L’ingresso di Luca D’Alessio ad Amici 21 è stato uno dei più attesi e annunciati di questa nuova edizione dedicata alla musica e alla danza. Eppure, nonostante il nome importante che porta (è uno dei figli di Gigi D’Alessio), il giovane concorrente non ha mancato di destare alcune perplessità sul suo talento, giudicato datato da Anna Pettinelli.
Chiamato alla conferma del banco LDA ha dovuto misurarsi con uno dei brani cardine della musica italiana, Senza Fine, che ha riscritto a modo suo e con un nuovo arrangiamento che non ha lasciato soddisfatta la docente. A suo dire, il brano non sarebbe stato adatto alla sua vocalità ma totalmente sbagliato per lui. La canzone è stata anche definita come una delle intoccabili della nostra musica e, quindi, meritevole di una cover all’altezza della sua fama.
Lo scontro tra Anna Pettinelli e Rudy Zerbi è diventato quindi inevitabile, soprattutto perché lo storico Prof di canto che ha dichiarato di credere molto in lui e nelle sue possibilità artistiche. Le critiche della sua collega non sono state accettate di buon grado e, anzi, hanno scatenato l’ironia di Zerbi che ha ricordato quella del serale 2021 con Arisa. Senza portare però grandi novità.
LDA non è apparso anche piuttosto in imbarazzo nell’assistere allo scontro tra i suoi professori, arrivando anche a scusarsi con la Pettinelli per il comportamento da lui tenuto durante la settimana. Il suo giudizio all’ingresso era stato implacabile: “Credo tu sia cresciuto a pane e musica e vivendo con un padre così importante e creativo potevi dare qualcosa di più. Se tuo padre cantasse oggi canterebbe come te, ma meglio. Mi sembri un Gigi D’Alessio 3.0”.
Questa prima considerazione ha però lavorato dentro a LDA, che si è sfogato in settimana con il suo insegnante: “Sembra tutto bello dall’esterno, invece non è tutto così. Tutti pensano che sei figlio di un cantante, sei vestito bene, pensano solo alle cose materiali. Ma dentro a volte hai dei vuoti”.
Proprio per il nome che porta, il percorso di Luca D’Alessio potrebbe essere più in salita di quello dei suoi compagni, che invece non devono dimostrare niente di più di quello che sono.