Un addio improvviso, tragico: è bastato un attimo perché la vita di Treat Williams si spezzasse a causa di un tragico incidente in moto che non gli ha lasciato scampo. L’attore di Hair ed Everwood è morto il 12 giugno nel Vermont, dopo uno scontro violentissimo con un suv nel Dorset. Secondo quanto riportato dai rilievi della Polizia, accorsa sul posto subito dopo la collisione, Williams sarebbe stato sbalzato dalla moto e per lui non ci sarebbe stato niente da fare.
Treat Williams morto, la carriera e gli inizi
“Williams non è stato in grado di evitare una collisione ed è stato sbalzato dalla sua moto. Ha riportato ferite gravi ed è stato trasportato in aereo all’Albany Medical Center di Albany, New York, dove è stato dichiarato morto“, ha fatto sapere la Polizia, mentre il decesso è stato confermato a People dal suo agente Barry McPherson: “Sono devastato. Era un uomo meraviglioso. Aveva così tanto talento. Era un grande attore. I cineasti lo adoravano. È stato il cuore di Hollywood dalla fine degli anni 70. Era davvero orgoglioso della sua prestazione quest’anno. È stato così felice del lavoro che gli ho trovato. Ha avuto una carriera equilibrata”.
Richard Treat Williams era nato nel Connecticut, a Norwalk, il 1° dicembre 1951 e viveva a Manchester, nel Vermont. Il debutto cinematografico risale al 1975 come agente di Polizia nel film Deadly Hero. Da quel momento non si era più fermato, recitando in Il vizietto americano nel 1976 e in La notte dell’aquila. Ha preso parte a oltre 120 ruoli televisivi e cinematografici.
Il grande successo è arrivato nel 1979, quando interpreta il ruolo di George Berger, il leader hippie in Hair, ispirato al noto musical di Broadway. L’interpretazione di questo personaggio gli vale la prima nomination ai Golden Globe come attore rivelazione dell’anno. Ancora nel 1979, prende parte a 1941: Allarme a Hollywood di Steven Spielberg, mentre nel 1981 recita in Il principe della città di Sidney Lumet, per il quale ottiene la seconda candidatura ai Golden Globe.
I film e le serie tv
70 sono i film ai quali ha preso parte, tra cui ricordiamo anche C’era una volta in America di Sergio Leone nel 1984 e L’ora della violenza 2, nel 1998, quindi In fondo al cuore nel 1999 con Michelle Pfeiffer e Miss F.B.I. – Infiltrata speciale nel 2005 con Sandra Bullock nel ruolo di protagonista.
Inizia anche a sperimentare le serie tv con Everwood nel 2002, nella quale veste i panni del dottor Andrew “Andy” Brown, un neurochirurgo vedovo di Manhattan che sceglie di lasciare il caos della città per trasferire la famiglia in una tranquilla cittadina del Colorado. È rimasto nella serie per tutte e quattro le stagioni, ottenendo la nomination al Sag Award per la migliore interpretazione maschile in una serie drammatica nel 2003/2004. Dal 2016 al 2022 è co-protagonista di Chesapeake Shores, in cui interpreta Mick O’Brien, patriarca della famiglia. Ha inoltre preso parte alla serie tv Blue Bloods nel ruolo di Lenny Ross, fino al 2023. Ha fatto anche teatro, a Brodway, recitando in Grease e Pirati di Penzance. Nel 2001 ha vinto un Drama League Award e ha cantato nel musical Follies.
Gli amici e i colleghi lo ricordano per la sua allegria, generosità e per la sua creatività. “Treat e io abbiamo trascorso mesi a Roma per girare C’era una volta in America – scrive sui social l’attore James Woods – Lo amavo davvero e sono devastato dal fatto che se ne sia andato”.