Rischio tumore al seno e tintura dei capelli: cosa sappiamo

L'AIRC evidenzia che non è stata rilevata alcuna correlazione causale tra tumore al seno e uso costante di tinture. Sebbene studi ipotizzano una associazione

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Ha fatto molto discutere la dichiarazione di Emma Marrone, che ha spiegato di non voler più tingere i capelli per il timore di un aumento del rischio di tumore.

Per fortuna la scienza, nel tempo, ha accumulato una serie di conoscenze che, pur facendo ipotizzare in alcuni casi un’associazione con il tumore al seno per chi fa uso costante di questi composti, non consentono di trarre un preciso rapporto causa-effetto. La conferma di queste valutazioni viene anche dal sito internet dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che segnala come gli studi dimostrano che non esistono ragioni per eliminare l’uso delle tinture come singole persone, facendo però attenzione a seguire bene le istruzioni per l’applicazione e limitando la frequenza dell’utilizzo.

La situazione appare leggermente diversa per i professionisti che lavorano direttamente con gli strumenti, perché alcuni studi indicherebbero un possibile incremento del rischio per alcune forme tumorali come appunto quello mammario e quella della vescica. In ogni caso, per chi ha dei dubbi è sempre meglio informarsi con il proprio medico per farsi dare il consiglio giusto e, soprattutto, mirato.

Associazione non significa correlazione

Quando si discute di temi così importanti, occorre tenere sempre presenti alcuni aspetti. Ci sono state ricerche epidemiologiche che hanno dimostrato un incremento del rischio per chi si sottopone a numerose tinture per capelli.

Va innanzitutto detto che molti dei dati disponibili si riferiscono a tinture utilizzate molti decenni fa, diverse da quelle attuali, e sono relativi soprattutto a studi condotti negli USA, che hanno in materia una legislazione meno restrittiva rispetto all’Europa.

C’è poi un dato significativo da non dimenticare: gli studi hanno dimostrato un’associazione, ma non hanno dimostrato una correlazione, cioè un preciso rapporto causa-effetto. In questo senso vanno letti i risultati di una grande ricerca sul tema effettuata negli USA, riportata sullo stesso sito dell’AIRC.

Lo studio, pubblicato a fine 2019, è stato realizzato dagli studiosi del National Institutes of Health: sono state seguite 50.000 donne che avevano sorelle che si erano ammalata di tumore al seno, quindi potevano avere una familiarità per la malattia più o meno significativa e non rappresentavano il campione ideale per studiare questa situazione in quanto a maggior rischio.

In questa popolazione l’uso di tinture permanenti è risultato associato a un aumento del rischio relativo di ammalarsi di cancro del seno del 7 per cento circa, con un’ampia variabilità individuale (si va dall’1 al 17 per cento). Ma non ci sono dati che spieghino possibili motivi di questo rapporto. Il rischio relativo, peraltro, è estremamente limitato rispetto a chi invece non impiega le tinture.

Va infine ricordato che, come riporta l’AIRC : “Nello studio non è stato possibile registrare esattamente la composizione delle tinture utilizzate dalle donne prese in esame, quindi non si possono fare neppure ipotesi sul ruolo di eventuali sostanze cancerogene specifiche né sul meccanismo d’azione (che potrebbe essere diretto sul DNA oppure mediato dagli ormoni, poiché le tinture possono contenere interferenti endocrini).”

Come comportarsi

Secondo l’AIRC, quindi, non esiste ragione per eliminare l’uso delle tinture, facendo attenzione a non esagerare specie se ci sono anche prodotti liscianti per i capelli. Se è vero che ci sono ricerche che hanno messo in collegamento l’uso personale delle tinture con altri tumori, come ad esempio il linfoma non Hodgkin, è altrettanto vero che altre ricerche hanno dato risultati opposti.

Al momento poi, lo IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ) riferisce che le tinture non sono da inserire tra i potenziali carcinogeni in caso di uso personale. Insomma: per chi vuole tingersi, il consiglio è sempre quello di non esagerare.

Secondo Kefah Mokbel, ricercatore che ha condotto un’analisi dei diversi studi disponibili sul tumore della mammella condotti tra il 1980 e il 2017 (quindi considerando anche un periodo molto lontano nel tempo e prodotti ovviamente diversi) non bisognerebbe tingersi i capelli mediamente più di sei volte l’anno.