Sono passati venticinque anni dalla prima, storica edizione del Grande Fratello, e il nome di Roberta Beta resta ancora inciso nella memoria collettiva. All’epoca era “la milanese antipatica”, seconda eliminata, ma anche la concorrente che, forse più di tutti, contribuì a rendere quel reality un fenomeno sociale senza precedenti. Oggi, a 60 anni, racconta senza filtri le sue scelte, i successi mancati e soprattutto i rimpianti.
Roberta Beta, nella casa del primo Grande Fratello
Roberta Beta entrò nella casa del Grande Fratello nel 2000, a 35 anni, con un bagaglio diverso dagli altri concorrenti, più giovani e inesperti. “Io adulta, loro poco più che ragazzi. Non avevamo nulla in comune” ha ricordato. Il suo atteggiamento distaccato, i dialoghi solitari con gli alberi del giardino e la sua aria cosmopolita le valsero subito l’etichetta di “antipatica”.
La nomination collettiva la mise contro Pietro Taricone, il vero simbolo di quell’edizione. “Si coalizzarono contro di me – racconta – uomo contro donna, nord contro sud. Persi al televoto”. Quella sconfitta sancì la sua uscita dopo soli 28 giorni, ma la rese parte integrante della leggenda del reality. “Pensavo di vincere e intascarmi 250 milioni di lire, invece mi trovai fuori con una popolarità spaventosa, quasi una rapina della libertà. Per strada mi assaltavano come Madonna”.
Il suo ricordo della casa è vivido: “L’odore era agghiacciante, un misto di moquette e plastica surriscaldata. Non ero pronta a vivere in quella bolla”. Eppure, come sottolinea lei stessa, “l’unico che capì che stavamo facendo il botto fu Rocco Casalino. Ci ha sempre visto più lungo”.
Le occasioni rifiutate e il rimpianto Maria De Filippi
Uscita dalla Casa, Roberta Beta ebbe davanti a sé un ventaglio di opportunità che molti suoi compagni di reality avrebbero colto al volo. Ma lei scelse la strada più difficile. “Non ho mai amato inaugurare supermercati. Ho rifiutato Lele Mora, Centovetrine e perfino Maria De Filippi, che mi voleva opinionista a Uomini e Donne” ha confessato.
Quella porta chiusa alla regina della tv italiana oggi pesa come un rimpianto: “Oggi lo considero un grande errore. Maria mi aveva offerto davvero tanto, ma non ero pronta”. Un’occasione mancata che segnò la sua carriera televisiva, mentre molti ex gieffini cavalcavano l’onda della popolarità.
La nascita di suo figlio nel 2002 la spinse a rallentare ulteriormente, rinunciando a quel mondo in cui non si riconosceva. E anche quando si cimentò in politica, candidata alle amministrative di Roma con Alfio Marchini, capì di essersi infilata in un ruolo che non le apparteneva. “Fu un errore, mi vollero come specchietto per le allodole. Ma a me della politica non importa nulla”.
Roberta Beta oggi: tra teatro e nuovi inizi
A distanza di 25 anni, Roberta Beta si racconta diversa, ma con la stessa franchezza che l’ha resa celebre. La sua autobiografia, La grande sorella, è arrivata persino nelle biblioteche di Oxford e Harvard. “Ne vado orgogliosa, il Grande Fratello è stato un fenomeno planetario” sottolinea.
Oggi conduce Su la maschera, un podcast dedicato alla storia del teatro. Sul suo profilo LinkedIn compare il badge Open to work: un segnale chiaro di voler tornare in gioco. “Se arriva la chiamata giusta, rispondo. Rifarei il Grande Fratello anche domani, ma solo per un milione di euro” ha detto con ironia.
Con gli ex coinquilini mantiene ancora i contatti: “Abbiamo una chat di gruppo, c’è pure Marco Liorni, manca solo Daria Bignardi”. Il tempo ha addolcito i rapporti e Roberta si gode la sua vita, consapevole di essere stata un tassello fondamentale della storia della televisione italiana.