Michael Schumacher, 10 anni dopo l’incidente: il ricordo della sua “mamma italiana”

Sono passati 10 anni dal tragico incidente di Michael Schumacher sulla pista da sci e la sua "mamma italiana" non riesce ancora a rassegnarsi

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Martina Dessì

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Sono passati 10 anni dal tragico incidente che ha coinvolto Michael Schumacher, ma il suo ricordo è ancora vivo nel cuore di coloro che l’hanno conosciuto. Campione sulla pista e nella vita, l’ex pilota di Formula 1 vive costretto in un letto ormai da moltissimo tempo ma c’è ancora chi ha la speranza di vederlo entrare dalla porta del suo ristorante e sorriderle, come succedeva quand’era il primo pilota della Ferrari. Lei è la sua “mamma italiana”, Rossella Giannini, la chef del ristorante Montana di Maranello dove era solito recarsi insieme ai piloti e ai dirigenti della Rossa.

Michael Schumacher, le parole di Rossella Giannini

7 volte campione del mondo e cliente fisso del suo ristorante: è così che Rossella Giannini ha conosciuto Michael Schumacher, come ricorda a SportBild: “Michael era a Maranello per la presentazione. Il team lo aveva portato in tre ristoranti, anche da noi al Montana. Ci siamo trovati subito bene, quindi Michael è continuato a venire”.

Il loro rapporto è stato speciale fin da subito e lui, quando passava per Maranello, non dimenticava mai di passare a trovarla per un saluto. La loro amicizia è continuata fino al 29 dicembre 2013, il giorno del suo drammatico incidente sulla pista da sci e dal quale non si è più ripreso: “Ero in vacanza in quel momento e l’ho sentito al telegiornale: quando fu chiaro quanto fosse grave la situazione mi crollò il mondo addosso”. Da quel momento, la sua “mamma italiana” non ha mai smesso di sperare in una sua ripresa e vederlo varcare la soglia del suo ristorante: “Mi manca moltissimo. Ogni giorno guardo la porta d’ingresso e spero che passi di nuovo e di preparargli le tagliatelle al ragù che erano il piatto preferito di Schumacher. In casi eccezionali ordinava spaghetti aglio e olio”.

Da quel giorno, sono passati 10 anni: “Non riesco a credere che l’incidente sia avvenuto già dieci anni fa. Nel frattempo sono riuscita a metabolizzare questa situazione. Non soffro più, ma ricordo i momenti belli“. Rossella Giannini non ha contatti con la sua famiglia: “Non voglio dare fastidio. La situazione è già abbastanza difficile per i parenti. Ogni tanto parlo con gente della Ferrari e chiedo, ma non voglio impormi”.

Come sta a 10 anni dall’incidente

Le sue condizioni sono stazionarie ormai da molti anni e la sua famiglia si è chiusa nel più stretto riserbo, vivendo il proprio dolore con grande dignità. A dare degli aggiornamenti sul suo stato di salute è l’amico Giorgio Terruzzi a Corriere della Sera, che però non si sbilancia troppo e dichiara che è in grado di respirare da solo ma che non riesce a fare alcun movimento corporeo.

La famiglia continua a occuparsi di lui in maniera costante e al meglio delle sue possibilità. La moglie Corinna “ha venduto beni superflui, dall’aereo alle ville sulle Alpi francesi e in Norvegia, ha allestito nella residenza di Gland, in Svizzera, una clinica privata per cercare di assistere Michael giorno e notte”. I suoi figli, Gina Maria e Mick, cercano di parlargli ogni giorno nella speranza che il loro papà possa sentirli.