Qual è il tuo stile comunicativo?

Gli stili comunicativi: assertivo, aggressivo, passivo

Foto di Andrea Carubia

Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Mentre alcune persone si trovano a loro agio nella sfera sociale e godono di relazioni personali soddisfacenti, altri sembrano dinnanzi ad una sfida quando si tratta di avere una conversazione.

La mancanza di competenze comunicative porta spesso a percepire emozioni negative quali rabbia, ansia e tristezza e ci fa sentire incompresi, inferiori, manipolabili o rifiutati. Gli stili di comunicazione determinano in gran parte la qualità della nostra vita ed il modo in cui interagiamo con gli altri. Ma quanti sono ed in cosa consistono gli stili comunicativi?

Stile di comunicazione passivo

Le persone che sono caratterizzate da uno stile di comunicazione passivo tendono ad avere un forte bisogno di compiacere gli altri, si percepiscono non all’altezza, cercano di evitare gli scontri e spesso si lasciano “manovrare” dagli altri.

Il disagio causato da un possibile rifiuto spesso li porta a mettere i propri bisogni al secondo posto privilegiando quelli degli altri. In genere il “passivo” tende a conformarsi, in un confronto non esprime il proprio disaccordo oppure la propria opinione, al fine di non fare una cattiva impressione agli occhi dell’altro. Durante una conversazione esibiscono un’espressione facciale seria, una postura tesa e rigida, essendo il contatto fisico con l’altra persona praticamente assente.

Tentano di evitare il contatto visivo, fanno pochi gesti e si esprimono con voce bassa e insicura, spesso attraverso monosillabi o lunghe pause tra le frasi.

Stile di comunicazione aggressivo

Le persone con questo stile di comunicazione sono caratterizzate da un’eccessiva difesa dei loro diritti al punto da violare quelli degli altri in quanto ritengono di essere sempre dalla parte del giusto. Spesso il pensiero ed i bisogni degli altri vengono disprezzati e non vengono tenuti in minima considerazione.

Il senso di colpa non appartiene a chi ha questo stile comunicativo in quanto le colpe vengono sempre proiettate all’esterno cioè su chi li circonda. Queste modalità comunicative vengono percepite da chi le applica come “vincenti” in quanto eventuali vulnerabilità potrebbero avvantaggiare gli altri: va da sé che lo stile aggressivo rende difficile mantenere relazioni adeguate ed equilibrate.

Le persone che lo presentano di solito mantengono un’espressione facciale seria, una postura del corpo minacciosa e mostrano scarso rispetto dello spazio personale durante la comunicazione. Non ascoltano gli altri, cercano di imporsi, mostrano poca empatia e interesse reciproco, attraverso un linguaggio spesso offensivo.

Stile di comunicazione assertivo

Possiamo dire che la persona assertiva è caratterizzata da una comunicazione efficace ed adeguata, grazie alla corretta gestione del linguaggio verbale e non verbale. Quindi, riesce ad esprimere le proprie opinioni, i suoi sentimenti e i suoi desideri, rispettando i bisogni degli altri, sostenendo i propri diritti.

Oltre a contribuire a creare un’atmosfera più piacevole, questo stile di comunicazione facilita la soluzione dei problemi che possono insorgere durante una interazione e contribuisce a sentirsi soddisfatti con sé stessi ed a mantenere e fortificare le proprie relazioni. A differenza dei due stili visti in precedenza, la persona assertiva mantiene un’espressione facciale amichevole, uno sguardo diretto, ma non fisso, e una postura corporea comoda e rilassata.

La distanza con l’altra persona è giusta, viene rispettato lo spazio personale di ognuno permettendo comunque il contatto fisico. È inoltre caratterizzato da fluidità verbale, tono di voce intermedio e formulazione di domande che mostrano interesse per l’altro. In breve, la persona assertiva facilita la partecipazione degli altri e li invita a collaborare.