Raffaella Carrà, il ricordo di Barbara Boncompagni: “Non ho superato la perdita”

La figlia di Gianni Boncompagni ricorda Raffaella Carrà a un anno dalla scomparsa che ha scosso tutto il mondo

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Ci sono tanti modi per essere madri. Raffaella Carrà è stata un esempio di umanità e d’amore materno pur non avendo mai avuto la gioia di mettere al mondo un figlio. Un dolore che l’ha segnata, certo, ma che non ha mai fermato il suo desiderio di esprimere amore, protezione, cura verso qualcuno che ha potuto sentire come un figlio. Lo ha spiegato bene Barbara Boncompagni, figlia di Gianni (compagno storico della showgirl), che ancora non riesce a rassegnarsi alla sua perdita. Troppo improvvisa, troppo grande. A detta sua, insuperabile.

Raffaella Carrà, il dolore di Barbara Boncompagni

“Credo che il 5 luglio starò malissimo, non ho ancora smaltito la perdita” – ha raccontato Barbara Boncompagni al settimanale Oggi – “Avevo 5 anni quando arrivò nella mia vita. Tra noi scoppiò una chimica pazzesca. Ci riconoscevamo affini, due guerriere con esperienze di vita simili: entrambe figlie di genitori separati, lei con un padre lontano e io con una figura materna poco presente”.

Un punto di riferimento solido, al quale si è aggrappata in assenza di una figura materna che le è sempre mancata ma che aveva trovato in Raffaella: “Raff era molto concentrata sulla carriera. Però è stata un grande punto di riferimento. Era una donna priva di pregiudizi, libera. Mi capiva. Avevamo 20 anni di differenza e da lei ho imparato la disciplina”.

Un amore che Raffaella Carrà ha sempre dispensato in maniera discreta, senza proclami ma tenendo stretta a sé la sfera privata, che ha protetto fino all’ultimo dei suoi giorni. L’affetto e la stima che rimangono sono così racchiusi nel dolore di Barbara Boncompagni, che ancora non riesce a rassegnarsi alla sua perdita. Lo ha dimostrato nel giorno dell’addio e non solo con le lacrime ma con il desiderio di offrirci un’immagine diversa da quella della showgirl integerrima, rigorosa, il cui lavoro è sempre apparso studiato al millimetro.

Le parole di Barbara Boncompagni sono l’eredità che Raffaella Carrà avrebbe di certo desiderato lasciare, più di tutte. Il ricordo di un figlio amato che non si rassegna a camminare da solo. A vivere da solo, in quel mondo che sembrava essere stato costruito da lei, da Raffa. E stare senza di lei, adesso, sembra quasi innaturale.

Raffaella Carrà, il sogno della maternità mai realizzato

Gli studi, la tv, il cinema, il mondo dello spettacolo. Gli elementi della lunga vita di Raffaella Carrà si muovono intorno a un unico centro: il lavoro. Una passione viscerale per quel mestiere che aveva desiderato con tutta se stessa. È stato un viaggio incredibile, che a un certo punto ha interrotto perché sì, era arrivato il momento di essere mamma.

La natura però, le aveva presentato un conto salatissimo: era troppo tardi. Come lei stessa aveva avuto modo di dichiarare in tv, i referti medici erano stati implacabili e non c’era stata la possibilità di ricercare una gravidanza. Raffaella non si è data per vinta e si è aperta al mondo delle adozioni a distanza, con le quali ha potuto regalare amore ai bambini meno fortunati.

Raffaella Carrà, la malattia vissuta con dignità

È stata granitica fino all’ultimo. Il rigore che ha sempre mostrato nel suo lavoro è stato lo stesso che ha applicato nell’affrontare la malattia. In silenzio, con discrezione, con dignità. A raccontarlo è stata proprio Barbara Boncompagni: “Una forza inarrestabile la sua che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza”.

L’ultimo dono per quel pubblico che l’ha amata e che l’ha resa grande: “L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei. Penso che lei non volesse arrecare dolore. Così si è privata del nostro amore, della vicinanza. Ha fatto ancora una volta una scelta militare”.

L’amore per Gianni Boncompagni

Raffaella Carrà e Gianni Boncompagni si sono fidanzati nel 1968. Un amore durato 11 anni – uno tra i più importanti della showgirl – che è arrivata in famiglia portando tutto l’amore e la gioia di cui era capace. È stata una madre per le tre figlie del suo compagno, stringendo un rapporto incredibile con Barbara, che la ricorda ancora oggi con grandissimo affetto.