Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, detta Mimì, è stata una cantautrice e musicista italiana, considerata una delle voci più iconiche della musica leggera italiana.
Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Inno, E stelle stan piovendo, Al mondo, Donna con te, Che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto, Per amarti e La costruzione di un amore la consacrano tra le protagoniste della musica negli anni ‘70. Nel 1983 decide di ritirarsi dalle scene a causa di una maldicenza che la terrà fuori dai riflettori fino al 1989, quando presenta a SanremoAlmeno tu nell'universo, che la riporta al successo.
È stata ritrovata senza vita nella sua casa in provincia di Varese il 12 maggio 1995 a soli 47 anni, a causa di un infarto da overdose di stupefacenti.
Nome completo: Domenica Rita Adriana Bertè
Nascita: 20 settembre 1947
Luogo di nascita: Bagnara Calabra, Calabria
Morte: 12 maggio 1995
Luogo di morte: Cardano al Campo, Varese
Segno zodiacale: Vergine
Altezza: 1,65 m
Partner: Ivano Fossati (1977-1983)
Genitori: Maria Salvina Dato, Giuseppe Radamès Bertè
Figli: -
Fratelli/Sorelle: Leda (1946), Loredana (1950) e Olivia (1958)
BIOGRAFIA
Domenica Rita AdrianaBertè nasce a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, secondogenita di quattro figlie: le sue sorelle sono Leda (1946), Loredana Bertè, anch'ella famosa cantante (nata nel 1950 lo stesso giorno e lo stesso mese di Domenica), e Olivia (1958). Il padre, Giuseppe Radames Bertè (1921-2017) è un insegnante di latino e greco che si sposta nelle Marche per insegnare e diventare successivamente preside di un liceo ad Ancona. La madre è Maria Salvina Dato (1925-2003) e fa la maestra elementare.
Mimì trascorre l’infanzia a Porto Recanati e la passione per la musica è dirompente tanto che a soli 15 anni si fa accompagnare dalla madre a Milano in cerca di un'audizione.
CARRIERA
Lanciata come ragazza yè-yè dal produttore musicale Carlo Alberto Rossi, partecipa nel 1963 al Festival di Pesaro e vince nel 1964 il Festival di Bellaria. Il brano Il magone la porta ad ottenere una certa notorietà. Ma il cliché in cui viene relegata non la porta lontano, così si trasferisce a Roma e con la sorella Loredana e l’amico Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, formano un trio.
Nel 1969 sconta quattro mesi di carcere a Tempio Pausania per essere stata scoperta in possesso di una sigaretta di marijuana durante una serata in una nota discoteca in Sardegna. L’esperienza la segnerà per tutta la vita e avrà conseguenze anche sulla sua vita lavorativa.
La svolta arriva nel 1971 quando il fondatore del Piper, l’avvocato Alberigo Crocetta, la lancia nel mercato internazionale con lo pseudonimo di Mia Martini cambiandole il look e l’attitudine. L'album Oltre la collina, il primo della cantante, pubblicato nel novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d'autore. Oltre la collina è anche uno dei primi esempi di concept album italiani, in cui filo conduttore sono la disperazione e la solitudine giovanile.
Quando Alberigo Crocetta lascia la RCA e approda alla Ricordi di Milano, Mia Martini decide di seguirlo e riesce ad incidere Piccolo uomo: il successo è immediato, il 45 giri raggiunge le primissime posizioni della hit-parade, e vale a Mia Martini il suo primo Disco d'oro per le vendite e la vittoria al Festivalbar.
Nel 1973 incide Minuetto, con testo di Franco Califano che le cuce addosso un brano senza tempo dal successo clamoroso. Minuetto, in assoluto la sua canzone più venduta, le vale un nuovo disco d'oro e un disco di platino, nonché la vittoria al Festivalbar, seconda consecutiva, cosa che in precedenza era riuscita solamente a Lucio Battisti.
Nel 1974 Mia Martini è considerata dalla critica europea la cantante dell'anno: i suoi dischi escono in vari Paesi del mondo: registra i suoi successi in francese, tedesco e spagnolo, ottenendo grandissimo successo anche all'estero, in particolare in Francia. In questo anno incide È proprio come vivere, uno degli album di maggior successo del 1974, mentre nel 1975 viene proclamata miglior cantante donna dell'anno tramite il referendum "Vota la voce", indetto dal popolare settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, ed è una dei protagonisti del varietà tv La compagnia stabile della canzone.
I continui successi spingono però la Ricordi a far pressione sulla Martini che ha scarso potere decisionale fino al termine del contratto e all’uscita dell’album Un altro giorno con me.
Torna alla RCA tra il 1975 e il 1976 allettata dalla libertà espressiva promessa dalla casa che solo 5 anni prima la lancia, così pubblica Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto. La Ricorda citerà Mia Martini in tribunale per violazione contrattuale costringendola a subire il sequestro di tutti i beni e i guadagni dell'artista, nonché il pagamento di un'altissima penale, per l'ammontare di quasi 90 milioni di lire dell'epoca.
