In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Laura Freddi racconta senza filtri l’esperienza a Ne Vedremo delle Belle, lo show del venerdì sera condotto da Carlo Conti e chiuso in anticipo. Tra riflessioni sul ruolo delle donne in tv, aneddoti di carriera e il desiderio mai sopito di tornare alla guida di un programma, il volto storico di Non è la Rai rivendica la scelta della solidarietà femminile contro le dinamiche da reality competitivo che la produzione sembrava aspettarsi.
Perché per Laura Freddi Ne Vedremo delle Belle è stato interrotto prima del previsto
Ne Vedremo delle Belle, costruito intorno a una gara tra dieci protagoniste dello spettacolo, si concluderà stasera, con una puntata in meno del previsto. Una decisione legata agli ascolti, che ha lasciato l’amaro in bocca. Laura Freddi non si nasconde: “Sono molto dispiaciuta per la chiusura anticipata del programma, stavamo carburando ora”.
Per Carlo Conti sarebbe mancata la frizione tra le partecipanti. Laura Freddi, invece, parla di un clima ben diverso. Non di scintille, ma di mani tese. Un’intesa tra donne che si sono aiutate, hanno fatto squadra. “Questo programma, ahimè, forse voleva per certi aspetti una rivalità tra noi che non si è venuta a creare”, dice lei, quasi a spiegare che la realtà è stata più umana e meno spettacolare di quanto la regia si aspettasse.
Laura Freddi torna in tv dopo anni: cosa l’ha spinta a partecipare
Dopo una lunga pausa, la ex velina ha rimesso piede in uno studio televisivo per affrontare prove di canto, ballo e conduzione. Un salto nel vuoto dopo anni dedicati alla famiglia. “Mi sono dedicata a mia figlia… questo è stato il primo grande impegno di lavoro”, racconta. Un’esperienza che ha avuto il sapore della palestra: fisica, emotiva, televisiva.
Nel tempo in cui tutto deve essere smart, indignato e polarizzante, lei resta affezionata alla tv fatta di leggerezza, pailettes e ritmo da sabato sera. Una tv che oggi qualcuno guarda con aria di sufficienza, ma che ha cresciuto generazioni. “Per certi versi a me quella televisione fatta di luci, leggerezza lustrini e paillettes piaceva di più”, confessa. E se qualcuno pensa che la giuria serva a giudicare, lei la liquida come un pretesto narrativo.
Dalle spiagge del litorale romano a Non è la Rai: gli esordi
Tutto è cominciato al mare, quando era “una bella ragazza” e i talent scout intercettarono i suoi genitori. Concorsi di bellezza, la fascia di Miss Ostia, le prime esperienze in tv locali a Napoli. Poi Boncompagni, la fila per il provino di Non è la Rai, la scuola lasciata, l’esordio timido. La svolta arriva con una frase di Enrica Bonaccorti: la chiamò Kim Basinger italiana. E da lì le porte si aprirono.
Laura Freddi su Paolo Bonolis: perché si continua a parlarne
Quando si parla di Bonolis, Laura sbuffa un po’. “È stata una storia, bella, ma come altre”. Eppure, nonostante siano passati anni, la questione riemerge ogni volta. “Se ne parla ancora tanto ma non ci siamo sposati e non è durata neanche troppo”, precisa. Niente programmi insieme, niente figli. Solo una parentesi. Ma è come se per alcuni valesse più di tutta la sua carriera.
A 53 anni, Laura Freddi non ha bisogno di ricordi ingombranti per legittimarsi. “Mi piacerebbe condurre un programmino”, dice. Niente ambizioni da prima serata, solo il gusto di tornare a fare quello che le piace. Con un palco tutto suo, magari senza dover dimostrare niente a nessuno.