Dieta, le migliori della settimana dal 19 al 25 agosto

Con la fine delle ferie, è importante ritornare in pista al massimo del benessere, impegnandosi per esempio a mangiare più sano

Con le vacanze che volgono al termine e la routine che riprende, è ancora più importante prendersi cura del proprio corpo.

Partire dal cibo è un ottimo modo per farlo. Tra i percorsi che aiutano al proposito, è possibile ricordare la dieta TLC. Messa a punto dagli studiosi del National Institute of Health, prevede la riduzione dei grassi saturi. Chi la segue può assumere frutta, verdura, riso, prodotti lattiero-caseari magri. La dieta TLC ammette il consumo dell’olio, ma con molta attenzione. Se si ha intenzione di insaporire i piatti, sono considerate più salutari le spezie, che consentono anche di fare il pieno di antiossidanti.

Per iniziare a mangiare sano e perdere circa 4 kg in un paio di settimane, è possibile dare spazio a determinati alimenti, come per esempio il peperone. Come ricordato dagli esperti di Humanitas, l’ortaggio in questione è ipocalorico e ricco di vitamina A e vitamina C. Quando si parla dei peperoni, è bene specificare che la loro fama di ortaggi difficili da digerire è in parte errata.

Il problema è infatti legato alla capsicina, sostanza presente nella buccia. Per questo motivo, basta eliminarla per gustarsi i peperoni rendendoli protagonisti di diverse ricette, come per esempio quella che li vede ripieni di ricotta. Da non dimenticare è la possibilità di utilizzare il peperone alla griglia come spezza fame.

Tra le altre diete degne di nota, è possibile ricordare la Shangri-La. Elaborata dal Dottor Seth Roberts, accademico presso la Tsinghua University, consiglia l’assunzione di olio d’oliva o acqua zuccherata prima di ogni pasto. Grazie a questo regime, è possibile ricordare il potere saziante dell’alimento simbolo della dieta mediterranea. Come dimostrato da uno studio congiunto austriaco e tedesco condotto nel 2013, grazie ai suoi composti aromatici l’olio d’oliva è in grado di aumentare la presenza nel sangue di serotonina, ormone fondamentale per raggiungere la piena sazietà.

Tornando ai regimi alimentari contraddistinti da un basso apporto di grassi, è impossibile non citare la dieta McDougall. Elaborata dal medico statunitense John A. McDougall, prevede l’eliminazione dei cibi di origine animale, degli alimenti elaborati a livello industriale e dei condimenti grassi. La dieta in questione lascia invece spazio ai cibi integrali, alla verdura e ai legumi.

Un’ipotetica giornata prevede una colazione a base di 3 fette di pane integrale con composta di mele, accompagnate da una tazza di latte vegetale e da 3 albicocche disidratate. Come spuntino della mattina si può optare per un kiwi, mentre a pranzo è possibile portare in tavola una zuppa di legumi accompagnata da un’insalata di verdure miste.

Per quanto riguarda lo spuntino pomeridiano e la cena, si può optare rispettivamente per della frutta e per un’insalata di patate accompagnata da una porzione di verdura. Questa dieta, come dimostra un ampio studio del 2014, permette di apprezzare vantaggi riguardanti la riduzione della pressione arteriosa e del peso corporeo.

Un altro consiglio da non dimenticare se si ha intenzione di mangiare sano riguarda l’attenzione a quello che si mangia a cena. Come ricordato dal Professor Pier Luigi Rossi, autore del libro Dalle Calorie alle Molecole. Il nuovo orizzonte nel controllo del peso, per evitare un innalzamento dei valori del colesterolo cattivo è utile orientarsi verso un menu povero di carboidrati e assumere verdura cruda all’inizio del pasto.

Dopo l’estate, stagione spesso caratterizzata da qualche vizio alimentare in più a causa di aperitivi ed eventi in generale, può essere necessario disintossicare l’organismo. Per favorire il processo di eliminazione delle tossine si può prendere in considerazione la dieta Beverly Hills. Amatissima dalle star d’oltreoceano e menzionata nel maggio 2019 durante la trasmissione La Prova del Cuoco, è stata elaborata all’inizio degli anni ’80 da Judy Mazel.

Cosa prevede? Per i primi dieci giorni, si contraddistingue per un consumo esclusivo di frutta, soprattutto esotica. Dopo questa prima fase si possono introdurre altri alimenti, facendo attenzione a evitare combinazioni tra carboidrati e proteine. Nel 1996, è arrivata la seconda versione, nota come New Beverly Hills Diet. Secondo gli esperti di Healthline.com, questo secondo regime è decisamente più equilibrato del primo.

Da citare è infine la dieta Weight Watchers. Elaborata dall’imprenditrice Jean Nidetch, che ha dato vita a tutto partendo da un percorso di dimagrimento condiviso con alcune amiche, è oggi protagonista di un brand con tanto di sito ufficiale e centri in diverse città degli USA. Il programma, come dimostrato da uno studio del 2017 condotto da un’equipe scientifica attiva presso il il Dipartimento di Psichiatria e Comportamento Umano della Warren Alpert Medical School della Brown University, permette di apprezzare una diminuzione del BMI a un follow up di 3 mesi con dieta seguita online.

Lo schema, che prevede anche la possibilità di partecipare a incontri di gruppo con la guida di coach esperti, permette di consumare frutta senza zuccheri aggiunti, uova (non più di 4 volte a settimana), latticini. La dieta Weight Watchers, grazie alla quale l’attrice Jessica Simpson ha perso circa 30 kg, consente di assumere té e caffé, a patto di non aggiungere zucchero. Tutte queste diete andrebbero iniziate solo dopo aver consultato il proprio medico curante.