Raoul Bova nei guai: la cifra da record che deve al Fisco

Ancora problemi giudiziari per l'interprete di "Don Matteo", che andrà a processo il prossimo 6 dicembre con una nuova accusa di evasione fiscale

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Redazione

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Continuano i guai con il fisco per Raoul Bova, e questa volta la cifra di cui si parla è davvero altissima. L’attore avrebbe evaso oltre 400mila euro di tasse, e non è la prima volta: una condanna era arrivata già nel 2017 e Raul andrà nuovamente a processo, per una presunta dichiarazione dei redditi fraudolenta del 2011.

Raoul Bova avrebbe evaso 417mila euro

Le cose si mettono male per Raoul Bova. L’attore è accusato di aver evaso la cifra di 417mila euro al Fisco italiano, tramite una dichiarazione fraudolenta mediante artifici, come contestatogli dalla Procura di Roma e riportato dal Corriere della Sera.

La star di Don Matteo, secondo l’accusa, sarebbe responsabile del trasferimento di costi alla società che gestisce la sua immagine, pagando nel 2011 un’aliquota più bassa. La società in questione è la Sanmarco srl, di cui l’attore è socio all’80%. La Procura sostiene che nella dichiarazione dei redditi contestata si è giocato falsando cifre quali gli elementi attivi (segnati in minor quantità rispetto alla realtà), e usando elementi passivi fittizi. Per spiegarla in breve, Raoul Bova e la sua società devono all’Irpef la cifra suddetta, oltre 400mila di euro che sono stati evasi con astuzia, dall’attore o da chi per lui si occupa di questa gestione dei conti.

L’accordo tra la società che gestisce il diritto d’immagine e l’attore però, secondo giudici, è stato sin da sempre quello di “nascondere” agli accertamenti da parte del Fisco le tasse dovute dall’attore. La prima udienza del processo è fissata per il 6 dicembre, e la Procura romana ha molto fretta, poiché la prescrizione è alle porte.

La prima condanna di Raoul Bova nel 2017

Per quanto si voglia credere alla buona fede dell’attore, che potrebbe non essere stato messo al corrente di tali azioni compiute da altri in sua vece, non è certo la prima volta che Raoul Bova viene accusato di evasione fiscale.

Il primo processo, con una condanna di un anno e sei mesi di reclusione, risale al 2017: l’accusa era, anche quella volta, di “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”, ma per una cifra ancora maggiore. Infatti, si trattava di ben 600mila euro, evasi tra il 2005 e il 2010. In quel caso era stato ritenuto colpevole, con la sospensione della pena.

All’epoca l’attore aveva ritenuto la sentenza ingiusta nei suoi confronti, senza mai parlare di colpevolezza o meno. “Ti prego di indagare su questa sentenza, la trovo un’ingiustizia senza precedente. Tutti assolti tranne me” aveva confessato all’ex pubblico ministero Luca Palamara, all’epoca consigliere al Csm.

Per ora Raoul non ha voluto commentare la nuova accusa, balzata già su ogni testata giornalistica. I guai giudiziari di Bova, però, non sembrano finire mai: infatti, nei prossimi giorni andrà a processo per un’ulteriore accusa, quella di violenza privata, minacce e lesioni. Nel 2019, dopo che un automobilista aveva quasi investito con la sua auto la compagna dell’attore, Rocío Muñoz Morales, ci sarebbe stata da parte sua un’aggressione fisica nei confronti dello stesso. Una vicenda triste, della quale non ha mai voluto parlare, ma è noto che anche l’automobilista andrà a processo per la manovra azzardata che aveva messo in pericolo l’incolumità dell’attrice.