Se all’aspetto potrebbe non sembrare molto appetibile, anche la mela nera Black Diamond ha un buonissimo sapore – in realtà non molto diverso dalle tantissime varietà che conosciamo. Ma la sua particolarità, il colore scuro della buccia, la rende speciale e molto pregiata: per le condizioni in cui cresce, infatti, se ne trovano pochi esemplari al mondo ed è quindi molto cara. Andiamo alla scoperta di questo frutto così particolare.
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Black Diamond, la mela nera del Tibet
La buccia è di un viola molto scuro, che sembra avere riflessi neri, ma ha anche una lucentezza particolare che la fa sembrare rivestita di cera. Non è dunque difficile capire perché questa varietà si chiama Black Diamond. La mela nera del Tibet è piuttosto rara, appartiene alla famiglia delle Hua Niu (alias Red Delicious cinesi) ed è nata in un piccolo villaggio perduto tra le montagne, Nyingchi. Ancora oggi, questo è l’unico luogo in cui questo frutto viene coltivato: all’altezza di circa 3.100 metri, dove gli alberi crescono tra ombra e luce, circondati dalle vette più suggestive dell’Himalaya.
Questa posizione rende la Black Diamond soggetta a condizioni atmosferiche particolari e ad escursioni termiche piuttosto estreme. Durante la giornata, inoltre, la mela riceve una gran quantità di luce ultravioletta: è questo a permettere alla sua buccia di diventare molto scura, assumendo l’aspetto per cui è così pregiata. Nonostante quello che si possa pensare, all’interno il frutto è di un candore immacolato, e la sua polpa è molto gustosa, dal leggero sapore acidulo e dalla consistenza importante.
Quanto costa la mela nera del Tibet
Abbiamo detto che la Black Diamond è la mela più costosa del mondo. In effetti, un singolo frutto può arrivare a costare persino più di 20 euro. I motivi di tale prezzo sono nascosti nelle sue origini così particolari: questa varietà viene coltivata solo tra le montagne del Tibet, dove ci sono le condizioni adatte a permetterle di sviluppare le sue caratteristiche. Essendo questa una regione piuttosto sperduta, anche i costi di distribuzione sono notevolmente elevati. E non dobbiamo sottovalutare il fatto che la pianta richiede solitamente 8 anni per iniziare a produrre i suoi frutti, al contrario dei normali meli che ne impiegano dai 3 ai 5.
Oltre ad essere molto cara, la mela nera del Tibet è anche piuttosto rara. Visti la regione relativamente piccola in cui viene prodotta e i lunghi tempi di attesa prima di poter arrivare ad avere nuove piante fruttifere, se ne raccolgono esemplari in numero piuttosto ridotto. È più facile trovare le Black Diamond in Cina, dove vengono vendute nei supermercati di lusso in confezioni eleganti che contengono 6-8 mele.
Le proprietà della mela Black Diamond
Così bella e unica, la mela nera del Tibet non si differenzia in realtà di molto dalle tante altre varietà di mele che conosciamo di gran lunga meglio. A partire dal sapore, come abbiamo visto: è forse leggermente più zuccherina rispetto alla media, cosa che incide in maniera tutto sommato irrilevante sui suoi valori nutrizionali. Anche dal punto di vista calorico somiglia alle mele più “comuni”, quindi è un frutto ottimo da consumare anche se si è a dieta. Ha un notevole contenuto di fibre, che favoriscono la digestione e migliorano il transito intestinale.
La Black Diamond è dissetante e ottima in una dieta detox, perché aiuta ad eliminare le tossine e stimola la diuresi, combattendo anche la ritenzione idrica. È una buona fonte di sali minerali come il potassio, che protegge la salute cardiovascolare e tiene sotto controllo la pressione del sangue. Inoltre contiene discrete quantità di vitamina C, che stimola il sistema immunitario e funge da antiossidante.
Come mangiare la Black Diamond
Abbiamo visto che la mela nera del Tibet, ad eccezione del suo aspetto così particolare, non presenta caratteristiche molto diverse da qualsiasi altra varietà. È, insomma, quasi una mela come le altre, e per questo motivo viene consumata in maniera del tutto uguale. Il modo migliore per assaporarla in tutta la sua purezza consiste semplicemente nel mangiarla fresca, sia con che senza la buccia (nel primo caso, bisogna ricordarsi di lavarla bene). Altrimenti, è ottima per impreziosire qualsiasi macedonia di frutta mista.
Per il suo sapore zuccherino, la Black Diamond potrebbe essere usata anche come ingrediente per preparare buonissimi dolci. A partire ovviamente dalla classica torta di mele, la ricetta tradizionale della nonna, che piace a grandi e piccini, o ancora lo strudel altoatesino, un dessert di montagna che mette d’accordo tutti. Con un po’ di fantasia, infine, questa mela può impreziosire alcune squisite ricette salate: non c’è limite alla sperimentazione, ancor di più quando si ha tra le mani un frutto così prezioso e particolare.