Singhiozzo nei neonati. 3 rimedi per farlo passare e ritrovare la calma

Sconsigliati alcuni vecchi rimedi, come il limone o l’aceto e i suoni forti. I suggerimenti dell’esperta della Società Italiana di Pediatria

Foto di Luana Trumino

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

“Sono la mamma del piccolo Alessandro, nato appena un mese fa. Sta bene, ma ha spesso il singhiozzo e non so proprio come farglielo passare”, scrive una neomamma sul web. Una situazione molto comune – assicurano gli esperti della Società Italiana di Pediatria – che saltuariamente può verificarsi nella maggior parte dei neonati e lattanti durante i primi mesi di vita. Ma perché compare e cosa fare in questi casi?

Niente ansia!

Il singhiozzo nel neonato a fine poppata è un atto fisiologico legato a una contrazione ripetuta e involontaria del diaframma, il muscolo che separa il torace e l’addome, seguita da una rapida contrazione della glottide. Man mano che il piccolo cresce, questo “fastidioso” problema si risolve spontaneamente con la crescita. Tuttavia, può interferire con il sonno del bambino.

“Può comparire in qualsiasi momento nei neonati e nei lattanti”, spiega la dott.ssa Elena Bozzola, Consigliere Nazionale SIP. “La sua causa non è sempre nota. Tra i ‘responsabili’ vi sono:

  • l’immaturità del sistema digestivo del neonato
  • l’avidità nell’assumere il cibo: i neonati particolarmente voraci ingurgitano infatti tanta aria
  • le crisi di pianto: anche in questo caso è più facile che i neonati ingurgitino più aria del previsto
  • gli sbalzi repentini di temperatura”.

Ci sono bambini che sono più inclini di altri ad avere il singhiozzo, ma più o meno tutti presentano qualche episodio nei primi mesi di vita.

Come si cura 

“In genere passa da solo, non c’è bisogno di una cura”, puntualizza l’esperta. “Se è occasionale e transitorio non deve destare problemi. Nel caso però che il singhiozzo duri per molte ore consecutive o che sia associato a un malessere del bambino, come una scarsa crescita, è opportuno consultare il proprio pediatra”.

3 rimedi da provare subito

Se però dura da qualche minuto e pensi possa essere fastidioso per il tuo bambino, ecco 3 “rimedi naturali” suggeriti dalla pediatra:

  1. Un cucchiaino di acqua tiepido: provoca la deglutizione che contrasta la contrazione del diaframma e quindi il singhiozzo.
  2. Provocare uno starnuto, ad esempio con il solletico sotto il naso (non sempre funziona!)
  3. Offrirgli il latte (se non lo ha già da poco assunto)

Inoltre, “Cerca di evitare che il bambino sia troppo vorace quando consuma il pasto. Pertanto, se il tuo bambino è incline ad avere il singhiozzo, è utile evitare lunghe attese tra un pasto e l’altro, al fine di evitare che inghiotta troppa aria insieme al latte. Sono invece sconsigliabili alcuni vecchi rimedi, tra cui dare un cucchiaio di limone o di aceto al bambino o provocare un suono forte per farlo spaventare”, conclude l’esperta.