La nascita del proprio figlio dovrebbe essere un momento unico e irripetibile, dove il cuore trabocca di una gioia incontenibile, ma non è così per tutte le donne. Molte infatti si ritrovano a dover combattere contro la depressione post partum, che non sempre riescono a riconoscere.
Lo sa bene Natalia Paragoni, influencer ed ex volto di Uomini e Donne, che ai microfoni del podcast 1% Donne ha raccontato la sua dolorosa esperienza nei primi mesi di vita della figlia Ginevra, frutto dell’amore con il compagno Andrea Zelletta, conosciuto proprio negli studi del dating show di Maria De Filippi.
Natalia Paragoni, il racconto della gravidanza senza filtri
La depressione post partum è ancora oggi un tema spinoso, un vero e proprio tabù, di cui si parla troppo poco. Natalia Paragoni, ex volto di Uomini e Donne e influencer, ha deciso di parlare della sua esperienza nel podcast 1% Donne, raccontando dei primi mesi di vita della sua piccola Ginevra, che si sono rivelati dolorosi e particolarmente difficili.
La giovane influencer si è raccontata senza filtri, dando voce a molte donne che hanno dovuto affrontare un periodo post parto complesso. Sebbene avesse sempre avuto uno spiccato istinto materno, ha voluto aspettare che anche il suo compagno fosse pronto a diventare padre: così, quando è arrivato il momento giusto, hanno deciso di allargare la famiglia.
La gravidanza è stata segnata da continui cambiamenti del corpo e tanti alti e bassi: “Ero molto nervosa – ha confessato -. Aprivo l’armadio e non mi entrava niente, ero nel panico totale. Mi sentivo insicura in quel momento, non avevo la forza di dire vado, sono quella che sono. Dovevo essere leggera e invece quella leggerezza non c’era”.
La depressione post partum
L’esperienza del parto – avvenuto nel luglio del 2023 – per Natalia è stata bellissima, perché ha rappresentato un momento di condivisione unico con il suo compagno, Andrea Zelletta.
Ma sono stati i primi mesi di vita di Ginevra a risultare particolarmente complessi, durante i quali si è sentita sopraffatta: “Io avevo un rifiuto nei confronti di mia figlia – ha raccontato l’influencer -. Non avevo voglia di vederla né di sentirla. Quel pianto faceva piangere anche me. Ero stanca, mi faceva male tutto. Tu non pensi più a te stessa, c’è un’altra persona di cui occuparsi, tu ti annulli. Tutti guardavano la bambina, nessuno guarda più te. Io chi sono? Perché non date una mano a me?”.
Un momento doloroso, che è riuscita ad affrontare grazie alla vicinanza della sua famiglia: “Mia madre, essendo donna, ha capito. E lo ha spiegato anche ad Andrea, che mi vedeva sempre piangere. Lui mi ha aiutato tantissimo, è stato bravissimo. Mi ha dato lo sprint per alzarmi, insieme a mia mamma. Loro due mi hanno dato la reazione di cui avevo bisogno”.
Natalia alla fine è riuscita a tirarsi fuori da quel tunnel di sofferenza, anche se non è stato facile: “Pensavo di non uscirne presto, poi mia figlia ha sorriso per la prima volta e quindi ho capito che mi voleva bene: ho iniziato a capire che serve a qualcosa quello scricciolo, oltre che a darti un amore immenso. Ma fino a quel momento vedevo tutto nero”.