Dal 1977 inizia il sodalizio artistico-sentimentale con Ivano Fossati, che collabora all’album Per amarti mentre prosegue la collaborazione con Charles Aznavour con cui trionfa all’Olympia di Parigi.
Cambia nuovamente etichetta perché convinta che la RCA boicotti i suoi lavori e passa alla Warner e con Fossati incide Danza, tuttavia i rapporti con il cantautore ligure si complicano. Nel 1981, dopo un anno di silenzio seguito ai due difficili interventi alle corde vocali (che ne modificarono il suono in favore di una timbrica più roca e meno estesa), l'artista è decisa a proporsi anche come cantautrice, e pubblica l’album Mimì. Inizia in questo periodo a diffondersi la voce che la cantante porti jella, così viene ostracizzata dal mondo della musica e della tv.
Il ritiro avviene nel 1983, anche a seguito della rottura con la sorella Loredana, della morte di un suo caro amico e della fine della storia con Fossati: “La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all'assurdo, per cui decisi di ritirarmi”.
Nel 1989 è il musicista e discografico Gianni Sanjust, che molti anni prima aveva seguito il suo percorso artistico alla Ricordi, a riportarla sulle scene e recupera Almeno tu nell’universo, brano scritto nel 1972, che viene ammesso al 39º Festival di Sanremo, vince il Premio della Critica e riporta Mia Martini all’apice del successo.
Nel 1990, al Festival di Sanremo, bissa il successo dell'anno precedente interpretando con la consueta classe La nevicata del '56 per cui riceve ancora una volta il Premio della Critica. Il brano fa parte dell’album La mia razza, poi l’anno dopo pubblica Mi basta solo che sia un amore, una raccolta delle sue canzoni d'amore più belle in versione originale.
Nel 1992 è di nuovo in gara al Festival di Sanremo con un altro dei suoi maggiori successi, Gli uomini non cambiano. Data per favorita dalla stampa, in extremis le viene assegnato il secondo posto, mentre a vincere sarà Luca Barbarossa con Portami a ballare. L'album uscito a ridosso della kermesse, Lacrime, destinato a rimanere uno dei suoi album più venduti, conquisterà un nuovo disco d'oro, entrando anche nelle classifiche tedesche.
L’ultimo album uscito, non senza difficoltà con la casa discografica, èLa musica che mi gira intorno nel 1994, poi nel marzo 1995 annuncia ai fan di voler realizzare un disco sulla luna ma il 12 maggio 1995 viene ritrovata morta sul letto. Smentite le voci del suicidio, l’autopsia confermerà l’arresto cardiaco per overdose di cocaina.
Con circa 20 milioni di dischi venduti è tra gli artisti con maggiori vendite in Italia e ha all’attivo 12 dischi d'oro e 1 di platino.
VITA PRIVATA
L’infanzia di Mia Martini e delle tre sorelle è costellata da numerosi episodi di violenza fisica perpetrati da parte del padre, aggressivo e possessivo, sulla moglie e sulle figlie.
Negli anni ’70 si diffonde la diceria che Mia Martini portasse sfortuna quando l’impresario “Ciccio Piper”, che propone a Mia un contratto in esclusiva e lei non accetta, mette in giro la voce dopo che di ritorno da un concerto il camper su cui l’artista viaggia, resta coinvolto in un incidente in cui perdono la vita due persone.
Nel 1977 conosce Ivano Fossati e con lui inizia subito una intensa relazione sia sentimentale che professionale, ma ben presto l’equilibrio si spezza: a detta della cantante Fossati si fa geloso dei successi della compagna e degli uomini che le girano intorno e la costringe a scelte lavorative che si rivelano svantaggiose. I due si lasciano definitivamente nel 1983, anno nel quale Mia annuncia il proprio ritiro dalle scene.
Prima della morte, già da qualche anno la cantante soffre di un fibroma all'utero per il quale non intende sottoporsi al necessario intervento chirurgico, temendo possibili cambiamenti al suo timbro vocale: assume per questo troppi antidolorifici.
Pochi giorni prima della sua morte, impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante viene ricoverata d'urgenza per due volte sia ad Acireale sia a Bari a causa di dolori allo stomaco e al braccio sinistro che il suo entourage ignora completamente.
Il 14 maggio 1995 il suo manager irrompe coi vigili del fuoco nella sua casa di Varese dopo diversi giorni di silenzio e la ritrova esanime in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico. La Procura di Busto Arsizio apre un'inchiesta e dispone l'autopsia, il cui referto stabilisce che l'artista è morta nella notte tra l'11 ed il 12 maggio 1995, all'età di 47 anni, e indica come causa del decesso un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, segnatamente cocaina.
Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere vengono più volte smentite dalle sorelle.
DISCOGRAFIA
1971 - Oltre la collina
1972 - Nel mondo, una cosa
1973 - Il giorno dopo
1974 - È proprio come vivere
1975 - Sensi e controsensi
1975 - Un altro giorno con me
1976 - Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto
1977 - Per amarti
1978 - Danza
1981 - Mimì
1982 - Quante volte... ho contatole stelle
1983 - Miei compagni di viaggio
1989 - Martini Mia...
