Un’interprete intensa ma allo stesso tempo fragile. Una vera fuoriclasse, Mia Martini, che ha dovuto fare però i conti con malelingue e maldicenze che hanno distrutto la sua vita. La sua scomparsa è stata una perdita per tutta la musica italiana e in occasione del trentennale della sua morte Caterina Balivo ha voluto ricordarla a La volta buona ospitando Drupi, che aveva un legame profondo con Mimì e ha fatto così nuove rivelazioni sulla loro amicizia. Anche Marco Masini, finito al centro di dicerie analoghe a quelle della cantante calabrese, ha voluto dire la sua con dichiarazioni che fanno riflettere e pensare.
La volta buona ricorda Mia Martini con Drupi
“Un po’ di problemi me li hanno creati, non volevano assolutamente che tornasse in tv con il mio programma“, ha ricordato a La volta buona Drupi, al secolo Giampiero Anelli, a proposito di quando, per sua forte volontà, Mia Martini tornò sul piccolo schermo dopo anni di lontananza dalle scene. Il cantante si oppose, contro tutto e tutti, e riuscì nel suo intento: “Io non ne volli sapere: ‘O viene Mimì, o il programma ve lo fate da soli’”.
Tutto per colpa di certe voci che giravano sul conto della sorella di Loredana Bertè: “Dei deficienti misero in giro la voce che portasse sfortuna, la gente che si toccava quando passava, una violenza totale su una grande donna e artista. I problemi che l‘hanno attanagliata dopo sono nati anche da lì”.
E ancora: “Invece a me Mimì ha portato fortuna”, ha ricordato Drupi nel salotto di Caterina Balivo,menzionando poi i suoi esordi nel mondo della musica.
“La Ricordi (etichetta discografica, ndr) propose a Mia Martini di interpretare Vado via per partecipare a Sanremo. Lei, in un primo momento, accettò, per rifiutare però qualche giorno dopo. Allora ripescarono quel giovane, un Drupi ventiseienne, che aveva fatto il provino – ha raccontato – . Prima di Vado via facevo l’idraulico, dopo Vado via ho visto il mondo, ho conosciuto personaggi incredibili, si è aperta la vita per me”.
E ancora: “Lei è stata un’amica e il mio grande amore musicale. Se sono qui, dopo mezzo secolo di canzoni, lo devo a lei: mi ha portato fortuna, altro che menagramo”.
Marco Masini ricorda Mia Martini
Nel giorno del trentennale della morte di Mia Martini, anche Marco Masini ha voluto dire la sua. Soprattutto perché l’artista toscano, proprio come Mimì, era finito qualche tempo fa al centro di alcune maldicenze che rischiavano di compromettere anche la sua carriera.
“Un’artista messa alla gogna dal mondo della discografia per alcune false dicerie sul suo conto: si diceva che portasse sfortuna. Le false accuse ricevute da Mia Martini, che hanno contribuito a portarla verso la morte, avvenuta il 12 maggio 1995 sono un problema che oggi possiamo affrontare, mentre trent’anni fa veniva insabbiato”, ha ribadito all’Adnkronos.
“Adesso, grazie alle possibilità che la comunicazione dà – ha aggiunto – chiunque può esporre episodi di questo tipo, che non si vivono solo nel settore musicale, ma ovunque, sui banchi di scuola – si tratta di una forma di bullismo – negli uffici e in qualsiasi ambito”.