Storie Italiane, Paola Ferrari rivela quando scoprì di avere un fratello

Paola Ferrari si racconta a Storie Italiane, svelando di aver scoperto l'esistenza di un fratello segreto

Paola Ferrari si confessa a Storie Italiane e svela il suo doloroso segreto: la scoperta di avere un fratello che non conosceva e che è morto. La giornalista sportiva si è confessata nella trasmissione di Eleonora Daniele, raccontando il dramma vissuto e che sino ad oggi non aveva mai condiviso con nessuno.

“Quattro anni fa ho scoperto di avere un fratello – ha confessato la Ferrari -. Non ho mai parlato di questo mio dolore. Ho scoperto che questo fratello non c’era più, è morto a 35 anni. Lui non ha saputo di me per tanti anni, io non ho saputo di lui per egoismo di altre persone”. La 59enne non ha svelato altri dettagli riguardo questa situazione, affermando di non poter andare nemmeno al cimitero perché l’uomo che ha cresciuto il fratello è all’oscuro di tutto.

“Come faccio ad andarci perché potrebbe esserci un padre, che non sa – ha detto sfogandosi con Eleonora Daniele -. Che diritto ho io? Aspetterò che si evolvano le cose in modo diverso e poi ci andrò”. La Ferrari ha affermato di soffrire molto all’idea di non aver potuto aiutare il fratello che nella sua breve vita avrebbe avuto anche alcuni problemi economici. “Avrei potuto aiutarlo – ha spiegato -. Lui avrebbe avuto una vita diversa, io ho sofferto molto e soffro molto, perché ho questo senso di non averla vissuta”.

Un rimpianto, quello di non aver conosciuto il fratello, che Paola si porterà dietro per tutta la vita. “Un ragazzo splendido – ha spiegato alla conduttrice di Storie Italiane -, quando vedo le foto mi si ferma il cuore perché ha la mia faccia e i miei occhi […] avrebbe una decina di anni in meno di me”.

La Ferrari ha confessato di aver tenuto il suo dramma segreto per diverso tempo e di aver scelto di parlarne grazie al marito e ai figli. “Sono venuta da te perché ci conosciamo da tempo – ha detto alla collega – sei una splendida giornalista e collega. Ne ho parlato molto in famiglia e sono stati loro che mi hanno detto “E ora che tu cominci a parlarne”. So di essere nel posto giusto, non mi piace fare la tv del dolore, e chi mi conosce lo sa, ma mi sembra giusto venirne a parlare”.