Perché mangiare l’ananas fa pizzicare la lingua e come evitarlo

Mangiare ananas a volte può far pizzicare la lingua e la bocca: ecco perché succede e i trucchi per evitare questa spiacevole sensazione

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Perché succede

L’ananas è un frutto rinfrescante, dolce, dissetante e ricco di proprietà e benefici ma alcune persone non lo apprezzano particolarmente per un lieve effetto collaterale. Mangiare il frutto fresco dell’ananas, infatti, può far pizzicare la lingua o in generale la bocca. Questo fenomeno si verifica per la presenza di bromelina, un complesso enzimatico che digerisce le proteine. Quando questa miscela enzimatica fuoriesce dal frutto dell’ananas a causa della masticazione, che rompe le cellule del frutto, viene a contatto con la lingua e con la mucosa della bocca e può provocare un leggero pizzicore o bruciore. Di solito, l’ananas fa pizzicare la lingua solo se si è particolarmente sensibili o se si mangiano grandi quantità del frutto oppure se si consuma la parte più interna o più esterna dell’ananas. Generalmente il pizzicore sparisce nel giro di poco tempo, da pochi minuti a qualche ora e non causa alcuna conseguenza negativa. Se però si è particolarmente sensibili all’azione della bromelina e se la sensazione sulla lingua e sulle mucose è particolarmente fastidiosa, sembra esistano dei trucchi per evitare il pizzicore dato dall’ananas.

Come evitarlo

Per evitare che l’ananas pizzichi la lingua e la bocca potrebbe essere sufficiente evitare la parte centrale del frutto che, sebbene sia commestibile, viene spesso scartata proprio perché può maggiormente far pizzicare di più la lingua. Chi è particolarmente sensibile all’azione della bromelina potrebbe trovare utile scartare anche le parti più esterne delle fette di ananas, quelle immediatamente sotto la scorza, ed evitare comunque di mangiarne quantità eccessive.

Un trucco per evitare che l’ananas faccia pizzicare la lingua sembra poi essere quello di immergere le fette di ananas in acqua salata oppure di sottoporre l’ananas al calore, che disattiva l’enzima. Alcune persone consumano il frutto dell’ananas dopo averlo passato al forno o scottato sulla griglia o su una piastra, proprio per evitare questo effetto collaterale.

Un altro trucco è quello di consumare l’ananas con una fonte proteica, così che i complessi enzimatici agiscano sulle proteine del cibo anziché su quelle di lingua e bocca. Ad esempio, si può consumare l’ananas con yogurt al naturale, yogurt greco o con formaggi freschi come la ricotta o il primo sale.

Ananas e bromelina

L’ananas o ananasso è il frutto dell’Ananas comosus, pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae. La pianta dell’ananas presenta foglie riunite in una rosetta, dentate e spinose, dal cui centro si erge un fusto che porta infiorescenze blu-porpora. Lo sviluppo dell’infruttescenza avviene senza che vi sia fecondazione dei fiori e, di conseguenza i frutti dell’ananas sono privi di semi. L’infruttescenza particolare di questa pianta è composta dalla fusione di più bacche che diventano carnose e dolci. L’ananas, originario dell’America centrale è oggi coltivato in tutte le regioni tropicali proprio per il suo frutto commestibile, apprezzato in tutto il mondo.

Tutta la pianta, inclusi il gambo e il frutto, presenta bromelina, una miscela di diversi enzimi. Questi enzimi hanno proprietà proteolitica, dunque partecipano a scindere le proteine nei loro componenti base, gli aminoacidi. La bromelina è dunque un composto che può favorire la digestione, in particolare la digestione delle proteine. La bromelina svolge azione antinfiammatoria e fibrinolitica, favorisce cioè la degradazione della fibrina. Inoltre, la bromelina ha attività cicatrizzante. Per questo, l’assunzione di preparazioni erboristiche o fitoterapiche a base di bromelina è consigliata, lontana dai pasti, in caso di stasi venosa, edema, ritenzione idrica e cellulite; esternamente, invece, la bromelina è impiegata contro scottature, infiammazioni, piccole ferite. L’azione della bromelina, infatti, aumenta la permeabilità dei vasi sanguigni, favorisce il drenaggio dei liquidi e contribuisce a un’efficiente riparazione dei tessuti danneggiati. Se invece le preparazioni contenenti bromelina vengono assunte durante i pasti, l’attività enzimatica aiuterà a digerire le proteine presenti negli alimenti. Altre piante da cui si possono ottenere miscele di enzimi proteolitici dall’azione analoga sono il fico (Ficus carica) da cui si ricava la ficina e la papaya (Carica papaia) da cui si estrae la papaina.

Il frutto dell’ananas contiene inoltre fibre, zuccheri, vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Il colore dell’ananas è poi dato dalla produzione di carotenoidi, dalle proprietà antiossidanti. Il consumo di ananas può quindi contribuire a migliorare la digestione delle proteine e la regolarità intestinale, ad aumentare il senso di sazietà, e a fornire vitamine e minerali indispensabili per la salute. La presenza di carotenoidi, poi, aiuta a combattere l’azione dannosa dei radicali liberi mantenendo il corpo giovane e in salute più a lungo. Inoltre, l’ananas è un frutto dissetante e rinfrescante perfetto da consumare durante i mesi estivi.

Sebbene l’ananas abbia molti benefici, occorre ricordare che la sua produzione avviene in paesi molto lontani dal nostro e che la coltivazione potrebbe essere legata a disboscamento delle foreste e a sfruttamento dei lavoratori: meglio quindi scegliere ananas coltivate in modo sostenibile, facilmente reperibili anche nei supermercati, oltre che nei negozi che trattano alimenti biologici.