Suor Germana, la suora-cuoca diventata più famosa di Masterchef, si è spenta a 81 anni. Una vita votata alla preghiera, ma anche alla realizzazione di deliziose ricette, la religiosa è morta a Caronno Varesino. Vero nome Martina Consolaro, è stata autrice di libri di cucina che hanno riscosso un enorme successo.
A dare la notizia Famiglia Cristiana, testata con cui Suor Germana aveva collaborato in passato. I funerali, come imposto dall’ordinanza antivirus, si svolgeranno in forma strettamente privata. Originaria di Durlo di Crespadoro, piccolo paesino del Veneto, sin da giovanissima aveva coltivato la sua passione per la cucina. Nata in una famiglia poverissima, a 19 anni era entrata nella congregazione delle suore del Famulato Cristiano.
La sua avventura fra i fornelli era iniziata con un corso di economia domestica per fidanzate. Da allora Suor Germana aveva sempre considerato la cucina un modo per tenere unita la famiglia, nonostante tutto. “Non c’è niente di meglio che stare insieme ai fornelli per durare a lungo”.
Nel 1982 aveva realizzato il suo primo libro, Quando cucinano gli Angeli, con 32 ristampe, oltre 3mila ricette tutte scritte e provate. Cinque anni dopo aveva pubblicato l’Agenda casa di Suor Germana che era diventato in breve tempo un bestseller con 800 mila copie vendute.
“Ho inventato e sperimentato migliaia di piatti. Tutti con un solo scopo: rinsaldare la famiglia – aveva svelato tempo fa al Corriere della Sera -. Per esempio ho ideato i “tortelli acchiappasuocera”. E cioè un primo così originale che la mamma del marito vorrà di certo copiare e quindi cercherà di farsi amica la nuora. Così si crea la pace familiare”.
“Sa, lo stomaco è vicino al cuore e se a tavola metti amore e impegno, l’effetto si riverbera sul legame – aveva raccontato -. Del resto, anche Gesù le cose più belle le ha fatte a tavola”. Sono oltre venti i libri realizzati da Suor Germana, tradotti in diverse lingue, e in grado di conquistare milioni di persone.
“Mi alzo già alle 2 o alle 3 del mattino e scrivo i testi per l’agenda – raccontava – perché, sa, in cucina bisogna essere creativi per utilizzare ogni avanzo e non sprecare nulla. Sarebbe peccato!”.