Una dieta varia ed equilibrata prevede l’introduzione di tutte le sostanze nutritive fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Per questo è bene fare attenzione a quali alimenti scegliamo di portare a tavola: alcuni di essi hanno infatti particolari proprietà benefiche per il corpo.
Ad esempio, l’autunno è la stagione perfetta per seguire una dieta a base di uva. Particolarmente ricco di elementi nutritivi importanti quali vitamine e antiossidanti, questo frutto è un vero toccasana per la nostra salute. Tanto da poter essere considerato una vera e propria cura: l’ampeloterapia, che consiste nel consumare uva nera cinque volte al giorno, è una pratica piuttosto conosciuta già dall’antichità.
Il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva ad Arezzo, spiega quali sono i tanti benefici dell’uva. Grazie all’elevato contenuto di acqua e fibre, aiuta a combattere la ritenzione idrica e riduce il gonfiore addominale. Inoltre, essendo ricca di polifenoli e in particolare al resveratrolo, è il perfetto alleato per la memoria e per la salute del cervello, contribuendo a prevenire il decadimento cognitivo e l’Alzheimer.
A proposito di Alzheimer, uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition ha evidenziato come la dieta chetogenica presenti interessanti profili sul fronte della prevenzione di questa malattia, oltre ad un’efficacia antitumorale. Altre ricerche hanno già dimostrato come un’alimentazione povera di carboidrati svolga la sua azione nei confronti di patologie quali l’obesità e il diabete di tipo 2.
Tra gli alimenti migliori da portare in tavola, la scelta non può che ricadere sulle verdure non amidacee: sono infatti molto ricche di fibre, che ai fini della dieta chetogenica non vengono considerate come carboidrati, perché non vengono assorbite dal nostro organismo. L’olio d’oliva, invece, è un’ottima fonte di grassi monoinsaturi e di antiossidanti come i fenoli, importanti per la salute del cuore.
Attraverso l’alimentazione possiamo prevenire l’insorgenza di molte malattie, e diversi studi hanno dimostrato come ciò che mangiamo possa ridurre il rischio di sviluppare alcune forme tumorali. Una dieta ricca di cibi antinfiammatori, ad esempio, è un toccasana per l’intestino: una metanalisi pubblicata sul Turkish Journal of Gastroenterology ha evidenziato che uno stato di infiammazione cronica a livello intestinale può aumentare il rischio di cancro al colon-retto fino al 40%.
Gli alimenti da evitare sono quelli ricchi di grassi saturi, mentre è particolarmente consigliata una dieta mediterranea: via libera a frutta, verdura e cereali integrali per fare il pieno di fibre, ma anche al pesce azzurro e alla frutta secca. Questi cibi sono infatti un’ottima fonte di acidi grassi omega-3, che possiedono spiccate proprietà antinfiammatorie.
Parlando di dieta mediterranea, uno dei suoi cardini riguarda la scelta di frutta e verdura di stagione. Per questo in autunno la nostra alimentazione non dovrebbe mancare di biete: poco caloriche e ricche di fibre, sono perfette per chi vuole perdere peso. Sono infatti un cibo piuttosto saziante, e riducendo il senso di fame ci viene più facile resistere alla tentazione di fare uno spuntino fuori pasto.
Ma le proprietà di questa verdura non si limitano a quelle dimagranti. L’acido alfa-lipoico, di cui le biete sono un’ottima fonte, è un potente antiossidante che ha dimostrato efficacia nel migliorare le complicanze neurologiche dovute al diabete di tipo 2. Mentre la vitamina K svolge un importante ruolo nella coagulazione del sangue, nello sviluppo della guaina mielinica a protezione dei nervi e nella salute delle ossa.
Sappiamo che l’alimentazione ha un impatto notevole in molti ambiti della nostra vita quotidiana, incluso il momento del sonno. Ciò che mangiamo può concederci un buon riposo notturno o, al contrario, renderci difficile addormentarsi. Per questo motivo è bene evitare cibi ricchi di sale o particolarmente conditi, quelli che contengono caffeina (tra cui il cioccolato) e i superalcolici.
La Coldiretti ha stilato delle linee guida che possono aiutarci ad adottare sane abitudini alimentari volte proprio a migliorare la qualità del nostro sonno. La dieta per dormire meglio dovrebbe includere cibi contenenti triptofano, come la pasta e il pane, ma anche alcuni zuccheri semplici e tanta verdura.
Negli ultimi tempi si è parlato molto di gluten sensitivity, una patologia che comporta sintomi quali meteorismo, dolori addominali e diarrea. Sebbene diversa dalla celiachia, questa sindrome trova sollievo nell’eliminare dalla dieta i cibi contenenti glutine. Tuttavia, è bene affidarsi ai medici e non decidere in autonomia di adottare un’alimentazione gluten-free: ciò infatti può portare ad un ritardo nella diagnosi.