1990 - La mia razza
1991 - Mia Martini in concerto
1992 - Lacrime
1994 - La musica che mi gira intorno
Raccolte ufficiali
1984 - Il meglio di Mia Martini
1991 - Mi basta solo che sia un amore
1992 - Rapsodia - Il meglio di Mia Martini
1992 - I grandi successi
TITOLI E RICONOSCIMENTI
1964: Primo Posto "Festival di Bellaria" con Il magone
1971: Primo Posto "Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze" di Viareggio con Padre davvero
1972: "Premio della critica discografica" per l'album Nel mondo, una cosa
1972: Primo Posto al Festivalbar 1972 con il brano Piccolo uomo
1972: Disco d'oro con il brano Piccolo uomo
1972: Primo Posto alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Donna sola
1973: Primo Posto al Festivalbar 1973 con Minuetto
1973: Disco d'oro con il brano Minuetto
1973: Maschera d'argento per la classe Musica leggera
1974: Disco d'oro per aver venduto oltre un milione e mezzo di copie solo in un anno
1975: "Premio della Critica di Palma de Mallorca" con Nevicate
1975: "Premio de Il canzoniere dell'estate" come miglior cantante dell'anno
1975: Telegatto di Vota la voce come migliore cantante donna dell'anno
1977: Vittoria al "World Song Popular Festival Yamaha di Tokyo" con Ritratto di donna
1981: "Eolo d'oro" del Comune di Milazzo
1982: Premio della Critica del Festival della canzone italiana con E non finisce mica il cielo
1982: "Microfono d'argento" per il brano E non finisce mica il cielo
1984: "Sigillo d'oro" da parte di Rete 4
1989: "Premio venere ericina"
1989: Targa Tenco come migliore interprete dell'anno
1989: Premio della Critica del Festival della canzone italiana con Almeno tu nell'universo
1989: Telegatto come migliore interprete femminile dell'anno
1989: Disco d'oro per l'album Martini Mia...
1990: Premio della Critica del Festival della canzone italiana con La nevicata del '56
1990: "Targa Onda TV", Rete Televisiva locale della Sicilia
1991: "La più bella sei tu" con Almeno tu nell'universo
1992: "Premio Simpatia" conferito dalla Sala Stampa Tv, durante una conferenza stampa sulla presentazione del disco Lacrime
1992: Tre tappe vinte e 852 punti in classifica al Cantagiro
1992: "Premio de Il Canzoniere dell'estate" come miglior interprete dell'anno
1992: "Premio Civiltà del mare" dal Comune di Bagnara Calabra
1992: Disco d'oro per l'album Lacrime
1992: Disco d'oro per l'album Ottantavogliadicantare di Roberto Murolo, in cui è inserita Cu'mme
2013: Disco d'oro per l'album Il meglio di Mia Martini
2021: Primo Posto allo speciale Festival di Sanremo organizzato tra le migliori canzoni della storia con Almeno tu nell'universo
FAQ e Curiosità su Mia Martini
Com’è morta Mia Martini?
Mia Martini è deceduta a causa di un infarto provocato dall’assunzione eccessiva di stupefacenti. Da anni combatteva con un fibroma all’utero curato soltanto con gli antidolorifici.
Quando è morta Mia Martini?
Secondo il referto dell’autopsia, Mia Martini è morta a cavallo tra l’11 e il 12 maggio 1995 nella sua casa di Cardano al Campo in provincia di Varese, dove viveva anche il padre con il quale aveva fatto pace.
Dov’è sepolta Mia Martini?
Dopo le esequie il corpo dell’artista fu cremato, ottemperando alla volontà del padre, e le sue ceneri vennero deposte nel cimitero di Cavaria con Premezzo, accanto ai nonni. Il 6 ottobre 2017 è morto a 96 anni il padre Giuseppe e viene seppellito accanto a lei.
Da chi è stata scritta “Minuetto” di Mia Martini?
Dopo numerosi tentativi con Bruno Lauzi e Maurizio Piccoli, venne chiamato Franco Califano per la stesura del testo di Minuetto, il brano più venduto di Mia Martini. Il cantautore romano, traendo spunto dalle ultime vicende sentimentali della stessa Mia Martini, riuscì a cucirle addosso un successo senza tempo
C’è un film dedicato a Mia Martini?
A Mia Martini è stato dedicato un film, Io sono Mia, interpretato da Serena Rossi e uscito nel gennaio del 2019. La pellicola racconta la vita della cantate, fra successi e grandi dolori.
Loredana Bertè compie 70 anni il 20 settembre: per il suo compleanno, Verissimo la porta in un viaggio tra i ricordi. E non manca il pensiero per Mimì.
Leda Bertè, sorella maggiore di Loredana e Mia Martini, si racconta nel salotto di Storie Italiane svelando la sua verità sulle cantanti ai microfoni di Eleonora Daniele.