Le posizioni principali e i benefici dell’Hatha Yoga

l’Hatha yoga è tra le discipline più conosciute e mira all'armonia tra corpo e spirito: ecco le posizioni più famose e come praticarle

Se sei uno yogi alle prime armi o un vecchio adepto, ne avrai in entrambi i casi sentito parlare. Alla domanda “E tu che Yoga fai?” spesso si risponde citando l’Hatha yoga, un tipo di pratica che risponde molto allo sforzo fisico, ma non solo. Ma l’Hatha yoga, cos’è precisamente? Innanzitutto, è bene sapere che lo yoga, come suggerisce l’etimologia (che vuol dire unione) è uno soltanto e promuove l’equilibrio tra mente e corpo che si eleva ad un’unione tra coscienza individuale e coscienza universale. Oggi, tuttavia, si tende a dare un’etichetta diversa ad ognuna delle pratiche che seguono scuole o approcci vari. Nella fattispecie, si può senza dubbio dire che l’Hatha yoga è tra le discipline più conosciute, se non la più conosciuta.

Hatha letteralmente significa sforzo violento, ma il suo significato è ben più profondo. La parola, composta da ha (sole) e tha (luna), riferendosi al passaggio dell’aria nella narice destra (rappresentata dal sole) e nella sinistra (la luna), si configura come l’insieme dei due respiri. Le dualità e gli opposti mirano così ad essere riarmonizzati tra loro. Fine ultimo della pratica è infatti il raggiungimento del samadhi, ovvero l’annullamento della dualità, concetto che vuole mettere in accordo mente e cuore per inseguire uno stile di vita più consapevole e sereno. Le origini della disciplina occidentale si perdono nella notte dei tempi, ma esistono due testi antichi considerati fondamentali per ricostruirne la storia: lo Yoga Sutra di Patanjali e lo Hatha yoga Pradipika di Svatmarama.

Hatha yoga: le posizioni principali e il Saluto al sole

Hatha yoga ha posizioni varie da ripetere in sequenza (come quella del Saluto al sole) con grande precisione. Il corpo si muove al ritmo delle proprie inspirazioni ed espirazioni, per questo anche se la pratica è spesso svolta in gruppo ognuno ha un tempo leggermente diverso dall’altro. Gli asana illustrati, ognuno con il proprio nome, devono essere mantenuti per qualche secondo (a seconda della posizione nonché del livello di preparazione) per poi riniziare con la stessa sequenza o cambiarla. Il massimo del risultato lo otterrai se vieni guidato da un’insegnante capace di alternare e bilanciare sequenze che coinvolgano tutto il corpo con le giuste pause, facendoti respirare quasi normalmente o per lo meno senza affanno, per farti ascoltare il tuo corpo e rilassarti. Nell’Hatha yoga, le posizioni di base principali sono: il cobra (Bhujangasana), la barca (Navasana), l’albero (Virksasana), il cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana) e il triangolo (Utthita Trikonasana).

Il cobra si esegue a pancia sotto con le mani poggiate sotto le spalle, la testa e il petto-proprio come un serpente- si sollevano dal tappetino con lo sguardo rivolto in avanti, le braccia semi distese fanno leva senza far irrigidire le spalle, che devono essere mantenute lontane dalle orecchie. La posizione della barca fa invece leva sugli addominali e quindi sulla capacità di mantenersi in equilibrio: da seduti si sollevano le gambe -parallele- a 45°staccando anche la schiena da terra, avvicinando quanto più possibile il petto alle gambe. Si può aver bisogno di più di qualche secondo per arrivare a stabilire il proprio equilibrio. L’asana Virksasana invece simula l’albero attraverso una posizione eretta, la pianta dei piedi è alloggiata nell’interno coscia della gamba opposta, il gioco nel mantenersi in equilibrio, come avrai modo di testimoniare, è proporzionale alla forza con cui si spinge verso in basso con il piede che poggia a terra.

Poi c’è il cane a testa in giù, uno degli asana principali dell’Hatha yoga legato al saluto al sole, una sequenza da compiere in quadrupedia con gambe e braccia tese per distendere al massimo la colonna vertebrale e potenziare tutto il corpo. Infine, il triangolo si inserisce in tutti quegli esercizi che mirano ad aumentare la capacità di flessione laterale: basta divaricare le gambe mantenendo le punte dei piedi sulla stessa linea. Ruota ora il piede destro verso l’esterno di 90° e il piede sinistro leggermente verso l’interno. Mantenendo il bacino frontale, allunga il busto verso destra senza piegarti in avanti o indietro e appoggia la mano destra sul polpaccio o sulla caviglia destra. L’obiettivo non è toccare terra a tutti i costi, concentrati sul mantenere in linea la figura creata.

I vantaggi della pratica

Se ti stai chiedendo se l’Hatha yoga fa dimagrire, la risposta è che l’obiettivo primario è lo sviluppo delle capacità fisiche e mentali volte al benessere. L’Hatha yoga tonifica ed aumenta l’elasticità senza dubbio, contribuendo a sviluppare una muscolatura affusolata, ma l’elemento esteriore non è collegato nella filosofia yogi alla bellezza, quanto ad un concetto di salute e amore per sé che serve a stare meglio con gli altri. L’Hatha yoga ha benefici evidenti, in particolare il senso di rilassatezza immediata causata dall’aumento della capacità d’immagazzinare ossigeno tramite esercizi di respirazione e di postura.

Rafforza tutto il corpo ma, tramite esercizi specifici, può creare benefici anche su una singola parte. Accoglie persone di tutte le età: dalla neomamma che desidera allenare il pavimento pelvico dopo la gravidanza alla persona anziana che vuole fare un semplice risveglio muscolare. La disciplina in questione permette, al pari delle altre, di impostare correttamente la respirazione e di trarne vantaggio anche al di là della pratica, insegna a concentrarsi sul qui ed ora, a conoscere i propri limiti e soprattutto a superarli. Una pratica costante di 2-3 volte a settimana può contribuire a diminuire -anche in modo notevole- una semplice rigidità muscolare o mal di testa, dolori di schiena così come sintomi psicosomatici.