L’election day è arrivato. Il 5 novembre gli americani dovranno decidere se a governare il Paese sarà Donald Trump, il Tycoon repubblicano, o Kamala Harris, candidata democratica già vicepresidentessa.
Nella notte prima delle elezioni, Kamala Harris ha tenuto il suo ultimo comizio in Pennsylvania: un luogo ancora in bilico in cui la candidata ha potuto ancora una volta contare sul supporto di alcune figure note del mondo della musica e dello spettacolo tra cui Lady Gaga.
Lady Gaga supporta Kamala Harris in Pennsylvania
Kamala Harris continua la sua corsa alla Casa Bianca percorrendo gli ultimi simbolici metri in Pennsylvania, quello che, insieme a Georgia, Carolina del Nord, Michigan, Arizona, Wisconsin e Nevada, è considerato uno Swing State, Paese in bilico per ciò che riguarda l’esito della chiamata alle urne.
L’ultimo appello della vicepresidente è quindi avvenuto a Philadelphia il 4 novembre in un comizio che, sul palco, ha visto il supporto di una serie di personalità pronte a sostenerla.
Tra loro, gli americani hanno potuto assistere agli interventi di Ricky Martin, will.i.am, Fat Joe, the Roots, Oprah Winfrey e l’iconica Lady Gaga.
La cantante, che è da poco tornata sulle scene nei panni di Harley Queen, un nuovo disco e Disease, il suo nuovo singolo, si è esibita al piano in una bellissima rivisitazione di God Bless America. “Oggi ho nel mio cuore tutte le donne tenaci che mi hanno reso quella che sono. Ho votato per qualcuno che sarà un presidente per tutti gli americani” ha aggiunto. Un’esibizione impreziosita, poi, a fine serata, con Edge of Glory.
Ad aggiungersi al caloroso sostegno a Kamala, le parole di Oprah, che ha dichiarato: “Stiamo votando per la guarigione anziché per l’odio. Credo che se io, voi e gli elettori che vedete sul palco ci presenteremo domani per il nostro Paese, se risponderemo a quella chiamata che il Presidente Kennedy ha fatto più di sei decenni fa, allora avremo il potere di scegliere un leader che ci vede e che farà del suo meglio per tutti noi”.
Anche Ricky Martin ha esortato a un voto consapevole, sottolineando ancora una volta l’importanza del voto della comunità latina.
Le altre star a sostegno di Kamala Harris
Il calore delle star per la candidata democratica si è sentito forte e chiaro anche in diverse altre città: a Pittsburgh, tra i vari ospiti, Katy Perry si è espressa sul motivo per cui ha scelto di dare fiducia alla Harris: “Quattro anni fa sono diventata madre. La decisione migliore che abbia mai preso. Orlando e io abbiamo accolto nostra figlia Daisy ed è per questo che voterò per Kamala Harris: proteggerà i diritti delle donne di prendere decisioni sul proprio corpo. So che proteggerà il futuro di mia figlia e il futuro delle nostre famiglie. Rendiamo Kamala Harris il prossimo presidente degli Stati Uniti”.
A Las Vegas, invece, in uno degli eventi dedicati al voto, Christina Aguilera, si è esibita sul palco con la sua Fighter esortando il pubblico dello stato del Nevada: “Alziamo le nostre voci e votiamo per la libertà. Non guardiamo indietro”.
Il sostegno delle star può incidere sugli stati in bilico?
Agli sgoccioli di questa campagna elettorale, il peso dei voti negli Stati in bilico rende la corsa alla Casa Bianca tutt’altro che decisa. In un’America polarizzata e profondamente segnata dalle tensioni degli ultimi anni, il voto in questi Swing States potrebbe davvero cambiare il futuro del Paese, spostando l’ago della bilancia in un’elezione che si preannuncia storica.
È una realtà che i due candidati conoscono fin troppo bene: in un contesto così complesso, la comunicazione diventa un’arma strategica. Mentre Kamala Harris ha scelto un approccio inclusivo e orientato alla speranza diventando un’icona Brat, il candidato repubblicano Donald Trump ha puntato su uno stile più diretto e divisivo.
Queste elezioni, oltre a decidere il prossimo presidente, ci offriranno una nuova consapevolezza: capiremo se il sostegno di figure acclamate e non inerenti alla politica avrà avuto un impatto concreto, centrando l’obiettivo di sensibilizzare diverse generazioni di votanti e parlando pubblici differenti.