Ci sono alcune persone che sembrano destinate a restare nella storia, a guadagnarsi un posto d’onore nei ricordi e nel presente, nel passato e nel futuro, tra le vecchie e le nuove generazioni. Non solo per le gesta compiute, per le azioni e le parole, ma per quei cambiamenti che hanno apportato alla storia stessa, e che per questo è diventata indimenticabile.
E questo è il caso di Michelle Obama, moglie del 44º Presidente degli Stati Uniti d’America, nonché prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di First Lady. Non una qualunque, ma una donna che ha riempito di senso e significato quel ruolo, cucendolo addosso a sé come una seconda pelle e indossandola perfettamente, ancora e ancora, anche a distanza di anni dalla fine del mandato di suo marito.
Una First Lady per sempre, come si è definita lei stessa in quel discorso autentico e genuino fatto davanti agli studenti dell’Università di Temple di Philadelphia. Perché in fondo è questo il suo merito, fare quello che nessuna altra First Lady era riuscita a fare fino a quel momento, essere la moglie del Presidente senza mai rinunciare alla sua autenticità.
Non sminuire mai l’importanza che puoi avere, perché la storia ci ha dimostrato che il coraggio e la speranza sono contagiosi e che possono avere una vita propria.
Michelle Obama
Avvocatessa, ex First Lady, prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di Prima Signora degli Stati Uniti. Michelle Obama è stata tante cose nella sua vita, e altre ancora ne sarà, ma nessuna di queste è in grado di definirla della sua completezza. Perché è suo il merito di aver cambiato la storia in modo semplice e potente, diventando un esempio per le future First Lady e di tutte le persone in generale, essendo solo se stessa.
Nata il 17 gennaio a Chicago, Michelle LaVaughn Robinson, dimostra sin da giovane un carattere forte e determinato. Vuole diventare avvocato, così sceglie di lasciare la sua città di origine per studiare alla la Princeton University e la prestigiosa Harvard Law School. Ritornata a Chicago, Michelle Obama inizia a lavorare presso uno studio legale come avvocato associato, per poi entrare a far parte dello staff di Richard M. Daley, primo cittadino di Chicago.
È brava, preparata e determinata, e questo gli permette di spalancare tutte le porte che trova sul suo cammino. Michelle viene nominata consigliere associato presso l’ufficio di Chicago, ma si occupa anche di cause impegnate nel sociale. In questi anni, infatti, diventa direttore esecutivo di un’organizzazione no-profit che incoraggia i giovani a lavorare.
L’incontro con Barack Obama
Nello studio legale Sidley Austin di Chicago, dove ricopre il ruolo di avvocato associato, Michelle viene incaricata di occuparsi dello stagista di turno. Ma non si tratta di un giovane qualunque, ma di Barack Obama, il futuro Presidente degli Stati Uniti.
Lui è più grande di lei, ma ha impiegato del tempo per arrivare dov’è, per trovare la sua strada. I due si ritrovano a lavorare fianco a fianco per mesi, e dopo l’iniziale scetticismo di Michelle, trovano la giusta intesa. Un’intesa che per il giovane stagista si trasforma in qualcosa di più, in quello che sembra un sentimento destinato a durare per l’eternità.
Complici e affiatati, i due condividono gli stessi interessi, ed è questa consapevolezza a far cedere Michelle al corteggiamento del suo futuro marito. Dopo i primi appuntamenti, capiscono di essere fatti l’uno per l’altra: da quel momento Michelle e Barack Obama non si separano più e suggellano le loro promesse d’amore convolando a nozze il 3 ottobre del 1992.
Nel 2009 Barack Hussein Obama viene eletto 44º presidente degli Stati Uniti d’America, prima persona di origini afroamericane a ricoprire questa carica. Le cose, però, non cambiano per la coppia presidenziale d’America. Sono ancora Barack e Michelle, quelli complici, sorridenti e innamorati come tanti anni prima, quelli che non hanno paura di mostrarsi in pubblico tra gesti premurosi ed effusioni o di raccontare crisi e momenti di difficoltà che hanno incontrato e che hanno scelto di superare insieme.
Perché in fondo, è questo che ha sempre scelto di fare Michelle Obama con il supporto del marito. Restare fedele a se stessa, mostrare al pubblico, o meglio al suo popolo, la sua natura più autentica. Anche se questo ha significato mettersi a nudo, nel bene e nel male. Lei lo ha fatto, ed è per questo che si è guadagnata un posto d’onore nella storia e nel cuore di tutti noi.
Una delle lezioni con cui sono cresciuta è stata quella di rimanere sempre fedele a me stessa e non lasciare che quello che viene detto da altre persone mi distragga dai miei obiettivi. Per questo, quando sento parlare di attacchi negativi e falsi nei miei confronti, cerco di non investire energia negativa su di essi, perché so la persona che sono.
La First Lady d’America
Dopo l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti, Michelle è riuscita a guadagnarsi un posto d’onore nella cultura popolare, attirando attenzioni e consensi da parte del popolo americano e non solo. Ancora prima di diventare First Lady, Michelle Obama è stata inserita nella lista delle 25 donne più ispiratrici del mondo redatta dalla rivista Essence. Nel luglio del 2008 è comparsa sulla copertina di Vanity Fair come simbolo di stile, è apparsa anche nella rivista People per il medesimo motivo.
Ma non è solo un’icona di stile, la First Lady, anche se il suo modo di vestirsi e di mostrarsi in pubblico non lascia indifferenti. È il suo carisma che conquista gli elettori, lo stesso che viene notato già durante le settimane della campagna elettorale. “Siamo la materializzazione del Sogno americano” dirà Michelle durante la Corsa alla Casa Bianca, paragonando se stessa e la sua famiglia a tutte le altre, promettendo un’autenticità senza fronzoli ed orpelli, che poi sarà mantenuta durante tutti gli anni della presidenza si suo marito.
Ogni ragazza, a prescindere dal luogo di nascita, merita di l’opportunità di sviluppare il sogno che custodisce dentro di sé
E in effetti è stato questo il grande merito della First Lady d’America, una donna normale che ha parlato alle altre donne normali di tutti quei problemi grandi e piccoli che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. Lo ha fatto mettendosi a nudo sentimentalmente, raccontando la relazione con Barack Obama, di tutti quegli alti e bassi che hanno caratterizzato il rapporto, non mentendo sulle difficoltà che le relazioni di lunga durata possono incontrare. Ma lo ha fatto anche affrontando tematiche come quella della menopausa, raccontando in prima persona la sua esperienza, scardinando ogni tabù attorno a questo argomento.
Si è posizionata, poi, in prima linea per le questioni sociali. Ha sostenuto la campagna #BringBackOurGirls, contro il rapimento delle ragazze in Nigeria e ha supportato l’iniziativa di governo per l’istruzione femminile, così come continua a sostenere e a incitare i giovani a inseguire i loro sogni, a diventare esattamente chi vogliono essere. E continua a farlo, anche se non è più la First Lady, perché sa che lo sarà sempre.
Forse non avrai sempre una vita comoda e, forse, non ti sarà possibile risolvere tutti i problemi del mondo, ma non sminuire mai l’importanza che puoi avere, perché la storia ci ha dimostrato che il coraggio e la speranza sono contagiosi e che possono avere una vita propria!