i capelli
  • Parlare velocemente

Questi sono tutti segnali che potrebbero indicare che siamo in ansia o preoccupati.

Durante un colloquio di lavoro, proviamo a sostituire questi gesti con azioni che ci facciamo sembrare più sicuri di noi, come:

  • Star seduti in posizione eretta
  • Tenere le mani rilassate e sulle ginocchia, a meno che non stiamo facendo piccoli gesti per descrivere qualcosa
  • Parlare con calma
  • Mantenere il contatto visivo (circa il 60-70% della conversazione)
  • Tenere il mento dritto e parallelo al pavimento (il mento alzato può farci sembrare arroganti, il mento abbassato sottomessi/impauriti)

È diverso il linguaggio del corpo negli uomini e nelle donne?
In linea generale, esistono alcune differenze tra il linguaggio del corpo degli uomini e quello delle donne. Si tratta però appunto di generalizzazioni che vanno prese con cautela. Ad esempio, gli uomini tendono a occupare maggiormente lo spazio che hanno intorno. Ciò è dovuto al fatto che gli uomini sono più propensi a mostrare il loro ruolo dominante di quanto non facciano le donne. Si tratta comunque di un fenomeno culturale che non è universalmente valido per tutti. Un altro esempio: le donne ricorrono al contatto fisico per creare legami e mostrare affetto, ad esempio con un semplice abbraccio o un tocco leggero. Negli uomini, invece, il tatto è spesso usato per affermare la propria autorità o prendere il controllo (a causa delle norme sociali), ad esempio con una stretta di mano decisa. Ancora: durante un flirt, gli uomini mostrano spesso gli avambracci in segno di mascolinità e forza. Al contrario, le donne tendono ad attirare l’attenzione sul collo. Questo è un gesto che dimostra la loro disponibilità e la loro vulnerabilità. In generale, comunque, per comprendere il linguaggio del corpo è importante considerare tutta una serie di fattori, come il clima, l’ambiente, la tipologia di relazione che c’è tra due persone, da quanto ci si conosce e anche i modi di fare e le abitudini della singola persona.